IndyCar – Tracy con Shank per tutta la stagione

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Secondo il sito di SpeedTV, Paul Tracy sarebbe vicino a firmare l’accordo con il Michael Shank Racing per correre l’intera stagione 2012 della IZOD IndyCar Series. La trattativa tra il pilota canadese e il team, che sarà all’esordio assoluto nella categoria, ha subito una brusca accelerazione nell’ultimo weekend a Daytona, dove il Michael Shank Racing ha ottenuto la vittoria nella 24 Ore, gara a cui ha partecipato pure Tracy, e potrebbe riguardare non solo un accordo agonistico. “Il mio piano ora è di disputare una ultima stagione in IndyCar“, ha detto Tracy. “Sto cercando di concludere un accordo con Michael Shank per avviare un team IndyCar con lui e il suo socio AJ Allmendinger. Abbiamo una macchina, abbiamo uno sponsor. Abbiamo bisogno di chiudere un accordo per la fornitura dei motori e sistemare un paio di altre questioni prima di preparare l’auto e cercare di essere a Sebring per i test. Con Mike ci conosciamo da molto tempo, da quando aveva un team di Formula 2000. Con il suo desiderio, e quello della gente che ha nel suo gruppo, so che mi darà tutto quello che ha. So che lui darà il 110%. Questo è ciò che veramente mi ha portato a spingere per questo accordo.” Il nodo principale dovrebbe essere la fornitura dei motori, in quanto Shank aveva annunciato ad Ottobre che avrebbe utilizzato i motori Lotus, mentre la sponsorizzazione di Tracy proviene da Honda Canada, e di conseguenza spingerebbe per un accordo col motorista giapponese. Per il pilota canadese, che a Dicembre compirà 44 anni, dovrebbe trattarsi dell’ultima stagione agonistica. “Questo dovrebbe essere il mio ultimo anno di IndyCar“, ha detto. “Poi mi piacerebbe dedicarmi alle gare endurance. Questa stagione sarà il mio 22° anno di corse Indy, e per questo sarà l’ultimo. Quello che voglio fare è trovare un programma per me e per il mio addio finale, avere molte iniziative con i tifosi e fare in modo di aiutare alcuni bambini, raccogliendo soldi per i bambini disabili. Questo è quello che mi piacerebbe fare.

Marco Strazzulla

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