ALMS – Peugeot vince la pazza Petit Le Mans

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La Peugeot 908 Hdi condotta da Stephane Sarrazin e Franck Montagny si è aggiudicata la vittoria in classe LM P1 nella gara della Petit Le Mans, durata meno di cinque ore a causa delle condizioni climatiche poco clementi. La partenza della Petit Le Mans edizione 2009 è avvenuta sotto una pioggia leggera ma costante con il regime regolamentare di pista bagnata, vedendo nel corso della prima tornata l’Audi R15 Tdi di Allan McNisch prendere la testa, seguita nell’ordine dalla Peugeot 908 Hdi di Pedro Lamy, dall’Audi R15 Tdi di Marc Werner e dall’Acura ARX-02 di Gil De Ferran che ha sopravanzato la Peugeot 908 Hdi di Stephane Sarrazin. Sempre nelle prime tornate di gara c’è da segnalare la grande rimonta che, partendo dall’ultima posizione, ha realizzato l’Acura ARX-02 di David Brabham giungendo subito a ridosso delle migliori vetture LM P1. Con l’Oreca AIM 01 di Nicolas Lapierre in sesta posizione, fino al termine della prima ora non accadono più grossi sconvolgimenti di classifica finchè, un contatto fra la Lola di Field e l’Acura ARX-02 di De Ferran costringe le due vetture ad uscire di pista, comportando una grave lesione alle sospensioni per l’Acura del brasiliano, estromettendola così da qualsiasi aspirazione di ben figurare in gara. Difatti, l’Acura ARX-02 del De Ferran Motorsport pilotata da De Ferran, Pagenaud e Nixon, giungerà all’interruzione della corsa con 48 giri di distacco.

Durante la seconda ora di gara l’asfalto ha iniziato ad asciugarsi ed i concorrenti hanno gradualmente sostituito gli pneumatici da bagnato con gli slick da asciutto. Poco dopo, la perdita della carrozzeria di una Duran Ford GT ha costretto i commissari a neutralizzare la corsa con la safety car ma, la ripresa delle ostilità è durata solo una manciata di minuti in quanto Dixon è uscito di strada con L’Acura ARX-02 con le sospensioni già danneggiate dall’uscita precedente di De Ferran suggellando una giornata davvero sfortunata. Alla ripartenza in regime di corsa libera, a guidare in testa è l’Audi R15 Tdi di Dindo Capello, seguito a ruota dalle due Peugeot, dall’altra Audi e dall’Oreca che risulta il prototipo a benzina meglio piazzato.

Purtroppo quando le corse nascono male spesso non c’è verso di raddrizzarle, infatti durante la terza ora ci saranno altre due neutralizzazioni con la safety car, la prima per l’uscita di pista della Lola di Bell e la seconda per il contatto con le barriere della Lola di Leitzinger. Alla ripresa, in testa troviamo l’Audi di McNisch davanti alle due Peugeot ma, di lì a poco, un’ altra neutralizzazione a causa di una vettura che ha subito la perdita di una ruota in pista costringe il plotone a seguire di nuovo la safety car. Nella brevissima ripresa successiva, c’è da segnalare l’avvicendamento fra le due Peugeot in seconda e terza posizione, con Sarrazin ad aver le meglio su Lamy. Altra ruota vagante per la pista ed altra safety car, durante la cui presenza McNish commette un errore finendo in testa coda, permettendo cosi alla coppia Peugeot di poter passare in testa e vincere la Petit Le Mans.

Nel momento in cui si pensava fosse finita la sequela di safety car senza soluzione di continuità, ecco scendere improvviso un acquazzone dopo 4 ore e mezza di competizione, portando il direttore di gara a sospendere in modo definitivo la Petit Le Mans edizione 2009, che entrerà sicuramente negli annali come una corsa pazza e dai mille colpi di scena.

Tutti speravano di poter almeno varcare la soglia di metà gara, ossia le cinque ore o le 500 miglia percorse ma, visto che le condizioni meteorologiche non lasciavano grosse speranza di repentini e duraturi miglioramenti, la direzione ha optato per la sospensione definitiva verso le ore 20 locali, con punteggi assegnati ridotti.

In LM P1 troviamo quindi il podio formato dalla vincitrice Peugeot 908 Hdi di Montagny e Sarrazin, dalla Peugeot 908 Hdi di Lamy e Minassian al posto d’onore e dall’Audi R15 Tdi McNish e Capello sul gradino più basso, dimostrando ancora di più che i regolamenti tecnici vanno cambiati, troppo è il vantaggio che hanno le vetture Diesel sulle vetture a benzina, e la Petit Le Mans è l’ennesima dimostrazione di questa situazione.

In LM P2 il podio vede sul gradino superiore la Lola B09 Mazda di Leitzinger, Franchitti e Devlin, seguita in seconda posizione dall’Acura ARX-01 b di Fernandez e Diaz e dalla Porsche RS Spyder di Pickett, Graf e Maassen.

La pazza gara ha davvero sovvertito ogni tradizione, infatti nella classifica generale troviamo le granturismo LM GT2 precedere i prototipi LM P2, segnale inequivocabile della confusione che è regnata in pista. Assenti purtroppo le vetture LM GT1, la vittoria in LM GT2 è andata alla Ferrari F430 GT di Melo, Salo e Kaffer davanti alla BMW E92 M3 di Mueller, Mueller e Milner ed alla Porsche 911 RSR di Henzler e Werner.

    C.J.

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