Indycar – Alex Tagliani a cavallo per Forth Worth

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Conquest Racing, dopo l’assenza nel “Milwaukee Mile”, torna protagonista nella stagione 2009. L’entry list rilasciata qualche giorno fa aveva dato spazio ed adito a voci che avrebbero voluto il team di Eric Bachelart al via della gara del Texas Motor Speedway. Ora arriva l’ufficializzazione della partecipazione ed anche il nome del pilota, il canadese Alex Tagliani, quest’anno portabandiera dei colori del team. Eufemisticamente soltanto però si può parlare di “colori”, visto che per mancanza cronica di sponsorizzazioni, la livrea è stata soggetta più volte a cambiamenti cromatici imposti dall’uno o l’altro partner commerciale contingente  che ha apportato la collaborazione per il decorso di un solo week-end di gara.

Alex Tagliani, dopo aver mancato la qualificazione ad Indianapolis, vi ha partecipato grazie alla prestazione positiva del suo compagno di squadra, in lizza anch’egli per un posto fra i primi trentatrè con un altro telaio. Risultato il miglior debuttante nell’edizione di quest’anno, torna a calcare le scene della Bombardier Learjet 550K.

“La gara nel Motor Speedway è sempre un evento fantastico a cui si vorrebbe partecipare. Siamo contenti di avercela fatta quest’anno a presenziare l’appuntamento” – le parole di Eric Bachelart – “Abbiamo potuto completare fino in fondo la gara ad Indy, avvalorata da una prestazione costante e regolare. Quello sarà il punto di partenza da cui ricominciare. Texas è il nostro secondo ovale stagionale. Continueremo l’avventura con Northlands, TDS, Lifelock e King Tut come partners”.

Tagliani curiosamente, è stato già protagonista nel Texas Motor Speeday. A Forth Worth  l’edizione 2001 della Firestone Firehawk 600, fu annullata dopo che si disputarono le prime prove. In programma il 29  Aprile  era una gara valida per il campionato CART, in totale 250 giri previsti sull’ovale da un miglio e mezzo  per un totale di quasi 600 Km complessivi di gara. Ventiquattro gradi di pendenza per entrambe le curve . Se volessimo prendere come metro di paragone Indianapolis o Michigan si può parlare ivi rispettivamente di  9° gradi di banking e di circa 17-18° per il secondo.

Qui la IRL correva dal 1997, però le vetture della IRL erano nel 2001 meno potenti di quelle della CART . In definitiva la IRL era più lenta nelle velocità di percorrenza in questo circuito, con  motori aspirati e telai che le consentivano di restare attaccate a terra più agevolmente. Anche la Cart decise di iniziare a correre qui. Lo fece per la prima volta nel 2000 quando la gara fu organizzata e fu poi messa nel calendario 2001 (prima a Maggio poi ad Aprile). La Cart non provava un ovale cosi’ difficile per la pendenza da quando aveva abbandonato Atlanta nel 1983, ed erano passati quasi vent’anni.

I tre giorni di prove e qualifiche furono caratterizzati da  tre pericolosi  incidentisenza conseguenze per i piloti coinvolti, ed inoltre da giramenti di testa, perdita di equilibrio da parte di alcuni piloti dopo essere scesi dall’abitacolo.

La sera dopo le qualifiche del 28 Aprile, in occasione di un meeting fra piloti,  ben ventuno su venticinque tra i piloti qualificati accusarono quasi tutti assieme,  in maniera acuta, sintomi  di disorientamento, vertigini, mal di testa e otite, offuscamento della vista (mancanza della capacità della vista “periferica”, quella che permette di riconoscere ed identificare in maniera approssimativa le forme senza metterle a fuoco con la percezione visiva corretta) e forti limitazioni riguardo ai tempi di  reattività. La corsa ovviamente non si disputò e fu rinviata a data da destinarsi, poi fu cancellata.

“Mi ricordo la prima volta qui in Texas. Erano i tempi della CART, e fu una gara rocambolesca che fu annullata per l’eccessiva  “forza G” a cui venivano sottoposti i piloti”- le parole di Tagliani – “Mi piace pensare di esservi ritornato anche se il circuito di allora non esiste più”.


MN

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