Superstars – Un finale immerso nelle polemiche

000406-500x333 Superstars - Un finale immerso nelle polemichea cura di Alessandro Roca.

Continua a far parlare di se la Superstars International Series. A motori spenti continuano polemiche e commenti velenosi, rimbalzando sui vari siti e riviste di motorsport. Ma andiamo con ordine: la vicenda scatenante è stata ovviamente l’ultima tappa del campionato in quel di Pergusa, dove il titolo internazionale è “rimbalzato” dalle mani di Kristofferson a quelle di Liuzzi per poi tornare nelle mani del 24enne svedese. Le polemiche e l’aria tesa era comunque cominciata qualche giorno prima con l’annunciato ritiro dalla serie del talento colombiano Camilo Zurcher, che lamentava dei favoritismi a favore dei big e troppa lassività del regolamento in favore dello spettacolo, senza contare budget e situazioni personali dei piloti paganti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata in Sicilia.

Al secondo giro Caldarola mette K.O. l’incolpevole Johan Kristofferson e poco dopo Andrea Larini perde il controllo taglia la chicane e si piazza davanti a Liuzzi che non può evitarlo e lo colpisce. Questi i due episodi che hanno fatto maggiormente discutere.

Parecchio pesanti le parole di Vitantonio Liuzzi, pilota della CAAL Racing che gareggiava con una Mercedes C63 AMG: il pilota abruzzese ha dichiarato che Andrea Larini lo avrebbe buttato fuori in maniera intenzionale dopo “avergliela giurata” per un contatto a Spa-Francorchamps. Le parole dell’ex F.1 sono una vera e propria invettiva contro i commissari, colpevoli di aver concesso la licenza a piloti che non dovrebbero averla, e soprattutto colpevoli di aver fatto passare tagli di chicane troppo evidenti in qualifica, che hanno avuto come conseguenza tempi strabilianti. Ma la furia di Liuzzi non finisce qui, e, senza incolpare l’FG Group (sarebbe un clamoroso autogol dopo tanta pubblicità fattagli dal gruppo di Flammini), critica il tracciato di Pergusa, scivoloso e polveroso.

La risposta di Andrea Larini non si è fatta attendere. Il pilota di Romeo Ferraris tira in ballo gli episodi di Vallelunga con Morbidelli e Spa con lui stesso, dove il pilota CAAL avrebbe fatto il prepotente senza esser penalizzato, grazie ai soliti favoritismi del caso. Rincara la dose mettendo in evidenza le penalità a lui inflitte a Monza e Vallelunga, e soprattutto “esaltando” le sue doti da pilota grintoso da ruote coperte che portano pubblico, team ed investimenti nel campionato. Tornando sull’incidente dice la sua, ovvero che era solo che ha perso il controllo in staccata, e da li è partito tutto. Si difende il coriaceo pilota della Mercedes, dicendo che il suo come quello di Caldarola è stato un contatto fortuito, non voluto. Un semplice incidente di gara come ne accadono tanti. Conclude con una frase che sa di benzina sul fuoco: “Di una cosa sono molto contento. Ossia che il campionato se lo sia aggiudicato l’Audi e non Liuzzi!”. L’anno prossimo lo troveremo con la casacca della casa dei 4 anelli? Ai posteri l’ardua sentenza.

A mio personalissimo avviso, mi pare un po’ fantascientifica la versione dell’incidente non casuale sostenuta da Liuzzi: la C63 di Larini ha perso il controllo e gli è piombata davanti, senza che nemmeno i riflessi dell’ex F.1 potessero fare qualcosa. Va anche detto che Andrea Larini è sempre stato un pilota piuttosto “duro”, ma nelle ruote coperte questo è un male necessario. Parte della colpa in tutto ciò va imputata all’FG Group che ha “coccolato” il suo uomo immagine ed ex F.1 per attirare l’attenzione sulla serie, facendolo sentire “intoccabile”, ma così non è e non è stato. Altro punto che ha fatto scaplore ed è assolutamente da rivedere è sicuramente il balance of performances. Da criticare fortemente l’autodromo di Pergusa, assolutamente non in condizione di poter ospitare una competizione di quel livello con quelle condizioni del tracciato. La rimessa in sesto del tracciato siciliano non è evidentemente conclusa.

Appuntamento ai prossimi test in pista in previsione della stagione 2013, con l’augurio che siano messi tutti alla pari, e che la differenza la faccia il “manico” dei singoli piloti.

Twitter: @AlessandroRoca

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