Grand Am:”Ancora Ganassi re di Daytona”

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Si è appena conclusa a Daytona, in Florida, la 46° edizione della famosa 24h che apre ufficialmente la stagione 2008 del campionato Grand-Am Rolex Sports Car Series, che è alla sua 16° edizione.
E’ stata un’edizione che ha stabilito molti record a partire già dai tempi di qualifica, ma il record più importante lo ha stabilito la ‘Chip Ganassi with Felix Sabates Racing’ che è la prima squadra ad aver ottenuto 3 vittorie consecutive di questa prestigiosa gara con la Lexus Riley #1 pilotata da Scott Pruett, Memo Rojas, Juan Pablo Montoya e Dario Franchitti.

I campioni uscenti della stagione 2007 del Grand-Am Rolex Series, Alex Gurney e Jon Fogarty, hanno cominciato la loro strategia di difesa del titolo con un buon 2° posto aiutati in questa impresa dal due volte campione della NASCAR Sprint Cup Jimmie Johnson e dal campione Jimmy Vasser a bordo della Pontiac Riley #99 della ‘GAINSCO/Bob Stallings Racing’.
Il campione 2004 della NASCAR Sprint Cup Kurt Busch con il due volte campione della Indy 500 Helio Castroneves e la star della IndyCar Ryan Briscoe si sono aggiudicati l’ultimo gradino del podio con la Pontiac Riley #9 della ‘Penske- Tayolor Racing’.
Per la classe GT Sylvain Tremblay, David Haskell, Nick Ham e Raphael Matos sono stati i primi a tagliare il traguardo con la Mazda RX-8 #70 della ‘SpeedSource Castrol Syntec’ le due Porsche della ‘TRG’ ai posti d’onore.
Andy Lally, Bryce Miller, Ted Ballou e Richard Westbrook a bordo della #66, e la #67 pilotata da Tim George Jr., Spencer Pumpelly, Bryan Sellers, Romain Dumas e Emanuel Collard hanno completato il podio di classe. Le tre vetture GT sono arrivate rispettivamente 9°, 10° e 11° nella classifica assoluta, la prima a 31 giri dal vincitore, le altre due a 38 giri.

Poca fortuna per i nostri colori. La Ferrari F430 #56 della ‘Mastercar’, che in qualifica aveva ottenuto il secondo miglior tempo, ci aveva fatto sperare in un colpo di mano, ma la sorte non ha favorito i nostri Christian Montanari e Thomas Biagi. Dopo soli 55 giri, meno di 2 h. di gara, Matthew Marsh, loro compagno di squadra, è uscito di pista danneggiando lo pneumatico posteriore destro, ma il peggio non era ancora arrivato. Nel rientrare ai box la gomma si è disintegrata rompendo la pompa idraulica del cambio.
In un primo momento si è tentato di riparare il danno ma l’operazione è risultata quasi impossibile per cui si è deciso il ritiro della vettura dalla gara. 34° posizione assoluta, invece, per la seconda Ferrari F430 della stessa squadra, 20° di classe.

Anche per Matteo Bobbi la 24h di Daytona si è chiusa alla 8° ora, a causa di un problema tecnico al motore. Allo scadere della 7° ora la Coyote Pontiac #16 della ‘Cheever Racing’, era guidata dal pilota milanese, ed era in ventiduesima posizione nella classe DP, con un distacco di 48 giri da Bill Auberlen, leader della corsa.
Il tema dell´affidabilità della nuovissima Coyote Pontiac era alla vigilia tra i più delicati, e gli inconvenienti sorti durante la corsa hanno confermato i timori di tecnici e piloti. Già nel corso della prima ora un guasto all´alternatore aveva costretto la vettura ad lunga una sosta ai box, che aveva escluso Bobbi da ogni possibile lotta per le posizioni di vertice.
Le gara del pilota italiano e dei suoi compagni di equipaggio si è quindi sviluppata senza particolari colpi di scena, fino al momento del ritiro. “Ci aspettavamo di incontrare delle difficoltà tecniche in questa gara, come è normale che sia per una vettura completamente nuova che ha percorso solo pochi chilometri prima di partecipare ad una 24 ore. Adesso abbiamo due mesi di tempo per lavorare sia sull´affidabilità che sulle prestazioni. Daytona non era un circuito molto favorevole per noi: confidiamo di poter migliorare considerevolmente le nostre performance nei prossimi appuntamenti.”

Matteo Bobbi, infatti parteciperà a tutto il campionato Grand-Am il cui prossimo appuntamento è in programma il 29 Marzo ad Homestead.da racingworld.it

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