GP2 – Anche Rigon in Turchia con Trident

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A pochi giorni dalla grande prestazione di Davide Rigon tra le stradine del principato è arrivata la conferma che il giovane talento veneto sarà al volante del Dallara di Maurizio Salvadori e del team Trident anche in Turchia. Davide avrà quindi la possibilità di continuare il lavoro con la scuderia milanese e la sua avventura in GP2 Mains Series.

“E’ arrivata proprio in queste ore la mia conferma anche per il gran premio della Turchia e per questo voglio ringraziare sia lo sponsor “èpiù” sia il team Trident Racing e il suo team manager Maurizio Salvadori.” Commenta Davide Rigon ai microfoni di Minardi.it “Ora conosco molto di più il team e potremmo continuare il nostro lavoro. Proprio a Montecarlo siamo riusciti a fare un buon passo in avanti sfiorando per ben due volte la zona punti. Ancora una volta dovrò fare i conti con una pista sconosciuta e per questo sfrutterò, come ho fatto in altre occasioni, al massimo le prove libere per andare alla scoperta del tracciato. Il giovedì mi farò una bella camminata in pista con il mio ingengere per scoprire i punti di staccata e trovare qualche riferimento. In più mi eserciterò a casa con la play station e guardando qualche on-board camera. Proprio per il campionato sarebbe ottimo entrare, in qualifica, nella top ten per poi giocarmi il tutto per tutto nelle due gare, puntando a vincere gara-2. Ad oggi il divario con i primi tre team è troppo elevato e per questo sarà importante continuare a lavorare con serenità, migliorandosi volta per volta. Abbiamo ancora qualche problema con la vettura, ma sono sicuro che insieme al team riusciremo a superarli.

L’avvio di stagione a Barcellona purtroppo non era stato dei migliori a causa di un motore non in condizioni ottimali, mentre già a Montecarlo sono riuscito a tenere un buon ritmo risultando il migliore tra gli italiani e il secondo rooky. Appena arrivato a Montecarlo mi sono concentrato sul week end, iniziando subito a lavorare con la squadra. Per me era la prima volta su un circuito cittadino e non credevo di dover passare così vicino ai guard rail. I primi giri sono stati i più difficili anche perché c’era veramente poco grip e solo quando hai raggiunto il giusto feeling con macchina e tracciato riesci veramente a spingere: per superare questo primo step ci vogliono circa 30 min e una ventina di passaggi. Dopo le prove libere la macchina era migliorata molto e in qualifica, con una migliore conoscenza del tracciato, avrei potuto fare certamente meglio. Partendo da così indietro è stata una gara molto difficile e, con il “senno del poi”, forse abbiamo chiesto troppo alle nostre gomme ritardando il pit stop. Per poco ci è sfuggita l’ottava posizione e la possibilità di partire in pole position in gara-2.

Nella gara del sabato le gomme hanno faticato ad entrare in temperatura nei primi passaggio, ma una volta trovato il giusto ritmo sono riuscito a segnare per diverse volte il giro più veloce. Abbiamo fatto sicuramente un passo in avanti rispetto ai test pre-stagionali e alla gara d’apertura e per questo sono fiducioso per il gran premio della Turchia. Dopo Istambul invece vedremo quali scenari si apriranno”

Gian Carlo Minardi, intervenuto alla trasmissione di Tele 1 Speed come opinionista sul gran premio di Montecarlo della Formula 1, ha commentato la prestazione del giovane pilota veneto tra le stradine del principato“Alla fine del week end di Motecarlo Rigon ha sfiorato per due volte i primi punti risultando il secondo miglior rooky al traguardo. Forse con una strategia diversa in gara-1 sarebbe riuscito a conquistare anche l’ottava posizione, partendo così dalla pole position. Come abbiamo potuto poi vedere durante la gara difficilmente gli altri sarebbero riusciti a passarlo, anche se ancora oggi regala qualche decimo durante la gara. Davide è un pilota molto tecnico con una guida pulita. Certamente con più cavalli sotto la schiena renderebbe di più: a mio avviso è un pilota da Formula 1 che deve avere la fiducia del team e della macchina. Con il team Trident è da poco tempo che stanno lavorando insieme e, anche se la telemetria o la play-station ti possono dare una mano, un bravo pilota ci mette comunque 20 giri ad imparare i segreti del tracciato. Ti trovi quindi in qualifica a dover dare subito fiducia alla macchina per cercare la prestazione, con il rischio di commettere sbavature e ritrovarti dietro. Anche in GP2 abbiamo praticamente tutte e 26 le vetture racchiuse in 1 secondo. Davide deve avere maggiori fiducia sui proprio mezzi perché ha le qualità per raggiungere certi obiettivi. Oggi per entrare in F1 bisogna avere la fortuna di trovarsi al posto giusto e nel momento giusto, ma soprattutto saper dimostrare cosa si è capaci di fare. Oggi il circus ha bisogno di giovani e competenti piloti e i costruttori sono alla ricerca di piloti che possano dare certe garanzie a lungo termine, e non solo quelli con la “valigia” La dimostrazione lampante è stata proprio quest’anno nel team di Ross Brawn, dove hanno preferito l’esperienza di Barrichello ai milioni di Senna”.

“Sto lavorando proprio per raggiungere questo obiettivo anche se so che il sipario sulla mia carriera potrebbe chiudersi alla fine della prossima gara” continua Davide Rigon ”Giorno per giorno mi alleno dando sempre il massimo e anche quando scendo in pista penso solamente alla gara. Voglio ringraziare ancora una volta il mio sponsor “èpiù” che ha confermato la sua fiducia e spero di poterli ripagare con un bel risultato anche ad Istambul”

Il prossimo appuntamento con Davide Rigon e la GP2 è fissato quindi per il week end del 6-7 giugno sul tracciato di Istanbul.

Comunicato stampa Minardi.it

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