Gli sviluppi tecnici portati ai test di Montmelò

montmelo Gli sviluppi tecnici portati ai test di Montmelò

I test di Montmelò rappresentano per la Formula 1 e per la lotta al mondiale un importante momento. Nella prossima gara in Spagna infatti saranno consentiti a tutte le scuderie importanti aggiornamenti tecnici, Montmelò quindi rappresenta il trampolino di lancio per queste nuove soluzioni che faranno il loro debutto.

Vediamo cosa c’è di nuovo su questi bolidi, tralasciando le configurazioni 2009, utilizzate con le gomme slick.
La Renault è probabilmente la vettura su cui gli aggiornamenti saranno più numerosi e visibili, in base a quanto dichiarato da Briatore prima della gara di Sakhir. L’aerodinamica della Renault subirà una modifica sostanziale nella parte posteriore della vettura. Riprendendo la soluzione adottata dalla Red Bull, sul posteriore della Renault è spuntata la “pinna di squalo”, ossia un prolungamento sottile della parte del telaio che copre il propulsore. Una soluzione di questo tipo serve per migliorare i flussi di aria che raggiungono l’alettone posteriore e stabilizzano la vettura in fase di frenata. Questa soluzione aerodinamica è stata sviluppata quasi interamente al calcolatore mediante tecniche CFD, di cui la Renault ha sempre vantato una grande tradizione. Si vocifera però che da qualche giorno la Renault ha inaugurato un nuovo apparato di calcolo che, secondo le stime, dovrebbe essere soltanto di poco inferiore ad Albert2, il super-calcolatore di casa BMw che tanta gioia sta dando a Mario Theissen.
La Ferrari ha provato una soluzione aerodinamica interessantissima, introducendo sul naso della vettura un foro passante che smista la portata di aria che passa sotto il fondo della vettura. Questo foro permette all’aria di essere smaltita anche dalla parte superiore del muso e migliora la stabilità della parte anteriore della vettura, provocando un aumento della deportanza. Il foro, infatti, è sostanzialmente un Venturi, la sezione del foro è infatti minore rispetto al condotto interno e pertanto l’aria che esce dal foro accelera. Ciò provoca una bassa pressione che tende a richiamare una quantità maggiore di aria proprio verso il buco. L’aria però, prima di entrare in questo condotto, passa attraverso i flap dell’alettone anteriore, che va quindi a trattare una maggior portata d’aria ed in questo modo permette di avere una maggiore deportanza proprio in questa parte della vettura.
Anche la Force India ha introdotto delle piccole modifiche sull’alettone posteriore, che aveva già portato in Bahrein ma che non avevano dato dei vantaggi importanti. La modifica introdotta è una piccola appendice orizzontale collegata sull’esterno della paratia laterale dell’alettone anteriore. La soluzione precedentemente utilizzata prevedeva la presenza di una piccola protuberanza orizzontale che ora ha lasciato il posto a questa sottile appendice con il bordo posteriore rialzato. Questa soluzione non era stata soddisfacente nella scorsa gara ma, da quanto ha detto Fisichella, questi test hanno permesso si ottimizzarne l’uso. Test positivi quindi anche per il pilota romano che guida per questa nuova scuderia.
Aggiornamenti aerodinamici anche in casa Honda per questi test. La RA107 ha infatti introdotto delle “orecchie di elefante” sul muso della vettura. Questa soluzione era già stata studiata nella passata stagione ma non era mai stata introdotta durante le gare, ora è tornata sulla vettura in questi importanti test stagionali. I profili che compongono queste appendici sono molto sottili ed affilati ed offrono una superficie relativamente estesa. Questa soluzione aerodinamica è stata portata per i test ma c’è una possibilità che la FIA non le autorizzi per ragioni di sicurezza, in quanto se dovessero accidentalmente staccarsi andrebbero a sbattere contro il pilota direttamente, esattamente la stessa problematica sollevata per le “torri gemelle” introdotte nella passata stagione dalla BMW Sauber.

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