F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp di Abu Dhabi

podio_abudhabi10-500x313 F1 - "Da 0 a 10" - Le pagelle del Gp di Abu Dhabi

E’ terminato nel modo più bizzarro possibile questo mondiale, è finito con Vettel campione, con una Ferrari frustata e con Alonso in lacrime. A dir la verità anche il tedesco è scoppiato in lacrime, di gioia però, perchè lui questo mondiale l’ha meritato forse più di tutti.

E’ terminata in modo tattico questa stagione, che ha visto pochi sorpassi nell’appuntamento medio-orientale, ma che ha vissuto di cambi gomme e conti al computer. Poteva finire anche peggio, perchè Schumacher se l’è vista brutta quando ha visto piombarsi Liuzzi in prossimità del casco, quando lo sport poteva trasformarsi in dramma. Fortunamente così non è stato. Vettel ha vinto e con lui la RedBull, fortunata per una volta, dopo aver lasciato Webber al proprio destino. Ha vinto il marketing alla fine. Adesso tocca a noi dare gli esiti di quanto visto. Per l’ultima volta della stagione andremo ancora “Da 0 a 10”. Ultimo capitolo: Abu Dhabi.

VOTO 0 ALLA STRATEGIA FERRARI

E’ andata male alla rossa, e il demerito spetta al muretto che ha impulsivamente puntato Webber, dimenticando Vettel, ma soprattutto Rosberg e Petrov. E’ vero che il quarto posto doveva esser preservato sul possibile recupero di Webber, ma è altrettanto vero che sprofondare nelle retrovie non è stata la migliore mossa, visto e considerato che su questo circuito la rossa non aveva quel piglio osservato nelle ultime prestazioni. E’ andata male, d’altronde un titolo non è roba da poco.

SCIAGURATA

VOTO 1 MARK WEBBER

Come una bollicina di sodio sembra vagare per la pista chiedendosi per quale motivo di trovi lì. Non c’è con la testa l’australiano, come non c’è stato nelle ultime decisive gare. Se la RedBull non avesse trovato il terno con Vettel, non avrebbe potuto contare sul canguro, il quale è stato autore di una pessima qualifica pur avendo la miglior vettura a disposizione. In gara non brilla, rischia tanto toccando il guard rail, poi la strategia indotta da un possibile errore ha tirato in inganno la Ferrari. Peccato, si è perso all’ultimo.

LOST

VOTO 2 A MICHAEL SCHUMACHER

Si gira come un novellino nel gruppo e rischia grosso nel crash con Liuzzi, nelle fasi iniziali. Esce da solo dall’abitacolo, ma la sua gara finisce troppo presto. Inconsciamente aiuta Vettel poiché la safety-car, entrata per liberare la pista, favorisce Rosberg e Petrov, ma doveva aiutare più sé stesso.

GOLOSO

VOTO 3 ALLA LOTUS DI TRULLI

Per l’ennesimo gran premio stagionale Jarno Trulli viene lasciato a piedi dalla propria vettura. Stavolta l’alettone posteriore giallo-verde si stacca da solo in rettilineo, e l’italiano ringrazia la lunga via di fuga che permette scenari diversi da un possibile muretto. Ancora una volta la Lotus dimostra la sua fragilità. Chissà se il cambio di colori nel 2011 coinciderà con il cambio di prestazioni.

DEBOLE

VOTO 4 A FELIPE MASSA

Ancora una volta non aiuta la causa Ferrari. Se Felipe fosse stato in grado di dare il meglio di sé prima del cambio gomme, probabilmente Webber poteva esser bloccato dal brasiliano ed Alonso poteva fare gara a sé. Felipe, invece, è stato bloccato da Alguersuari per più di 40 giri. Discutibile la conferma per la prossima stagione: Montezemolo crede in un riscatto, i tifosi ormai parlano solo spagnolo.

INUTILE

VOTO 5 AL TEAM WILLIAMS

“Coglie” zero punti nell’ultimo appuntamento stagionale, cosa che non accadeva dal gran premio del Belgio. Non sembra a proprio agio la FW32, anche se al muretto non approfittano a dovere del regime di safety-car. Alla fine riesce a non perdere il sesto posto nella classifica costruttori, ma ciò avviene per un solo punto. Si poteva chiudere meglio.

INCERTA

VOTO 6 A VITALY PETROV

Complice una Renault velocissima sul dritto, riesce a tener dietro Alonso senza commettere alcun errore. Lo fa per tutta la gara, e alla fine vede lo spagnolo lamentarsi con lui. Grazie al cambio gomme immediato guadagna tante posizioni, il resto è semplice amministrazione.

TESTARDO

VOTO 7 A FERNANDO ALONSO

E’ un voto che conquista tutto in qualifica, perchè la sua gara è stata condizionata dal muretto. Conquista il terzo posto sulla griglia che fa ben sperare per l’iride; allo start perde una posizione ma riesce a tener dietro Webber. Il resto è storia nota. Ci ha provato, gli è andata male. A fine gara le sue lacrime parlano chiaro.

LOTTATORE

VOTO 8 A NICO ROSBERG

Ormai confermatissimo conquista un ottimo quarto posto, collaborando così alla causa Vettel. Coglie al volo la chance offerta dalla safety-car, ma Buemi gli fa da tappo per tanti giri. Poi, a pista libera, dà il meglio di sé staccando Petrov e guadagnando quanto necessario su Kubica.

SICURO

VOTO 9 A LEWIS HAMILTON

Si gioca la vittoria con Vettel nelle fasi iniziali, ma sa bene che se il tedesco ha strada c’è poco da fare. Ci prova quindi in partenza, poi dopo il cambio gomme incappa in Kubica che lo rallenta tanto, troppo. Chiude secondo, anche per lui il neo campione del mondo era imprendibile.

TENACE

VOTO 10 A SEBASTIAN VETTEL

Piange, ride, esulta a fine gara, restando incredulo per l’accaduto. Lui ci ha sempre creduto, dando una svolta alla sua stagione a partire da Monza, quella Monza che lo incoronò il più giovane vincitore di un gran premio. E proprio sulla balaclava a fine gara aveva scritto il nome di quella città che gli ha portato tanta fortuna. Già, la fortuna. Stavolta è stata dalla sua parte, come poche volte in stagione. Forse quella buccia di banana posta da un giornalista tedesco davanti la vettura di Alonso ha portato bene. Per il ciclo “Tutto è bene quel che finisce bene”. E per lui è finita meravigliosamente bene. Meglio di così…

NUMBER ONE

Valerio Lo Muzzo

Share this content:

Lascia un commento