Michele, già otto anni…

Il 25 aprile 2001, durante una sessione di test sul circuito tedesco del Lausitzring in preparazione alla 24 ore di Le Mans, perdeva la vita Michele Alboreto. Lo scoppio di un pneumatico della sua Audi fu la probabile causa dell’incidente, che portava via al mondo delle corse automobilistiche ed all’Italia sportiva uno dei personaggi più … Leggi tutto

ALMS – Parte il countdown per la 12 ore di Sebring

Comincia ad entrare nel vivo l’attesa dei piloti e dei fans dell’ALMS, acronimo di American Le Mans Series, per la leggendaria 12 ore di Sebring, evento in programma dal 18 al 22 Marzo 2009, una corsa che da sola vale una stagione per il suo prestigio. Nell’attesa di entrare nei dettagli tecnici e sportivi, ricordiamo che … Leggi tutto

Un giorno da Minardi- Minardi e Mirko Torsellini insieme in Formula Azzurra

Il Team Minardi by Corbetta Competizioni è lieto di annunciare il suo primo portabandiera nell’ormai prossimo Campionato Italiano di Formula Azzurra – Trofeo Michele Alboreto. – che partirà ufficialmente il 29 marzo sul tracciato romano di Vallelunga: si tratta di Mirko Torsellini, classe 1993 di Siena. Nonostante la giovanissima età Mirko Torsellini vanta un eccellente … Leggi tutto

La Storia del Brasile

00_brazilsenna  La Storia del Brasile

Da un po’ d’anni a questa parte, il GP del Brasile è la gara conclusiva del campionato, e per la quarta stagione consecutiva sarà quella che assegnerà il titolo mondiale. Tuttavia, molti ricorderanno che il Brasile per vari decenni era tradizionalmente una delle prime gare in calendario, e anzi negli anni ’80 e ’90 era proprio la prima dell’anno. Interlagos, nella città di San Paolo, è la pista che ospita il “debutto” del Brasile nel giro dei Gran Premi iridati, è il 1973.

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“Tu Chiamale Se Vuoi…Emozioni” (Gilles Villeneuve)

villeneuve-gilles "Tu Chiamale Se Vuoi...Emozioni" (Gilles Villeneuve)

«Gilles mi mancherà per due motivi. Primo, lui era il pilota più veloce della storia delle corse automobilistiche. Secondo, lui era l’uomo più genuino che abbia mai conosciuto. Ma lui non se n’è andato. La memoria di quello che ha fatto sarà sempre qui»
Jody Scheckter

Gerard Ducarouge – ” Abbiamo perso un amico,un pilota dal talento fuori dal comune,un ragazzo entusiasta che possedeva qualità che noi francesi definiamo la joie de vivre. Penso che non verrà mai dimenticato.”

Michele Alboreto – “Sono troppo triste per esprimere un’ opinione. E’ la prima volta da quando corro che mi accade di perdere un collega, un amico, è terribile, terribile..”

Eddie Cheveer jr – “Si tratta della più grossa perdita che l’automobilismo di F1 potesse avere. Villeneuve era un pilota superbo, sempre al limite, che dava il massimo di se stesso sempre. Forse qualche volta andava anche oltre il limite. Di certo era l’immagine di quello che dovrebbe essere un pilota… Sono arrivato fra i primi sul luogo dell’incidente e la cosa mi ha sconvolto oltre ogni limite.”

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Il sorriso rassicurante di Michele

michele Il sorriso rassicurante di Michele

L’immagine sorridente di Michele campeggia nei nostri ricordi . Giusto il tempo di dimenticarsi di come passa inesorabile e veloce il tempo , ritrovandoti consapevole di essere di fronte ad un passato che inizia a diventare troppo remoto. I pensieri sono il lato oscuro del nostro carattere. Comprendere la personalità che si cela dietro le nostre emozioni, credere di riuscire a carpirla da un’azione, dalle parole, dal minimo gesto, un cenno , un sorriso. Riusciremmo soltanto a conoscere tutto ciò con approssimazione. Latente per giunta. Fugaci ed inafferrabili. Tristi e melanconici. Appaiono qualificabili in tal modo quelli con cui ha dovuto convivere Alboreto nel corso della sua carriera. Ha sofferto la perdita di molti suoi compagni di avventura e questo è stato sempre un duro colpo da sopportare per un pilota che si è battuto sempre per la lotta alla sicurezza nelle competizioni agonistiche. Lo stordimento che aleggia su di noi fin da quando ci ha lasciati, non ci ha reso ancora consapevoli del tassativo distacco impostoci. Vola il tempo e dalla separazione avvenuta ormai sono passati ben sette anni . Ricordando sia l’uomo che il pilota .

Un casco giallo-blu, una visiera abbassata. Non lascia trasparire le emozioni sulla griglia di partenza. Dietro al suo “elmo” con cui si accinge a prendere parte alla battaglia, però, c’è l’uomo con tutte le sue paure e debolezze affrontate con una fierezza d’animo insita per natura in lui. Già un casco. Anche quello un doveroso tributo a chi se ne era andato ancora prima, per uno scherzo del destino e per la negligenza di alcuni. Il momento della verità, l’esperienza dello scontro antinomico tra la vita e la morte, quello in cui potenzialmente si spera, di dover assistere al trionfo ed alla sopraffazione della prima sull’altra. La miglior medicina contro rischi del mestiere, oltre al controllo ed alla freddezza, il non piegarsi mai e scendere a patti con un senso di morte interiore. La dura legge delle corse, continuare a correre sapendo che un tuo amico o compagno è morto o sta per morire mentre la storia della vita degli altri, la nostra, va avanti.

Una consapevolezza, il credere nell’amicizia vera, ha contribuito a rendere nel corso degli anni l’espressione del suo sguardo corrucciato, ormai consapevole dell’ineluttabilità dell’essenza fiebile dell’ esistenza, della logica del senso, della vita. Gilles,Riccardo, Elio, Roland, Ayrton. Ognuno con una propria storia diversa alle spalle. Tutti accumunati dallo stesso destino.

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