La Rubrica del Pilota – Davide Rigon ad un passo dalla GP2

Davide-Rigon-500x333 La Rubrica del Pilota - Davide Rigon ad un passo dalla GP2

Chiusa la positiva parentesi nei test collettivi della GP2 Davide Rigon si prepara a definire gli ultimi dettagli per la nuova stagione. Anche se manca la conferma definitiva il talento veneto potrebbe presentarsi nuovamente sulla griglia della GP2 a fianco di una scuderia nostrana, con l’obiettivo di cancellare la parentesi poco fortunata del 2009. Le premesse sono certamente importanti come hanno dimostrato i risultati nei test di Barcellona dove il campionato Superleague Formula si è piazzato in cima alla classifica alle spalle del solo “veterano” Valsecchi.

 

Dopo un lungo inverno sei tornato a guidare…

“Sono molto contento di esser tonato a guidare con regolarità nelle due sessioni di test collettivi della GP2. La Dallara è una vettura che regala grandi soddisfazioni alla guida e dopo la Formula 1 è la monoposto più performante, che riesci a portare nel miglior modo al limite.”

 

In soli quattro turni hai fatto una grande escalation che ti ha portato fino al secondo posto. Che tipo di lavoro hai fatto tra Silverstone e Barcellona?

“Silverstone è stato il mio primo approccio con la monoposto e con le gomme Pirelli. Era importante trovare il giusto feeling con vettura e team, senza andare alla ricerca della prestazione. Le condizioni meteo poi non sono state neanche favorevoli. A Barcellona invece ero più tranquillo e sicuro di me in quanto conoscevo le reazioni della macchina e avevo imparato a portare in temperature le gomme. Abbiamo lavorato sulla performance senza tralasciare l’usura del pneumatico in vista delle gare.”

 

Che differenze hai trovato tra la Dallara 2009 e 2011 e tra le Bridgestone e Pirelli?

“La nuova GP2 ha un’aerodinamica più efficiente. Ha più carico ed è più stabile nel posteriore e in staccata. Anche in rettilineo la trovo più veloce. Sul fronte gomme le mescole italiana sono molto performanti nel giro secco anche se non è facile portarle in temperature nel modo corretto senza andarle ad usurare. Personalmente mi trovo molto meglio con le Pirelli piuttosto che con le “giapponesi”. Si adattano meglio al mio stile di giuda.”

 

A questo punto della stagione quali sono i tuoi programmi?

“Il mio obiettivo è la GP2. Ovviamente sto parlando con la Scuderia Coloni con la quale mi sono trovato molto bene e anche loro sono stati contenti del mio lavoro. Stiamo definendo gli ultimi dettagli e ad oggi ci sono tutte le carte in regola per poterci presentare insieme in griglia.

 

Nel 2009 hai corso ogni gara della GP2 senza sapere se avresti proseguito la tua avventura nel campionato. Per quest’anno invece quali sono le tue aspettative?

Assolutamente diverse. In un campionato selettivo come la GP2 è inutile partire con l’obiettivo di fare solamente alcune gare. Bisogna partire avendo tutte le carte in tavola e un team che è disposto a collaborare insieme, per poter raggiungere obiettivi importanti. Facendo bene la GP2 si potrebbero aprire porte importanti. Purtroppo nel 2009 non avevo la certezza di correre anche nel week end successivo. Per questo era impossibile fare un piano di lavoro.”

 

Ti potresti presentare in griglia con un nuovo titolo in tasca. Quale sarà tuo obiettivo?

“Non nascondo che le ambizioni sono di quelle importanti, la conquista del titolo. Sarà importante iniziare a vincere alcune gare, cercando di rimanere costantemente nelle prime posizioni. Gestirò le gare in ottica campionato.”

 

Con il nuovo anno la Ferrari ti ha dato la possibilità di provare prima la 150° a Vairano e poi la F60 al Mugello. Che tipo di collaborazione stai portando avanti con la Scuderia di Maranello?

Il mio lavoro con la Ferrari è rivolto al simulatore. Cerco di dargli il maggior numero di indicazioni e sono sicuro che potendo correre in GP2 potrò essere ancora più preciso. In aggiunto mi stanno regalando la grande possibilità di poter guidare una delle loro monoposto in pista. Di per se la F1 è un’emozione, poi potermi calare all’interno dell’abitacolo di una vettura di Maranello è un qualcosa di indescrivibile, sia per la macchina che per tutte le persone che ti circondano.

 

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