Dario Franchitti vince un rocambolesco e spettacolare Honda Indy Toronto disputato sulle strade cittadine di Toronto, decima prova della Indycar Series, esattamente dieci anni dopo la sua prima vittoria su questo circuito. “E’ bello essere di nuovo in Canada, e portare la macchina in Victory Lane“, ha detto Franchitti, che ha fatto registrare la sua terza vittoria stagionale. “E’ stata una gara difficile. A metà della corsa, ho pensato che era già tanto se avessi potuto ottenere un buon risultato. Ho perso tempo dietro ad alcuni piloti più lenti, come ad esempio Moraes, che non faceva mai la stessa cosa nello stesso punto due volte di fila. Grazie ad una buona strategia, una macchina veloce e spingendo come un inferno, siamo riusciti a vincere.” Il pilota di Ganassi ha preceduto i due piloti di Penske, Ryan Briscoe, al quinto secondo posto nelle ultime sei gare, e Will Power, al rientro per un mini programma di 5 gare. “Terminare al secondo posto in un giorno come questo, con una foratura al primo giro, è un grande risultato“, ha detto Briscoe. “Credo che Dario abbia avuto un po’ di fortuna con le bandiere gialle, a me è capitato in passato e ho dovuto effettuare il pit due volte!” Quarto ha terminato il compagno di squadra, Scott Dixon. Con questo risultato, Franchitti si riporta in testa al campionato, con due punti di vantaggio su Dixon e tredici su Briscoe.
La gara è stata complicata e movimentata sin dal via. La partenza vede infatti subito il contatto tra Graham Rahal e Power, col risultato che Power fora una gomma e Rahal rompe l’alettone anteriore, ed entrambi sono costretti a fermarsi ai box, così come Briscoe che fora passando sui detriti. Davanti Franchitti mantiene la leadership davanti ad un sorprendente Alex Tagliani. La prima caution arriva all’ottavo giro per un contatto tra Dan Wheldon e Richard Antinucci, seguita subito da una nuova interruzione per un testacoda di Ed Carpenter in ripartenza. Al giro 25 Franchitti effettua il suo primo pit stop; un problema al fissaggio della ruota posteriore sinistra lo blocca però ai box qualche secondo di troppo, facendolo scivolare indietro in classifica. Per un paio di giri resta in testa un duo canadese, grazie al risparmio di carburante, con Tagliani che precede uno scatenato Paul Tracy, protagonista di alcuni sorpassi spettacolari. Proprio per resistere ad uno di questi sorpassi di Tracy, Mike Conway perde il controllo della sua vettura e tocca il muro rompendo la sospensione posteriore destra, e mettendo fine alla sua ottima gara che lo aveva portato ad occupare a lungo la quarta posizione.
Una volta effettuato il pit da parte di Tagliani, in testa si ritrova Tomas Scheckter, che aveva effettuato il suo pit stop durante la prima caution. Il sudafricano precede Helio Castroneves, anch’esso fermatosi in quella occasione, e Power. Quando entrambi effettuano il pit, Tagliani torna in testa. Il momento decisivo della corsa arriva al giro 59 (sugli 85 in programma): un contatto tra Carpenter e Rahal provoca la terza caution della giornata. Proprio in quel momento Franchitti stava rientrando ai box per il suo secondo pit stop. La mossa è al limite del regolamento (la pit lane viene chiusa immediatamente all’uscita delle bandiere gialle), ma i commissari la considerano regolare. Con gli altri protagonisti che sono costretti a fermarsi un giro dopo, Franchitti si ritrova così secondo alle spalle di Castroneves (che non effettua il pit) e davanti a Tracy. Alla ripartenza, Franchitti approfitta di un lungo di Castroneves alla prima curva per riportarsi in testa. Quando il giro dopo tenta il sorpasso anche Tracy, i due si toccano e la corsa di entrambi è finita. Franchitti si ritrova così primo davanti a Briscoe, Power, Justin Wilson, Danica Patrick e Dixon. Quando la gara riprende il neozelandese è scatenato e in due giri supera sia la Patrick che Wilson, portandosi al quarto posto. L’ultima bandiera gialla arriva a 10 giri dalla fine, per un contatto multiplo tra Scheckter, Tagliani e Mario Moraes. Al restart Franchitti scappa di nuovo via e va a vincere con un margine di circa un secondo e mezzo su Briscoe, con Power che gli guarda le spalle dagli eventuali attacchi di Dixon. Wilson completa la top five. |
Classifica finale:
Pos Driver Team Gap
1. Dario Franchitti Ganassi 1h43m47.1408
2. Ryan Briscoe Penske + 1.6745s
3. Will Power Penske + 2.1355s
4. Scott Dixon Ganassi + 2.4803s
5. Justin Wilson Coyne + 2.9230s
6. Danica Patrick Andretti Green + 6.4095s
7. Ryan Hunter-Reay Foyt + 7.1837s
8. Marco Andretti Andretti Green + 8.2552s
9. Alex Tagliani Conquest + 13.4745s
10. Raphael Matos Luczo Dragon + 16.0983s
11. Mario Moraes KV + 19.0141s
12. Hideki Mutoh Andretti Green + 1 lap
13. EJ Viso HVM + 1 lap
14. Dan Wheldon Panther + 1 lap
15. Ed Carpenter Vision + 3 laps
Ritiri:
Tomas Scheckter Dreyer & Reinbold 74 laps
Tony Kanaan Andretti Green 70 laps
Helio Castroneves Penske 65 laps
Paul Tracy KV 65 laps
Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan 57 laps
Richard Antinucci 3G 41 laps
Mike Conway Dreyer & Reinbold 32 laps
Robert Doornbos Newman/Haas/Lanigan 26 laps
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