Parola d’ordine: andare a punti. E con questa intenzione che la scuderia di Frank Williams si catapulta nel week-end di formula uno piu affascinante, quello monegasco. Ne hanno bisogno gli inglesi, che da quando hanno perso l’appoggio della BMW sono costretti ad arrancare, a sfruttare un qualsiasi passo falso degli avversari per assicurarsi quella posizione in piu che vale quanto l’ossigeno. Eppure quel terzo posto nella gara di apertura aveva fatto illudere i sostenitori della scuderia “cugina” alla mclaren, credendo quasi di essere ritornati quelli di 5-6 anni fa, ed invece è stato solo un fuoco di paglia, ecco che gia alla seconda gara si torna ad arrancare. La forza della Williams risiede tutta sui loro “pilotini”(per modo di dire) che nonostante la giovane età stanno tirando al limite per portare questa scuderia il piu in alto possibile, li’ dove meriterebbe, ma che al momento non può arrivare. Andare a punti a Monaco è la prerogativa, ma non è nemmeno tanto facile: Ferrari, Mclaren, Bmw e Renault sono di un altro passo, Toyota, Honda e Red Bull sono vicinissime, ma il fattore pioggia può dare una grande mano; è stra risaputo che correre a Monaco è difficilissimo, e mantenere per tutti i 78 giri la concentrazione in un circuito dove in ogni curva sfiori il muro è impossibile, specialmente se il TC è stato abolito e le condizioni climatiche dicono pioggia; eh si, in quel caso può succedere di tutto e perchè no, un secondo podio ci può scappare, salvo imprevisti. Non resta al buon Frank che affidarsi ai suoi piloti, nonchè alla buona sorte, sperando in un gran premio bagnato e con molti ritiri, per di portare a casa un bel bottino, prima che la mancanza di risultati non faccia naufragare una delle scuderie piu importanti della storia della Formula Uno.
Antonio Borsa
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