N°1:”Fatti di un sogno di mezz’inverno”

inverno N°1:"Fatti di un sogno di mezz'inverno"

Buongiorno a tutti! Questo sarà il primo numero di una rubrica nata per i polemici. In tanti si ricorderanno infatti quel programma che fu di Vittorio Sgarbi: “Sgarbi quotidiani”. Il mio nome è Giacomo Sgarbossa, ma potete anche chiamarmi “Sgarbo”, un soprannome che in fin dei conti è soltanto un semplice e banale diminutivo del mio cognome: troppo lungo da scrivere.

Parliamo di corse, non potremmo fare altro, perché il blog ha questo tema ed io sono una persona che probabilmente vive soltanto per questo (e so di non essere l’unico).

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Il ritiro può attendere..

fisicofgfe2 Il ritiro può attendere..

Stamani è rimbalzata una notizia, che forse farà piacere a tutti i tifosi italiani. Sicuramente a quelli del pilota romano, Giancarlo Fisichella. Sembra, a detta del sito f1.automoto365.com, che il secondo sedile della neo-scuderia Force India, se lo sia assicurato il nostro pilota connazionale. Non c’è ancora l’ufficialità, ma sembra che il matrimonio sia prossimo a concretizzarsi. In ballottaggio, oltre a Klien , c’era anche il pescarese Liuzzi, a cui si dischiudono, forse, definitivamente le porte della F1.

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Sperando che la dinastia continui. Benvenuto Bourdais

tagheuer-sebastien-bourdais Sperando che la dinastia continui. Benvenuto Bourdais

“C’era una volta.. “. Potrebbe essere l’inizio di un racconto epico o di una fiaba. E in effetti di entrambi si tratta. Epico perchè sembrano passati ,ormai secoli, da quando le formule d’ oltreoceano e la F1 si scambiavano a vicenda i piloti, e questo interscambio serviva a creare , alimentare ed accrescere leggende viventi, come Mario Andretti, o come Eddie Cheever. Epico perchè Jacques Villeneuve ha dimostrato che il nome del padre non poteva essere onorato meglio di quanto egli abbia fatto nell’arco della sua carriera. Una carriera con alti e bassi, di cui si tendono maggiormente a ricordare, gli anni bui di una Bar che non voleva decollare, anni in cui il suo talento si era offuscato a tal punto, che i suoi estimatori si erano ,presto, trasformati in detrattori. Cosi’ non va. Perdere l’occasione di restare al top, al vertice, per una mera questione di soldi e ricchezza materiale. Forse. Jacques non è degno di indossare il casco che appartenne al padre Gilles. Non è degno di guidare la rossa numero “27”.

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