IndyCar – Toronto, Gara 1: Successo di Dixon, Bourdais torna sul podio

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Scott Dixon ottiene la vittoria nella prima gara del weekend a Toronto e diviene il primo pilota a vincere due gare consecutive nel 2013. Il pilota neozelandese, che un paio di ore prima aveva ottenuto la pole position per gara 2, ha preceduto un sorprendente Sebastien Bourdais e Dario Franchitti.

L’attesa per il via era molto alta, visto che era la prima volta con una partenza da fermo, ma il primo via viene annullato poiché Josef Newgarden fa spegnere il motore e così si torna alla partenza lanciata. Il secondo via è buono e tutti escono indenni dalla prima curva. Franchitti prende la leadership e sfrutta la gomme ‘red’ per accumulare un piccolo vantaggio su Bourdais, Will Power e Dixon. Le gomme dello scozzese vanno però in crisi e viene superato al 20° giro da Bourdais, Power e Dixon prima di rientrare al pit. La prima tornata di soste ai box costa diversi secondi a Ryan Hunter-Reay, che fa spegnere il motore, e a Tony Kanaan, per un problema al bocchettone del carburante. Dopo i loro pit stop, Bourdais è sempre in testa ma il vantaggio di 2.7 secondi che aveva prima della sosta su Power si è completamente dissolto, ed infatti al 32° giro il pilota australiano effettua il sorpasso. Power accumula subito 2.4 secondi di vantaggio, ma un contatto tra Tristan Vautier e Graham Rahal provoca la prima caution. Al momento del restart Dixon passa Bourdais e si porta al secondo posto. Power e Dixon rimangono a stretto contatto fino alla seconda fase di pit stop, che vede ancora una volta Hunter-Reay far spegnere il motore. Dixon effettua il suo pit stop un giro dopo Power e riesce ad uscirgli davanti, così come Bourdais. Al 65° giro arriva una nuova caution per un contatto tra Justin Wilson, Charlie Kimball e Ryan Briscoe. L’australiano si infortuna ad un dito e sarà costretto a saltare gara 2 domenica. Al 69° giro avviene il restart. Bourdais passa Dixon per la leadership e Franchitti passa Power per il terzo posto. Foratura per James Hinchcliffe, mentre un contatto con il compagno di squadra EJ Viso costringe Hunter-Reay ad una sosta aggiuntiva per sostituire il musetto. Dixon comincia a pressare Bourdais che va in crisi di gomme, fino a quando a 7 giri dalla fine il neozelandese riesce a passare. Quatto giri dopo un testacoda di Alex Tagliani provoca una nuova caution. Il restart avviene all’ultimo giro, e Dixon riesce a controllare la situazione ed andare a vincere davanti a Bourdais. Dietro arrivano quasi al contatto Franchitti e Power. L’australiano finisce per toccare il muro e scivola al 15° posto, mentre Franchitti viene inizialmente penalizzato e poi reintegrato sul podio. Quarto posto per Marco Andretti , e quinto per Kanaan. Sesto posto per Helio Castroneves, che approfitta dei problemi di Hunter-Reay per rafforzare la sua leadership in campionato. Adesso il pilota brasiliano ha 39 punti di vantaggio sul campione 2012, mentre Dixon è a -42.

Nella mattinata si erano svolte le qualifiche per gara 2. Doppietta per il team di Chip Ganassi, che ha piazzato Dixon in pole e Franchitti alle sue spalle. Seconda fila per i due contendenti al campionato, Castroneves ed Hunter-Reay. La IndyCar ha deciso di utilizzare la partenza da fermo in gara 2 dopo che è stata abortita per il problema di Newgarden in gara 1. Nella gara della Firestone Indy Lights vittoria per Jack Hawksworth (Schmidt Motorsports), rimasto in testa dal primo all’ultimo giro. Bella battaglia per il secondo posto vinta da Peter Dempsey (Belardi Auto Racing) su Gabby Chaves (Schmidt Motorsports). Col quarto posto Carlos Munoz ha invece rafforzato la sua leadership in campionato.

Marco Strazzulla

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