ELMS – 4H di Monza

Philip Hanson e Filipe Albuquerque scrivono la storia dell’Endurance con la vittoria della ELMS 4 Ore di Monza nel Tempio della Velocità. L’equipaggio della United Autosports ha vinto infatti oggi all’Autodromo Nazionale Monza il titolo 2020 della European Le Mans Series, tagliando il traguardo per primo con l’LMP2 Oreca 07 Gibson #22 nella gara di durata monzese. … Leggi tutto

ELMS – 4 Ore ritorna a Monza

Sul traguardo della 4 Ore di Monza ha vinto la Oreca 07 Gibson #26 del team russo G – Drive Racing pilotata dal russo Roman Rusinov, il francese Andrea Pizzitola e lo svizzero Alexandre Imperatori, scattati dalla terza posizione e autori di una prova fatta di intelligenza tattica e velocità. Altro grande vincitore della 4 … Leggi tutto

Blancpain – 3h Monza Eni Circuit

Cinquanta macchine al via della partenza lanciata; 9 marche diverse nelle prime file; grande equilibrio di valori, almeno potenziali, dopo le prove con le 15 prime posizioni racchiuse in meno di mezzo secondo. In prima fila la Ferrari 488 numero 72 della SPM Racing con lo spagnolo Miguel Molina primo dei tre piloti che si … Leggi tutto

ELMS – il ritorno della 4h di Monza

Ritorna sul Circuito di Monza la 4 Ore di Monza ELMS caratterizzata da continui colpi di scena fino alle ultime battute. Ha vinto la Oreca 07 del team G-Drive grazie all’equipaggio composto dal messicano Memo Rojas, dal giapponese Ryo Hirakawa e dal francese Léo Russel.
Sul secondo gradino del podio è arrivata l’Oreca 07b Dragon Speed condotta dallo svedese Henrik Hedman, dal francese Nicolas Lapierre e dal britannico Ben Hanley. Terza la Dallara P217 High Class Racing con i danesi Dennis Andersen e Anders Fjordbach.

In pole position era la Oreca numero 39 (team Graff), guidata in avvio dal francese Enzo Guibbert (suo il miglior tempo nelle qualifiche), che mantiene la testa dopo lo spegnimento dei semafori, lasciandosi alle spalle l’altra Oreca 21, del team Dragonspeed condotta dal connazionale Nicolas Lapierre. Seguono la Ligier JS P3 numero 32 dello svizzero Hugo de Sadeleer (Dragonspeed) e la Dallara P217 numero 47 (Cetilar Villorba Corse) con Giorgio Sernagiotto. Nei primi giri risale molte posizioni la Oreca numero 40 (Graff) con il britannico Richard Bradley che raggiunge perfino la seconda posizione: si ferma poi alla prima di Lesmo, riparte ma perde numerose posizioni. Bel duello, destreggiandosi in mezzo ai doppiati, fra la Dallara 47 e la 49, quest’ultima guidata dal danese Anders Fjordbach (High Class Racing).
All’ora di gara, è in testa de Sadeleer. Dopo varie soste ai box, a 2 ore e mezzo al termine, guida il gruppo la Oreca 21 con lo svedese Henrik Hedman, che poi perde posizioni. Prosegue il duello fra le Dallara, condotte ora da Roberto Lacorte e il danese Dennis Andersen, che vale il secondo posto. A metà gara permane un grande equilibrio fra le cinque vetture che si contendono le prime posizioni: sono racchiuse in poco più di quindici secondi. Prima è sempre un’Oreca, ma è la numero 22 guidata dal francese Léo Russel (G-Drive). Seguono la Oreca numero 21 con Hedman e la Dallara numero 47 con Lacorte. Quest’ultima, nei giri successivi, guidata da Andrea Belicchi, dopo aver fatto registrare numerosi giri veloci e dopo aver lottato anche con il portiere campione del mondo Fabien Barthez e la sua Ligier NSP217 numero 23, sale nelle prime posizioni.
Ad un’ora dalla conclusione la battaglia è ancora apertissima, con l’Oreca numero 22 in testa. Gli ultimi 60 minuti di gara vedono un’avvincente gara a 3, fra le due Oreca (la 22 guidata dal giapponese Ryo Hirakawa e la 21 dal britannico Ben Hanley) e la Dallara numero 49 con alla guida il danese Fjordbach. Si susseguono colpi di scena a ripetizione, fra soste per rifornimento e un drive through inflitto a Hirakawa che mantiene però la testa. Fjordbach, anche per un errore alla staccata alla Prima variante, deve cedere il secondo posto a Hanley che negli ultimi tre minuti vola per riprendere il giapponese. Hirakawa fa male i conti con il cronometro e per una manciata di secondi deve effettuare un ultimo giro finale con l’inglese che lo bracca destreggiandosi fra i doppiati. Alla fine l’Oreca del giapponese passa primo sotto la bandiera a scacchi per soli 2,2 secondi. A testimonianza di una gara e di un finale mozzafiato, dopo 132 giri, le prime tre vetture sono racchiuse in soli 7,2 secondi.
Vittorie nella categoria LMP3 per la Norma M30 del team Yvan Muller (equipaggio Capo/Creed) e nella LMGTE per la Ferrari 458 Italia del JMW Motorsport (equipaggio Smith/Fannin/Cocker).

Il programma prevedeva anche le gare del TCR International Series dove in Gara1 ai primi due posti si sono posizionate le due Honda Civic del team M1RA: vittoria per Roberto Colciago che ha preceduto il compagno di team, l’ungherese Attila Tassi. Terzo posto per la Seat Leon dello spagnolo Pepe Oriola (Lukoil Craft-Bamboo Racing).
Gara 2 si chiude con un entusiasmante duello fra lo svizzero Stefano Comini (Audi RS 3 LMS del Comtoyou Racing) e il vincitore di gara 1, Roberto Colciago (Honda Civic del team M1RA), ma ha la meglio il ticinese.

Photo Davide Crescenzi

BLANCPAIN GT Series – Round di Monza

Si è disputata questo weekend la 3 ore endurance del Blancpain GT Series con la vittoria della Lamborghini Huracane del Team GRT giudata dal trio Bortolotti/Caldarelli/Engelhart. Subito dopo la partenza lanciata la gara è stata fermata a causa di una serie di contatti che hanno innescato una carambola coinvolgendo quasi dieci vetture che sono rimaste escluse dalla competizione monzese. Dopo il repentino intervento dei commissari dell’Autodromo, la ripartenza ha visto in testa la Ferrari 488 GT3 numero 72 (SMP Racing) guidata dallo spagnolo Miguel Molina, seguita dalla Bentley Continental numero 7 (M-Sport) con il britannico Guy Smith e dalla Lamborghini Huracan numero 63 (GRT Grasser Racing Team) con Mirko Bortolotti. Bortolotti attacca, alla ricerca del secondo posto, ma poi desiste all’annuncio della penalizzazione della Bentley, ritenuta responsabile dell’incidente iniziale: uno stop and go che Smith non rispetta e che gli vale la bandiera nera. Tre italiane al comando, Ferrari e due Lamborghini (terzo Fabrizio Crestani dell’Orange 1 Team Lazarus). Quarta la Nissan Nismo (Motul Team) con il britannico Struan Moore. Fatto il primo cambio e rifornimento ai box, la Lamborghini Huracan numero 63 ora guidata da Andrea Caldarelli si trova in testa con una ventina di secondi di vantaggio, seguita dalla Ferrari 72 con il russo Victor Shaytar, dalla Audi R8 LMS numero 75 (ISR) con il ceco Filip Salaquarda e dalla Ferrari 488 GT3 numero 50 con Michele Rugolo. Bel duello fra Salaquarda e Rugolo per la terza posizione e poi fra i due e Shaytar per la seconda. Alla fine del secondo cambio, fatto appena oltre la seconda ora, si arriva con in testa la Ferrari 488 numero 55 della Kaspersky Motorsport guidata dal britannico James Calado che cede la guida a Giancarlo Fisichella, che riparte in sesta posizione.
L’ultima frazione di gara, dopo la girandola dei cambi, vede saldamente al comando la Lamborghini numero 63 con il tedesco Christian Engelhart. Grande battaglia sul filo di pochi decimi, alle sue spalle, fra la Ferrari numero 72 con Davide Rigon, l’Audi numero 75 con l’austriaco Clemens Schmid e la Ferrari 50 con Alessandro Pier Guidi. Rigon perde la seconda posizione a causa di una penalizzazione: dopo il drive through, ricevuto per aver compiuto un sorpasso con bandiere gialle, rientra sesto dietro Fisichella. Si scatena, curva dopo curva, la lotta fra Schmid e Pier Guidi. Quarta è la Mercedes AMG numero 84 del team HTP Motorsport con il francese Franck Perera. A sei minuti dalla conclusione l’Audi di Schmid è costretta al ritiro. La Lamborghini Huracan con Engelhart vola indisturbata, forte di un vantaggio di circa 30 secondi, al traguardo e vince, dopo 92 giri, alla media di 158.2 Km/h. Seconda la Ferrari di Pier Guidi e terza la Mercedes di Perera. Al quarto posto giunge Fisichella. Giro più veloce per l’Aston Martin numero 97 con il britannico Jonny Adam alla media di 190.6 Km/h.

Nel weekend si è anche svolto il primo round del Campionato Lamborghini Super Trofeo, con la partecipazione di ben 35 Huracan. Pole Position per l’olandese Rik Breukers sulla Huracan n°7 del Team GDL Racing che vince Gara 1 con Jefferies Axcil dopo il cambio pilota. Seconda sul podio la coppia Loris Spinelli/Mikael Grenier (Huracan n°17 per Antonelli Motorsport) e la n°6 con il brasiliano Raphael Abbate (del Team VS Racing in coppia con il giapponese Yuki Nemoto). Gara 2 vede davanti a tutti la n°23 guidata da Cecotto (Team Imperiale Racing), seguito dalla numero 11 del Konrad Motorsport con alla guida l’austriaco Luca Rettenbacher. Cecotto mantiene la testa e la consolida nella prima parte di gara aumentando il vantaggio su Rettembacher, poi la numero 7 del GDL Racing, vincitrice di Gara 1, con il pilota dello Zimbabwe Jefferies Axcil Ramar, e la numero 17 (Antonelli Motorsport) con il canadese Mikael Grenier. Primo colpo di scena dopo un quarto d’ora scarso di gara con l’uscita di scena di Rettembacher senza conseguenza per il pilota. Intanto Grenier sorpassa Jeffries. Poco prima dell’apertura dei box per il cambio pilota (previsto fra il 20° e il 30° minuto), contatto fra due vetture nelle retrovie che induce la direzione gara a far uscire la safety car. Alla ripartenza i primi attendono un paio di giri per il cambio pilota. Problemi ai box per la numero 23 dell’Imperiale Racing: Vito Postiglione perde la prima posizione ed è costretto a ripartire attorno alla quindicesima posizione. Da questo momento inanella giri sempre più veloci effettuando sorpassi su sorpassi. In testa è la numero 7 condotta dall’olandese Rik Breukers che però si fa superare alla Prima variante, quando mancano circa 17 minuti, dalla numero 17 ora guidata da Loris Spinelli. Alle loro spalle, la numero 3 del Bonaldi Motorsport con il venezuelano Jonny Cecotto Jr. guadagna la terza posizione, che però deve cedere al giapponese Yuki Nemoto (vettura numero 6 del team VS Racing). Il finale si infiamma per il duello fra Spinelli, che vince alla media di 180.0 Km/h, e Breukers, lasciato al termine a 2,6 secondi. Terzo Nemoto e quarto Postiglione, autore di una grande rimonta.

Photo Davide Crescenzi

Hankook, un 2017 all’insegna delle competizioni

L’ultimo tassello arriva con l’accordo a lungo termine siglato con il Gruppo Peroni Race, le cui vetture saranno dotate di pneumatici Hankook: il produttore coreano amplia così la sua presenza nel mondo delle competizioni sportive, che in questo 2017 ha già portato alcuni frutti interessanti, soprattutto nel rally. Hankook corre in Italia Ma torniamo subito alla notizia principale: … Leggi tutto

Prologue WEC – Monza

Assenti dal 2008 dal circuito Brianzolo è stato un gradito ritorno quello dei bolidi del Fia World Endurance Championship. 20.000 gli appassionati che hanno potuto ammirare da vicino i prototipi e le GT che correranno tra qualche mese la 24 Ore di Le Mans.
Spettacolari le sessioni giornalieri, ma ancora pìù emozionante la sessione serale (dalle 19 alle 21) malgrado il brutto tempo abbia arrivato poco dopo l’inizio della sessione. Il successo del weekend che ha anche entusiasmato gli organizzatori, potrebbe essere l’inizio per riportare a Monza quella che era la prestigiosa 1000km.
Le sessioni di prove, 4 giornaliere di 3 ore l’una e 1 serale di 2 ore, hanno visto lottare nella LMP1 le due Porsche 919 Hybrid e le due Toyota TS050 Hybrid anche sul filo dei millesimi per ottenere il tempo migliore.

Photo Davide Crescenzi

Test Ufficiali ELMS a Monza

I Prototipi e le Gran Turismo dell’European Le Mans Series sono arrivati all’Autodromo Nazionale Monza per dei test ufficiali con una sessione di prova anche serale.
Il miglior tempo delle due giornate è stato ottenuto dalla Ligier JSP217 n. 28 del team Idec Sport Racing guidata dal francese Patrice Lafargue (suoi compagni di squadra i connazionali Paul Lafargue, Olivier Pla e David Zollinger).
Il campionato tornerà per la seconda tappa del Campionato a metà maggio (12-14 maggio), dopo l’esordio di Silverstone.

Photo Davide Crescenzi

Blancpain – Monza

Il tempio della Velocità ha ospitato questo weekend la prima tappa del Blancpain Endurance Series in concomitanza del Trofeo Lamborghini. Al via delle 3 ore di gara 57 vetture Gran Turismo delle marche più prestigiose, 170 piloti da tutto il mondo, a turno al volante dei loro bolidi, cambi gomme e rifornimento sono le caratteristiche che hanno animato la domenica pomeriggio di 22000 appassionati del motorsport. A partenza lanciata per prima passa la Mercedes AMG n.84 HTP Motorsport pilotata dall’austriaco Dominick Bauman partito dalla pole, dietro di lui passano nell’ordine la Nissan dello spagnolo Ordonez (Academy Team), la Bentley dell’altro spagnolo Soucek (M-Sport), la Ferrari Black Pearl Racing del tedesco Keilwitz, la Ferrari AF Corse con il giapponese Motoaki. Undicesima la McLaren 6560 S (Garage 59) guidata dall’inglese Rob Bell che in soli quattro giri recupera poi cinque posizioni. La lotta continua strenua per una decina di giri con la Ferrari che scala posizioni fino a tallonare la Mercedes capofila, mentre l’altra macchina del Cavallino ben piazzata al via, quella della AF Corse sulla quale è previsto il terzo stint di Fisichella, perde posizioni su posizioni scendendo rovinosamente oltre la 30^ posizione prima del cambio pilota.
Dopo una quarantina di minuti la McLaren di Bell comincia la scalata e attacca. Alla prima ora (33 giri circa) comincia la giostra dei pit stop e dei cambi pilota, il primo è il ferrarista Keilwitz, poi tutti gli altri. Della sosta approfitta la McLaren di Bell che si ritrova così in testa seguita dalla Mercedes. Le due macchine non lasceranno più le loro posizioni fino al termine. La Ferrari passa in mano all’inglese Parrow e poco dopo comincia la sua discesa nelle retrovie; terminerà alle spalle dei primi 10. Con Bontempelli alla guida, risale invece la china la Rossa AF Corse che recupererà la 20^ posizione alla fine della seconda ora. Si fa avanti anche la Ferrari Kessel Racing n.11 ora affidata a Bonacini. Intanto la McLaren allunga anche sulla Mercedes.
Fisichella sale in sella alla Ferrari, in 25° posizione e subito piazza un giro veloce poco sopra 1’48”. Inizia così la cavalcata fino a recuperare una quindicina di posizioni chiudendo poi decimo e 2° di classe. Finale spettacolare per la Mercedes e la Mclaren che nell’ultima mezz’ora deve resistere agli attacchi dell’avversario fino ad un arrivo in volata in favore sempre della Mclaren.. Terza la Bentley, staccata di quasi 30 secondi, quarta la Nissan e quinta la Ferrari Kessel.
Nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa 2016 in Gara 1,corsa il sabato, la vittoria va al giovane rookie danese Dennis Lind, portacolori del team Raton Racing, mentre Gara 2 va al binomio PRO-AM del team Konrad Motorsport composto dai transalpini Nicolas Armindo ed Henry Hassid, favoriti dal susseguirsi della safety car.

Photo Davide Crescenzi