Lo “Stato dell’Unione” della IndyCar 2011

2011logo Lo “Stato dell’Unione” della IndyCar 2011

Si stanno svolgendo in questi giorni al Westin Hotel di Indianapolis i consueti meeting prestagionali della IZOD IndyCar Series. In quello che si può definire lo “Stato dell’Unione” della categoria, Randy Bernard, CEO della IndyCar da poco più di un anno, ha illustrato la situazione della categoria e le novità per il futuro e la prossima stagione. “Penso che la IndyCar sta attraversando un momento positivo, e il nostro compito adesso è quello di continuare a costruire su questo momento“, ha detto Bernard. “In questo appuntamento di inizio 2011 lo scopo era di invitare i nostri sponsor, i proprietari di team, i piloti e i media per discutere dei nostri piani. Penso che sia veramente importante questo incontro per trasmettere i messaggi che vogliamo lanciare, penso che servirà a conquistare la loro fiducia e a dare un ulteriore slancio su cui costruire.

La notizia principale in vista della nuova stagione sarà quella dell’adozione, durante i restart dopo una caution, di un sistema in stile NASCAR, in cui le vetture ripartiranno non in fila indiana ma su una doppia fila come all’inizio della gara. Inoltre la linea di restart sarà avvicinata alla linea di partenza/arrivo in modo da mantenere il gruppo più compatto. Il sistema sarà comunque adottato solo sugli ovali. “Stiamo cercando di aumentare l’eccitazione e lo spettacolo per rispondere meglio alle aspettative dei tifosi“, ha detto Brian Barnhart, responsabile della sezione sportiva della IndyCar. “Pensiamo che questi cambiamenti portino maggiore eccitazione e rispondano al meglio alle aspettativa dei fan.” A differenza della NASCAR, il pilota in testa avrà l’obbligo di partire dall’interno della prima fila, mentre i piloti doppiati non saranno retrocessi in fondo al gruppo ma resteranno nelle loro posizioni.

Altre differenze regolamentari prevedono che le posizioni in pitlane verranno determinate non dalla classifica del campionato ma bensì dalle qualifiche della gara precedente (500 Miglia di Indianapolis a parte) disputata sullo stesso formato (ovvero stradali con stradali e ovali con ovali); la linea di ingresso ai box verrà spostata per evitare che un pilota al momento della caution perda la possibilità di effettuare il pit stop e perda un giro; la prima sessione di ogni weekend (sempre 500 Miglia di Indianapolis a parte) durerà 75 minuti, di cui i primi 45 dedicati esclusivamente ai rookie. I test collettivi saranno disputati il 14-15 Marzo al Barber Motorsports Park e il 9-10 Maggio al Kentucky Speedway.

E’ stato inoltre ufficializzato il ritorno in calendario della gara di Edmonton, che era stata messa in dubbio negli ultimi mesi. Il circuito si presenterà con un nuovo disegno, in modo che lo skyline della città rimanga come sfondo principale durante la copertura televisiva internazionale. “I tifosi saranno molto soddisfatti quando vedranno il disegno della nuova pista“, ha detto Francois Dumontier, presidente di Octane Motorsports Events Inc, la società che si occuperà dell’organizzazione dell’evento. “Adesso abbiamo la possibilità di costruire e progettare un percorso che è straordinariamente emozionante e portare le tribune e molto più vicino all’azione in pista. La prima cosa che ho notato quando sono stato qui per la gara dello scorso anno è stato che i tifosi erano troppo lontani dalle auto. Questo dipendeva dal fatto che si trattava di una pista prettamente aeroportuale. Adesso, con la chiusura della strada vicina all’aeroporto abbiamo la possibilità di allargare la struttura.

Dal punto di vista televisivo, la ABC trasmetterà cinque gare (St. Petersburg, la 500 Miglia di Indianapolis, Milwaukee, New Hampshire e la gara finale della stagione che dovrebbe disputarsi a Las Vegas) mentre VERSUS trasmetterà le restanti gare (comprese le qualifiche di Indy) più la Firestone Indy Lights (in differita il mercoledì). Il programma Mazda Road to Indy prevederà una serie di premi per salire di categoria (dalla Skip Barber alla USF2000 alla Star Mazda alla Firestone Indy Lights), compreso un premio tra i 500 mila e il milione di dollari che il campione della Firestone Indy Lights potrà portare ad un team IndyCar a sua scelta. Inoltre è stato confermato che il campione dello USAC National Drivers avrà la possibilità di disputare le gare su ovale della Firestone Indy Lights (per quest’anno si tratterà di Bryan Clauson).

Dal punto di vista del marketing, la IndyCar ha annunciato l’intenzione di aprire un proprio ufficio a Santa Monica, California. “Se vogliamo far crescere questo sport, abbiamo bisogno di rafforzare i nostri rapporti con le varie forme di intrattenimento che possono meglio raccontare le trame del nostro sport“, ha affermato Bernard. “Questa nuova postazione ci darà l’opportunità di arrivare ad un maggior numero di possibilità di business con l’industria dell’intrattenimento.” E’ stato inoltre svelato il nuovo logo della categoria, mentre il celebre giornale Sports Illustrated produrrà un numero speciale per i 100 anni della 500 Miglia di Indianapolis.

Per il 2012 invece si è deciso di portare i motori da 2.4 a 2.2 litri. “Uno dei nostri obiettivi con i nuovi motori è quello di sfidare l’industria automobilistica alla ricerca dell’equilibrio tra potenza, efficienza e durata“, ha detto Barnhart. “Abbiamo quindi ritenuto necessario ridurre la cilindrata ad un massimo di 2.2 litri per essere in linea con la nostra idea di un motore più piccolo, più leggero e più efficiente.” Il resto delle regole sono già a disposizione di team ed addetti ai lavori, mentre verranno messe a disposizione anche del pubblico con ogni probabilità nel mese di Maggio.

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