La rubrica del pilota – Alberto Cola: “Ciao mamma io esco… vado in Kazakistan con la Panda del nonno!”

259724_10150198770237344_698887343_7334714_2144699_o-500x818 La rubrica del pilota - Alberto Cola: "Ciao mamma io esco... vado in Kazakistan con la Panda del nonno!"

intervista a cura di Silvano Taormina

In vista della sua imminente partenza verso il Kazakistan, eracemotorblog.it ha incontrato il pilota di Audi Sport Italia Alberto Cola per farsi raccontare l’esperienza che sta per intraprendere assieme all’amico Paolo Corno. I due partiranno da Monza domani, 9 agosto, alla volta di Atyrau, città al confine asiatico del Kazakistan. Un viaggio lungo 5000 km passando attraverso Vienna, Budapest, Kiev e Volgograd, un viaggio affascinante tra luoghi sconosciuti e culture ed etnie molto lontane dalle nostre. Sentiamo dunque come è stata pianificata la loro impresa dalle parole di Alberto Cola:

Innanzitutto com’è nata l’idea di affrontare questo viaggio?

E’ nato tutto come uno scherzo, ci chiedevamo se sarebbe stato mai possibile arrivare in Asia con una Panda. Ci siamo ispirati al Mongol Rally, al quale volevamo partecipare già quest’anno, ma essendo arrivati tropp tardi abbiamo deciso di partire e provarci per conto nostro. Così l’anno prossimo saremo già pronti e conosceremo il percosro.

Da Monza a Atyrau e ritorno in soli 15 giorni, un obbiettivo senz’altro ambizioso. Quali sono le motivazioni che hanno spinto te e il tuo compagno di viaggio Paolo Corno ad intraprendere questa avventura lunga 5000 km?

Siamo due persone molto competitive e l’idea di un programma così serrato ci da la spinta per raggiungere l’obbiettivo.

Come mai avete scelto una Panda 4×4?

La Panda 4×4, oltre a essere un icona italiana, è una tra le auto che meritano più rispetto perché versatile in ogni situazione, economica e resistente. La Panda è di mio nonno Gianni. L’abbiamo già testata su vari percorsi sterrati, che è il tipo di strade che troveremo nella parte finale del nostro viaggio. Partiremo carichi più di ricambi che di vestiti, non si sa mai! Attraverseremo sterrati, deserti a 45° senza condizionatore e passi montuosi.

287854_151205904958629_134753829937170_308234_3581197_o-500x375 La rubrica del pilota - Alberto Cola: "Ciao mamma io esco... vado in Kazakistan con la Panda del nonno!"

É stato difficile reperire tutti gli sponsor necessari per coprire il budget? Avete incontrato delle difficoltà oppure qualcuno ha deciso di sostenervi da subito? Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?

La sorpresa fin ora maggiore è stata proprio questa. L’idea era di fare un viaggio tra amici, ma subito dopo la pubblicazione dell’evento ho ricevuto le telefonate da parte di aziende e negozi che hanno trovato l’evento molto interessante e hanno deciso di supportarci. Un particolare ringraziamento va a Vema S.p.A., che ha rimesso completamente a nuovo la Panda fornendo tutti i ricambi meccanici, a West Lake che ci ha fornito tutto l’abbigliamento tecnico per il viaggio e a YP e Time OFF che ci supporteranno tramite un continuo aggiornamento mediatico.

Come vi state preparando per questa avventura? Avete già avuto modo di “testare la vettura” su percorsi simili a quelli che dovrete affrontare in Asia centrale? Come mai avete scelto proprio il Kazakistan come meta da raggiungere?

La Panda è stata revisionata e tirata a nuovo quasi dovunque. Poi l’abbiamo testata durante l’anno su percorsi fuoristrada e non ha mai dato problemi. La vera difficoltà che avremo sarà la distanza da compiere e la resistenza a lungo termine. Non l’abbiamo mai spinta a sopportare diversi giorni di terreni sconnessi. Abbiamo scelto il Kazakistan perché la città di Atyrau delimita il confine geografico tra Europa e Asia. Terremo tutti informati giornalmente dello svolgimento della nostra avventura tramite Facebook: abbiamo creato una pagina che si intitola “Alla conquista del Kazakistan in Panda 4×4”.

Quali sono le tue aspettative a pochi giorni dalla partenza? Sarà più una sfida con te stesso o un modo alternativo per conoscere nuove terre, incontrare la gente del luogo e venire a contatto con culture molto lontane dalla nostra?

Direi entrambe. A tre giorni dalla partenza sono molto eccitato, ma confesso un pizzico di tensione. Oltre alla sfida di completare questo viaggio fino in fondo, mi piace molto il fatto che scopriremo luoghi sconosciuti e tradizioni totalmente diverse dalle nostre.

Parliamo un po’ della tua attività in pista. Lo scorso anno hai chiuso la stagione con la bella vittoria a Vallelunga nella Superstars Series, quest’anno ti abbiamo visto all’opera solo in poche gare del campionato italiano GT, a quando il ritorno in pista?

Quest’anno possiamo considerarlo transitorio e con l’unica grande soddisfazione di essere diventato ufficiale Audi e aver potuto correre sulla R8 sostituendo un grande pilota come Capello. Spero di rientrare entro ottobre sulla RS5 disputando le ultime gare di campionato, senza la necessità del puro risultato, ma con un occhio allo sviluppo della vettura visto che il vero progetto è puntato al campionato Superstars 2012.

Stai seguendo lo sviluppo della nuova Audi RS5 per la Superstars Series?

Essendo ancora uno sviluppo statico lo sto seguendo indirettamente tramite i meccanici del Tam, spero di poter salire presto sull’auto finita per cominciare la messa a punto dinamica.

Non ci resta che dire: “In bocca al lupo ragazzi!”

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