Il riassunto di una stagione in una sola gara, questa è stata l’ultima corsa del 2010 della World Series, una gara thriller dall’inizio alla fine. Davanti Guerrieri correva verso la sesta vittoria stagionale, ma la battaglia per il titolo era tutta dietro, tra Ricciardo e Aleshin, sempre a stretto contatto, finchè il russo non ha costruito il sorpasso che ha invertito i ruoli, consegnandogli così lo scettro di campione 2010 a 3 soli giri dal termine.
La cronaca
A causa della forte pioggia, la partenza viene data dietro Safety car. Al secondo giro, quando la vettura di sicurezza aveva già spento le luci e si accingeva a rientrare, Zampieri da quarto che era commette un errore finendo in testacoda e rimanendo bloccato su un cordolo. Altro passaggio quindi per la safety car che al terzo giro lascia spazio alla gara vera. Guerrieri parte subito all’attacco, approfittando delle ottimali condizioni di visibilità di cui solo lui gode per staccare gli altri. Seguono poi Ricciardo, Mansell, Aleshin, Vergne e Coletti. Al giro successivo Mansell esce di pista, regalando la terza posizione ad Aleshin che avvicina giro dopo giro Ricciardo. Non appena si apre la finestra dei pit stop obbligatori, Aleshin tenta di girare la situazione a suo favore, entrando subito in pit lane.
Questo fa finire Aleshin indietro, ma anche Ricciardo di lì a due giri è ai box. Al rientro in pista, Ricciardo è agevolmente davati al russo. Guerrieri intanto datosi alla fuga attende ancora il momento giusto. Aleshin con gomme già in temperatura riesce subito ad avvicinarsi a Ricciardo, innescando una bagarre che andrà avanti fino alla bandiera a scacchi. A causa della scivolosità della pista, Aleshin tenta più volte di inserirsi su Ricciardo, incrociando le traiettorie, ma deve stare molto attento: se finissero tutti e due fuori Ricciardo sarebbe campione. Guerrieri al decimo giro effetua il cambio gomme senza alcun problema. Aleshin intanto continua a tallonare l’australiano, fino a compiere una sbavatura che farà riconquistare un po’ di margine a Ricciardo.
Tutto da rifare quindi per Aleshin che ricomincia a spremere la sua vettura. Mentre davanti Rosenzweig e Vergne sono rispettivamente secondo e terzo con una strategia su una sosta molto ritardata, Aleshin recupera e si porta a ridosso di Ricciardo. Vergne effettuato il pit è ancora davanti a Ricciardo, che però viene abilmente infilato da Aleshin in una manovra di incrocio della traiettoria sulla parte mista. Vergne allora tenta di “far qualcosa” rallentando il ritmo fin quasi a farsi prendere da Aleshin, ma Ricciardo all’ultima curva va in testacoda, perdendo contatto dai due. Finisce quindi con Guerrieri vincitore della sesta gara stagionale, ma fuori dai giochi per non aver preso parte alle gare di Montecarlo e Budapest, oltre che alla vittoria sottrattagli in Inghilterra. Secondo Vergne, mentre Aleshin terzo è il vero vincitore contro i piloti Red Bull, lo stesso team che lo aveva scaricato. Bravo Ricciardo che subito si complimenta con Aleshin, campione 2010 della World Series by Renault.
Barcelona, gara 2
1. Esteban Guerrieri – ISR – 22 giri in 47’08.118 2. J.Eric Vergne – TECH1 +24.184 3. Mikhail Aleshin – CARLIN +25.231 4. Daniel Ricciardo – TECH1 +33.971 5. Stefano Coletti – COMTEC+47.292 6. Nelson Panciatici – LOTUS JUNIOR +49.869 7. Anton Nebilitsky – KMP RACING +50.675 8. Jan charouz – P1 MOTORSPORT+54.782 9. Jon Lancaster – FORTEC +55.690 10. Albert Costa – EPSILON +59.947 11. Jake Rosenzweig – CARLIN +1′.00.693 12. Nathanael Berthon – DRACO INTERNATIONAL +1’07.031 13. Walter Grubmuller – P1 MOTORSPORT +1’16.311 14. Dean Stoneman – LOTUS JUNIOR +1’18.232 15. Federico Leo – PONS RACING +1’44.964 16. Greg Mansell – COMTEC +1.47.210 17. Sergio Canamasas – INTERWETTEN +2.01.005 18. Keisuke Kunimoto – EPSILON +1 lap 19. Filip salaquarda – ISR +1 lapRitirati
Sten Pentus Victor garcia Salvador Duran Omar Julian Leal Daniel zampieriMarco Borgo
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