Formula Uno – Bruno Senna vuole lasciare il segno in F1

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L’obiettivo di Bruno Senna, dopo il suo arrivo in F1 con il team Campos, è togliersi il marchio di nipote di Ayrton e dimostrare di essere un ottimo pilota.

“Spero, in poco tempo, che tutti parleranno di me come Bruno, di me stesso, non solo del cognome di mio zio” – dichiara Senna nella sua presentazione al team Campos.

“Ho imparato a convivere con questa situazione e sebbene il cognome mi ha aiutato a trovare sponsor agli inizi della mia carriera per essere un pilota devi avere un talento naturale.”

Bruno Senna è intenzionato ad aiutare il team Campos ad essere il più vincente dei debuttanti nel 2010 e sogna di diventare campione del mondo.

“Voglio ottenere diversi punti con il mio nuovo team per farlo diventare il migliore delle scuderie debuttanti. In futuro vorrei essere campione del mondo, non mi basta solo esser arrivato in F1.”

Adrian Campos è convinto che i migliori successi di Bruno Senna devono ancora arrivare e che vorrebbe avere come secondo pilota Pedro De la Rosa.

“Volevo fargli firmare il contratto con il mio team di Gp2 anni fa” – afferma Campos – “Con la poca esperienza che ha, avrebbe ottenuto gli stessi successi di Button se fosse approdato in Honda.I migliori successi per Bruno devono ancora arrivare.”

“E’ stato uno dei contendenti al titolo in Gp2, è qualcosa di cui non possono vantarsi tutti i piloti. In questi giorni i piloti ottengono l’accesso in F1 con 1,200 o 1,300 gare dietro di loro. Bruno ne ha corse 200 al top.”

“Vorrei avere Pedro De la Rosa come secondo pilota, ma è spagnolo e gli sponsor spagnoli sono avviliti.”

Nel caso non riuscisse ad avere De la Rosa il team Campos avrebbe come alternative Vitaly Petrov o Pastor Maldonado e spera che il motore Cosworth sia competitivo.

“Ci sono altre opzioni dalla Russia o dal Venezuela, ma tutto dipende dagli sponsor.”

“Cosworth sta facendo un ottimo lavoro con il motore, dichiarando che sarà una grande sorpresa per tutti. Sarei felice fosse vicino alle prestazioni di Ferrari e Mercedes.”

“Secondo i dati del dinamometro che otteniamo ogni due settimane, siamo molto vicini a loro. Ci manca un po’ di rotazione del motore.”

Vincenzo Carlesimo

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