a cura di Silvano Taormina
Continua il dominio Chevrolet nel Mondiale Turismo. Dopo la vittoria in gara 1 del campione del mondo in carica Yvan Muller, in gara 2 è toccato al suo compagno di squadra Alain Menu. La vittoria dello svizzero non è stata per nulla scontata, nonostante la netta supremazia della sua vettura. A complicargli la vita ci hanno pensato le BMW di Coronel e D’Aste, rispettivamente secondo e terzo sotto la bandiera a scacchi. L’italiano del Wiechers Sport si è avviato dalla pole-position conducendo le ostilità per la prima parte di gara. Menu ha provato ad infilarlo nel corso del quarto giro con una manovra ai limiti del regolamento e, molto intelligentemente, ha restituito la posizione all’avversario. Il giro successivo, alla prima curva, D’Aste è arrivato leggermente lungo, cedendo definitivamente la posizione a Menu. Al settimo passaggio lo svizzero compie un fuori pista, complici alcune macchie d’olio sull’asfalto, e induce all’errore anche l’italiano che compie un’escursione sulla ghiaia cedendo la posizione a Coronel. D’ora in poi sarà l’olandese di casa ROAL il principale contendente alla vittoria per Menu. Coronel si avvicina costantemente fino a quando, nel corso dell’ultimi passaggio, tocca l’avversario nel rettilineo opposto ai box. Le due vetture si intraversano in piena velocità ma fortunatamente riescono a proseguire senza perdere posizioni.
Menu vince davanti a Coronel e D’Aste, quest’ultimo primo tra gli Indipendenti, con Michelizs e Ensgtler a completare la top-five. Sotto le aspettative Huff, sesto, mai in grado di impensierire il plotone di BMW che lo ha preceduto per tutta la gara. Gara opaca anche per Oriola e Muller, quest’ultimo autore di un fuori-pista senza conseguenze. Zona punti per Tarquini, autore di una pessima partenza, e l’arrembante Tutumlu che a suon di sorpassi, talvolta oltre i limiti, ha recuperato posizioni su posizioni mostrando carattere. Sfortuna per Nash, costretto al ritiro a causa di un problema al radiatore della sua Focus mentre occupava la zona punti. Sedicesima posizione per Di Sabatino, perfettamente integrato nella lotta di metà classifica. Ritiro per Boardman e Cerqui dopo un contatto al primo giro mentre Weber è stato costretto a fermarsi nel giro di ricognizione a causa di un guasto meccanico.
POS. | PILOTA | TEAM | DIST |
1 | Alain Menu | RML | 13 giri |
2 | Tom Coronel | ROAL | +0.861 |
3 | Stefano D’Aste | Wiechers | +1.306 |
4 | Norbert Michelizs | Zengo Dension | +1.629 |
5 | Franz Engstler | Liqui Moly | +1.901 |
6 | Robert Huff | RML | +3.007 |
7 | Pepe Oriola | Tuenti Racing | +5.704 |
8 | Yvan Muller | RML | +6.368 |
9 | Gabriele Tarquini | Lukoil Racing | +15.044 |
10 | Mehdi Bennani | Proteam | +15.306 |
11 | Isaac Tutumlu | Proteam | +19.838 |
12 | Alexei Dudukalo | Lukoil Racing | +21.166 |
13 | Tiago Monteiro | Tuenti Racing | +21.865 |
14 | Alex MacDowall | Bamboo | +23.167 |
15 | Tom Chilton | Arena | +25.024 |
16 | Pasquale Di Sabatino | Bamboo | +27.071 |
17 | Andrea Barlesi | SunRed | +50.229 |
18 | Fernando Monje | SunRed | +1:04.377 |
19 | Charlers Kaki NG | Liqui Moly | + 3 giri |
20 | James Nash | Arena | + 5 giri |
21 | Darryl O’Young | SRT | + 9 giri |
22 | Alberto Cerqui | ROAL | dnf |
Tom Boardman | SRT | dnf | |
Gabor Weber | Zengo Dension | np |
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