F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp del Canada

podio_canada12-500x332 F1 - "Da 0 a 10" - Le pagelle del Gp del Canada

Sono stati 60 giri di pura attesa quelli vissuti in Canada, ove le sparatoria si è conclusa solo nelle ultime dieci tornate per colpa dell’azzardo della Ferrari e della RedBull. Il nord America regala quindi alla Formula 1 il suo settimo vincitore, quello più attesto: Lewis Hamilton, catapultando l’inglese in cima alla classifica iridata. Ci accingiamo quindi a commentare nell’ormai consuetissimo modo quanto osservato sull’isola di Notre Dame. “Da 0 a 10” capitolo 7: Canada.

VOTO 0 ALL’AZZARDO FERRARI
Va bene. Va bene. Siamo cattivi. Però l’appetito vien mangiando e quando la Ferrari ha pensato di affondare il colpo si è ritrovata affondata nel gruppo con un amaro quinto posto e la leadership del mondiale andata persa. La rossa non aveva mai spinto così al limite l’usura degli pneumatici, anche se Raikkonen ebbe un precedente del genere in Cina che poteva far pensare. Al giorno d’oggi quando capisci che le gomme sono stressate è già troppo tardi per cambiarle. Il gioco valeva la candela. Purtroppo è andata male.
APPETITOSO

VOTO 1 A JENSON BUTTON
Inesistente, inconcludente, inedito. AAA cercasi Jenson Button disperatamente. L’inglese sta passando un momento no già da tanti gran premi e non sembra trovare la chiave giusta per poterne uscire. Sacrifica la qualifica pur di montare le soft allo start, ma l’avvoltoio amministratore dello scorso anno sembra essersi vanificato. Serve una pausa di riflessione. Prima di Valencia possibilmente.
LOST

VOTO 2  A BRUNO SENNA
Malinconicamente diciasettessimo e irreperibile. Inspiegabile. Resta un mistero. Si è mobilitato anche Enrico Ruggeri.
ASSENTE

VOTO 3 A FELIPE MASSA
Quel testacoda al quinto giro è imperdonabile. Primo perchè ha compromesso la propria strategia anticipando il cambio gomme, secondo perchè poteva puntare ad una posizione ambiziosa adesso che la Ferrari c’è. Ancora una volta delude le aspettative.
ASTRATTO

VOTO 4 A PASTOR MALDONADO
E’ tornato l’incoscente distruttivo che conoscevamo. La vittoria di Barcellona viene così vista come un fuoco di paglia in una stagione finora caratterizzata da tanti errori. Come ultimo errore colpisce il “muro dei campioni” in qualifica rompendo la sospensione destra forse sperando che quel muro porti bene. Forse in un futuro. E non certo prossimo.
CONFUSO

VOTO 5 AGLI ANEDDOTI IN MERCEDES
Il DRS di Schumacher non vuole saperne di chiudersi ed in casa Mercedes ci provano in un modo abbastanza rude. D’altronde c’è poco da fare. Più meccanici provano a forzare a mano l’alettone posteriore del pluricampione del mondo facendola in barba a tutte le accortezze che la F1 vuole.Il DRS però è rimasto aperto costringendo così Schumacher al ritiro.
CASARECCI

VOTO 6 A KIMI RAIKKONEN
Paga una qualifica non felice, ma rimedia con una gara da trenomerci  vissuta su un’unica sosta. Non è certo quello che preferisce fare, ma di questi tempi chi meno consuma più va avanti. Chiude ottavo risalendo sei posizioni.
FONDISTA

VOTO 7 A ROMAIN GROSJEAN
Sostanzialmente fa lo stesso del compagno di squadra, partendo da una posizione migliore. La regola in casa Lotus era abbastanza chiara: preservare gli pneumatici e puntare su una sola sosta, sperando che qualcuno non faccia lo stesso. Infatti Alonso e Vettel tentano l’azzardo, ma le loro gomme non resistono. Quale migliore occasione per il francese che così conquista il secondo podio stagionale.
DIESEL

VOTO 8 A SEBASTIAN VETTEL E FERNANDO ALONSO
Se la giocano fin dall’inizio, dando battaglia per ogni punto. Questo mondiale si vincerà così. Entrambi provano ad ingannare Hamilton puntanto sull’unica sosta, ma in Ferrari e RedBull hanno fatto i conti senza l’oste, leggasi Pirelli. Accade quindi che Alonso continua fino alla fine con gli stessi penumatici, mentre Vettel azzarda un cambio gomme a sei giri dal termine, lanciandosi poi a caccia del rivale in modo disperato banciando perfino il muro dei campioni. Alla fine il tedesco riesce a sopravanzare lo spagnolo, ma entrambi hanno dato tutto. Per il ciclo: “tra i due litiganti il terzo gode”. Ed il terzo sappiamo tutti chi sia.
INCORREGIBILI

VOTO 9 A SERGIO PEREZ
Secondo Montezemolo il messicano non è ancora pronto per guidare una Ferrari, ma il giudizio della pista è stato un altro. Anche lui conquista il secondo podio stagionale e lo fa risalendo dalla quindicesima piazza con una strategia al risparmio basata su un solo cambio gomme. Ormai non è più una sorpresa. Almeno non per tutti.
CONVINCENTE

VOTO 10 E LEWIS HAMILTON
Ricomincia da tre l’inglese. Tre come i successi ottenuti a Montreal in carriera. Gestisce una gara in modo tattico, ritrovandosi in testa dopo il primo stint. Quando capisce che Alonso e Vettel potrebbero scippargli la vittoria comincia ad inanellare una serie di giri veloci che lo riportano rapidamente in testa, non solo della gara ma anche del mondiale. Finalmente è tornato, speriamo non vada più via.
UNICO

Valerio Lo Muzzo

Share this content:

Lascia un commento