IndyCar – Due team in crescita

SebastianSaavedraNo29WilliamRast IndyCar - Due team in crescita

Due team che partecipano alla Firestone Indy Lights stanno in questi giorni ingrandendo le proprie strutture in vista di un prossimo salto di categoria nella IZOD IndyCar Series. Il Sam Schmidt Motorsports si è infatti trasferito nei locali appartenuti in passato al Kelley Racing e, più di recente, al Vision Racing, allargando quasi quattro volte gli spazi a propria disposizione (quindi con più spazio per gli ingegneri, i materiali e i camion di trasporto). “Siamo sempre alla ricerca di modi per crescere dentro e fuori la pista, e abbiamo sentito che adesso era il momento giusto per spostarci in una facility più grande e dare al nostro team la possibilità di lavorare in spazi più grandi“, ha detto il titolare del team Sam Schmidt. “La nuova struttura è dotata di tutte quelle attrezzature di cui avevamo bisogno. La tempistica di questa operazione non poteva essere migliore, e so che tutta la squadra è impaziente di entrare in questa nostra nuova casa. Combinate con le capacità del nostro staff tecnico, questa struttura offre al nostro team la capacità di competere in qualsiasi serie, se ne avremo l’opportunità.” Il team ha corso per molti anni in IndyCar, prima a tempo pieno e poi per la sola 500 Miglia di Indianapolis, dove quest’anno ha schierato una vettura per Townsend Bell, ed ha vinto tre titoli della serie Indy Lights.

Anche il Bryan Herta Autosport ha intenzione di espandere le proprie operazioni. Al secondo anno nella Indy Lights, il team quest’anno ha ottenuto la qualificazione alla 500 Miglia di Indianapolis con Sebastian Saavedra. “Ho trascorso tutta la mia vita nel mondo dell’automobilismo“, ha detto Herta. “Il nostro obiettivo per il futuro è avere una vettura a tempo pieno nella serie IZOD IndyCar Series, e magari vincere un campionato nel giro di un paio di anni. Sappiamo che tutto dipende dai finanziamenti che si riesce a  trovare. Con la crisi economica che c’è trovare la sponsorizzazione giusta è duro. Bisogna creare una base solida di sponsor. Ma la IndyCar offre molte possibilità. Ho corso nel periodo di massimo splendore e sappiamo che adesso stiamo attraversando un periodo difficile, ma adesso le cose si stanno sistemando.”

La scelta di tenere la base dei propri team ad Indianapolis permetterà inoltre di accedere alle facilitazioni per le nuove vetture del 2012. Le prime 25 richieste arrivate da team con base ad Indianapolis riceveranno infatti uno sconto sul prezzo dell’acquisto della vettura.

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