Nico Rosberg domina il primo gran premio della stagione 2014, a Melbourne, davanti a Daniel Ricciardo e Kevin Magnussen, sfortunato invece Lewis Hamilton costretto al ritiro dopo pochissimi giri per un problema al motore.
Si prevedevano diversi ritiri con questo radicale cambio regolamentare, addirittura si pronosticava che nessuno sarebbe arrivato al traguardo, invece è stata una gara con molti piloti giunti all’arrivo magari risparmiando il motore che era un po’ affaticato e risparmiando benzina ma ben 14 vetture hanno visto la bandiera a scacchi per cui non possiamo lamentarci di quello ma dello spettacolo sì; anche con DRS e la reintroduzione del brake by wire, un sistema elettronico di frenata che si usava negli anni passati in F1 che permetterebbe ai piloti di avere la certezza di dove frenare senza considerare l’influenza del Kers e l’Ers, di sorpassi se ne son visti pochi.
Il pilota più attivo è stato sicuramente Valtteri Bottas, il quale ha effettuato molti sorpassi recuperando diverse posizioni e rimediando nel migliore dei modi alla penalità scontata per la sostituzione del cambio, tutti gli altri hanno gestito le loro posizioni di partenza o ne hanno recuperate solo con un bello scatto allo spegnimento dei semafori per poi fare trenino in tutta la gara.
Siamo all’inizio del campionato e sia ingegneri sia i piloti devono ancora capire al meglio queste nuove vetture, speriamo che già dalla Malesia ci sia un po’ più di divertimento trattandosi di Melbourne un circuito cittadino dove non è semplice sorpassare.
In partenza Hamilton si fa bruciare dal compagno di squadra Rosberg che conquista immediatamente il comando della corsa, alla prima curva anche Daniel Ricciardo si butta all’interno del campione del mondo 2008 che accusa subito un problema di motore, dovuto probabilmente ai due giri di formazione compiuti in precedenza a causa delle difficoltà di avviarsi delle due Marussia, prima Chilton e poi Bianchi.
Buono spunto anche di Kevin Magnussen, il quale riesce a controllare benissimo anche un pattinamento eccessivo delle ruote posteriori e tiene dietro di lui Fernando Alonso; parte decisamente molto deciso Kimi Räikkönen che si infila tra Massa e Vergne, dietro di loro arriva velocissimo Kamui Kobayashi che sfiora il finlandese della Ferrari e sperona violentemente il brasiliano della Williams costringendolo al ritiro. Per l’incidente ovviamente anche il giapponese della Caterham deve uscire dalla sua monoposto e alla prima curva già abbiamo due ritiri.
Poche curve più tardi si arrende anche Lewis Hamilton che parcheggia la sua Mercedes in garage, dopo aver fatto passare Magnussen, seguito dal 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel costretto anche lui a lasciare la monoposto ai box e seguire il proprio compagno di squadra insieme ai tecnici Red Bull. Sicuramente non un esordio felice per il tedesco, ma già dai test invernali non sembrava ampiamente a suo agio con la vettura con molti problemi di affidabilità, rispetto al Bahrain i progressi del team di Mateschitz sono comunque evidenti e in Malesia probabilmente anche colui che ha dominato gli ultimi 4 mondiali potrà lottare per il podio.
Fernando Alonso è alla spalle di Nico Hülkenberg e non riesce assolutamente a trovare un varco per cercare un probabile sorpasso, il tedesco è sempre un osso duro da superare ed il ferrarista non sembra aver la velocità necessaria per poterci almeno provare, alle sue spalle risale velocemente Valtteri Bottas che passa anche Kimi Räikkönen e cerca di fare lo stesso anche con lo spagnolo ma sbatte contro il muro e perde una ruota in mezzo alla pista causando l’ingresso della Safety Car.
In precedenza dell’incidente del finlandese della Williams si erano fermati Vergne e Button, per questo le due Ferrari si trovano una dietro all’altra; Kimi Räikkönen rientra insieme con Alonso ma per aspettare la sosta del compagno di squadra perde di nuovo la posizione da Vergne, mentre Button anticipando la sosta si ritrova quarto beffando Alonso che rientra davanti ad Hülkenberg.
Bottas è decisamente il più veloce in pista e si riporta sotto a Kimi Räikkönen, il finlandese della Ferrari, in difficoltà con il brake by wire, inizia a sbagliare un po’ di frenate e si fa facilmente scavalcare di nuovo dal suo connazionale, davanti a loro si intraversa in accelerazione anche Vergne che perde anche lui la posizione dal pilota Williams che ora punta deciso a riprendere anche Nico Hülkenberg; nemmeno il tedesco della Force India può impedire la clamorosa rimonta di Bottas che risale dunque sesto alle spalle di Alonso che però è ormai troppo lontano per tentare il recupero.
Un altro errore in accelerazione di Vergne, in evidente crisi di gomme, permette a Kimi Räikkönen di recuperare l’ottava posizione che, in una gara così complicata per il ferrarista, è il massimo risultato possibile per lui oggi; davanti Nico Rosberg è nettamente avanti a tutti e vince la gara con 24 secondi di vantaggio su Daniel Ricciardo che tiene a bada Kevin Magnussen, lo svedese nonostante non sia riuscito a superare l’australiano conquista nella sua prima gara di f1 anche il primo podio ed è come se avesse vinto.
Buon quarto posto per Jenson Button, il quale tenta nel finale di recuperare il gap dal compagno di squadra ed il pilota Red Bull ma non riuscendoci si accontenta di mantenere la posizione, ma deve essere piuttosto soddisfatto essendo partito decimo; quinto in partenza e quinto all’arrivo Fernando Alonso che completa una gara difendendo la sua posizione, ci si aspettava un tentativo di puntare al podio da parte del pilota asturiano ma evidentemente la macchina non andava di più di questo e miracoli non si possono fare.
Come detto in precedenza grandissima gara di Bottas che chiude sesto, il finlandese della Williams precede Hülkenberg, Räikkönen e le due Toro Rosso che completano la top ten, rispettivamente con Vergne nono e Kvyat decimo.
Ultimo all’arrivo Max Chilton, mentre non vedono la bandiera a scacchi Bianchi e le due Lotus, entrambe costrette a parcheggiare le monoposto sull’erba dopo una gara abbastanza opaca e la Caterham di Marcus Ericsson.
Questo risultato porta dunque Rosberg a guidare la classifica piloti mentre la McLaren, con il terzo ed il quarto posto odierno, si prende la leadership del Costruttori. La prossima gara è Sepang, in Malesia, tra due settimane.
Vincenzo Carlesimo
Pos | Num | Pilota | Team | Tempo/Ritirato | Giri | Punti |
1 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:32:58.710 | 58 | 25 |
2 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing-Renault | + 24.5 | 58 | 18 |
3 | 20 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | + 26.7 | 58 | 15 |
4 | 22 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | + 30.0 | 58 | 12 |
5 | 14 | Fernando Alonso | Ferrari | + 35.2 | 58 | 10 |
6 | 77 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | + 47.6 | 58 | 8 |
7 | 27 | Nico Hülkenberg | Force India-Mercedes | + 50.7 | 58 | 6 |
8 | 7 | Kimi Räikkönen | Ferrari | + 57.6 | 58 | 4 |
9 | 25 | Jean-Eric Vergne | STR-Renault | + 1:00.4 | 58 | 2 |
10 | 26 | Daniil Kvyat | STR-Renault | + 1:03.5 | 58 | 1 |
11 | 11 | Sergio Perez | Force India-Mercedes | + 1:25.9 | 58 | |
12 | 99 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | +1 Giro | 57 | |
13 | 21 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | + 1 Giro | 57 | |
14 | 4 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | + 2 Giri | 56 | |
15 | 17 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | Ritirato | 50 | |
16 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | + 14 Giri | 44 | |
17 | 13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | Ritirato | 30 | |
18 | 9 | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | Ritirato | 28 | |
19 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | Ritirato | 4 | |
20 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Ritirato | 3 | |
21 | 19 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | Ritirato | Nessun Giro | |
22 | 10 | Kamui Kobayashi | Caterham-Renault | Ritirato | Nessun Giro |
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