New generation:”Revolution day nel motorsport”

danica-conferenza.thumbnail New generation:"Revolution day nel motorsport"

Quando ti dicono che meglio del motorsport non c’è nulla al mondo, ci devi credere perchè quello che è successo Domenica, è la pura prova tangibile di quelle affermazioni che di solito pensano dalla mattina alla sera gli appassionati più incalliti. Prendete una ragazza, 26 anni, bell’aspetto, sempre sorridente ma con quel caratterino traballante, spesso considerata solo per quello che è, e cioè dannatamente bella. Danica Patrick ha dato la dimostrazione di valere qualcosa, di stare lì anche perchè ha i piedi veloci. Nessuno si aspettava questo momento, ma alla fine è arrivato, per la felicità di molti. Finalmente Danica Patrick è riuscita a portare a casa una vittoria, e lo ha fatto in grande stile, strappando la gloria ai ben più titolati colleghi con l’astuzia, con la strategia e non solo con il piede sull’acceleratore.

Molti la ponevano sempre in paragone con la collega Fisher, visto che quest’ultima era riuscita a conquistare una pole, molti anni fa. Oramai il tutto è superato, il passato fa parte del passato e ora è arrivato il momento più atteso, il più desiderato, e sicuramente la Patrick non si lascierà scappare altre vittorie che fino a Sabato erano solo un vago sogno che la tormentava da sempre, anzi, da quando salì per la prima volta su una vettura di Indycar. Altro momento indimenticabile di questo Revolution day, perchè così è stato, ha visto protagonista Simona De Silvestro. Svizzera, praticamente italiana, giovane dalle belle speranze in una serie, la F.Atlantic, che ne ha di talenti e piloti in grado di crearsi un futuro. Lei è sconosciuta ai più ma sicuramente con la vittoria nella gara di Long Beach, ha aperto un varco per imbucarsi nel mondo dorato del motorsport, che fino a questa giornata meravigliosa, era solo un muro invalicabile senza vie d’accesso. Insomma, una Domenica davvero storica per il mondo del motorsport, sperando in altre giornate così, semplicemente deliziose ed emozionanti.

Stefano Chinappi

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