LMS – Vittoria Peugeot alla 1000 km di Spa

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La seconda gara della Le Mans Series 2009 ha visto l’affermazione della Peugeot 908 Hdi che, come si poteva ipotizzare, si è aggiudicata la 1000 km di Spa Francorchamps davanti a Pescarolo Judd ed Aston Martin AMR. Ad avere la meglio nella categoria LM P1 è stata la 908 Hdi guidata da Nicolas Minassian, Christian Klien e Simon Pagenaud, mentre  sul podio sono saliti Jean Christophe Bouillon e Christophe Tinseau con la Pescarolo Judd e Jan Charoux, Tomas Enge e Stefan Mucke con la Lola Aston Martin AMR. Davvero una giornata trionfale per Simon Pagenaud, che si sta rivelando veramente un grande pilota dell’endurance, vista la recente vittoria ottenuta in ALMS (categoria gemella della LMS in terra americana) guidando una vettura diversa.

Nonostante la proverbiale volubilità del clima belga, e dopo la nebbia mattutina che ha costretto gli organizzatori ad annullare la disputa del warm-up, la corsa si è disputata interamente sull’asfalto asciutto cosa che, per Spa Francorchamps, non è sicuramente frequente.

Fin dalla partenza la corsa è stata parecchio animata, con diversi testa coda ed escursioni per le vie di fuga nei giri iniziali; le due Peugeot del Team Peugeot Total conducono in testa, mentre una Lola Aston Martin accusa problemi nell’erogazione della potenza in accelerazione ed una Pescarolo Judd compie un testacoda. Così passano le prime ore di gara, con la nuova Oreca Matmut condotta da Lapierre e Panis che tenta invano di tenere il ritmo delle vetture francesi. Dopo circa due ore e mezza, la Pescarolo Judd #16 è costretta al ritiro per un uscita di pista in cima alla salita del Raidillon, richiedendo la terza entrata della safety car. Infatti nella gara odierna non si conteranno gli interventi dell’auto di sicurezza, fra testa coda incruenti e botti anche violenti, come quello che ha messo fuori gioco l’Oreca Matmut di Bruno Senna.

Nel proseguio, un’ incomprensione durante un sorpasso ha rovinato la gara della seconda Peugeot che, costretta ai box per una lunga riparazione alla sospensione danneggiata, si classificherà solo in tredicesima piazza in classifica generale. Altrimenti, l’ipotesi di vedere due Peugeot arrivare in parata non era del tutto priva di fondamento, vista la  superiorità della vettura turbodiesel francese sugli allunghi del circuito belga. Fra le vetture a benzina, in gran evidenza si sono viste le Pescarolo Judd che, aldilà del secondo posto finale, si sono dimostrate davvero macchine efficienti in grado di avvicinarsi parecchio alle Peugeot (almeno come tempi sul giro secco), pur non dando l’impressione di poterle battere sul ritmo di gara. E questo può davvero essere un problema, in quanto nemmeno le nuove limitazioni alle vetture Diesel imposte a partire dalla corsa odierna (30 kg supplettivi di zavorra e flangiatura di diametro minore per l’adduzione del combustibile) hanno fornito i risultati sperati, ossia una perfetta equivalenza fra vetture con motori Diesel e vetture con motori Otto.

Per l’altra grande protagonista fra le auto a benzina, l’Oreca Matmut AIM, il giudizio rimane sospeso. La neonata vettura prototipo sembra efficiente e facile da guidare (come dimostrano le buone performances nelle prove) però il week end belga è stato molto tribolato. Problemi ieri in prova per la #11 di Lapierre e Panis, mentre oggi in gara sono stati protagonisti di una bella gara che li ha portati ad un passo dal podio, mentre la #10 di Bruno Senna ed Ortelli ha iniziato male la gara con una foratura durante le prime battute che ha fatto precipitare il nipote di Ayrton nelle retrovie. Con il passare del tempo è stato, assieme all’esperto Ortelli, protagonista di una corposa rimonta fino alla decima piazza però, ad una quindicina di tornate dal termine, il brasiliano è uscito violentemente poco prima della Bus Stop disintegrando la vettura. Probabilmente può essere stato vittima di una foratura o di  un problema meccanico, comunque l’importante è che il pilota sia uscito sostanzialmente incolume dall’impatto piuttosto violento contro i rails.

Nella classe LM P2 la vittoria è andata alla Porsche RS Spyder del Team Essex guidata da Casper Elgaard, Emmanuel Collard e Kristian Poulsen, che si è imposta secondo pronostico sulla Lola Judd dello Speedy Racing Team Sebah di Kane, Leuenberger e Pompidou. Terza classificata fra i prototipi “leggeri” è stata la Lola Judd del Racing Box portata in gara da Ceccato, Francioni e Piccini, un bel risultato davvero per i nostri portacolori.

Oltre ai prototipi, a Spa erano presenti anche le vetture delle due categorie granturismo; per la LM GT1 è stata la Corvette C6R dell’Alphand Adventures a vincere, grazie ad una bella prestazione dello stesso Luc Alphand e dei compagni di squadra Patrice Goueslard e Yann Clairay. La Corvette si è imposta con un giro di vantaggio rispetto alla Lamborghini Murcielago dello Spartak Racing condotta da Salaquarda, Kox e Janis. A completare il podio delle pochissime GT1 oggi in gara c’è l’Aston Martin DBR9 del Team Jetalliance guidata da Lichtner-Hoyer, Gruber e Muller.

Le meno prestanti ma numericamente numerose LM GT2 hanno portato per prima sotto la bandiera a scacchi la Porsche 997 GT3 RSR del Team Felbermayr Proton che, grazie alla guida di Marc Lieb, Richard Lietz e Horst Felbermayr, hanno battuto la Ferrari F430 GT del Team Modena guidata da Garcia, Leo Mansell e Melo e la Ferrari F430 GT del JWM Motorsport portata in gara da Bell e dal nostro Gianmaria Bruni.

Riportiamo ora i podii delle quattro categorie presenti a Spa Francorchamps,

Classe LM P1

1) Peugeot 908 Hdi del team Peugeot Total guidata da Minassian, Pagenaud e Klein

2) Pescarolo Judd del Pescarolo Sport guidata da Bouillon  Tinseau

3) Lola Aston Martin AMR dell’Aston Martin Racing guidata da Charouz, Enge e Mucke

Classe LM P2

1) Porsche RS Spyder del Team Essex guidata da Elgaard, Collard e Poulsen

2) Lola Judd dello Speedy Racing Team Sebah guidata da Kane, Leuenberger e Pompidou

3) Lola Judd del Racing Box guidata da Ceccato, Francioni e Piccini

Classe LM GT1

1) Corvette C6R dell’Alphand Adventures guidata da Alphand, Goueslard e Clairay

2) Lamborghini Murcielago dello Spartak Racing guidata da Salaquarda, Kox e Janis

3) Aston Martin DBR9 del Jetalliance guidata da Lichtner-Hoyer, Gruber e Muller

Classe LM GT2

1) Porsche 997 GT3 RSR del Team Felbermayr Proton guidata da Lieb, Lietz e Felbermayr

2) Ferrari F430GT del Modena Team guidata da Garcia, Mansell e Melo

3) Ferrari F430 GT del JMW Motorsport guidata da Bell e Bruni

      C.J

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