New generation:”Il nuovo eroe della Cina”

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In una calda mattinata di una Domenica come tante, un ragazzino di 18 anni si è fiondato su un circuito che è tra i più belli dell’era moderna. Questo pilota aveva con se la tuta di protezione, un casco colorato e ben disegnato, dei guanti nuovi di zecca ed infine, una moto. Per l’esattezza un’Aprilia 125, che ha saputo portare al traguardo, lasciando agli altri le briciole.

Questo ragazzo di cui vi sto per parlare, si chiama Andrea Iannone. Ha18 anni ed è originario di Vasto. Egli viene considerato come una delle promesse del motociclismo italiano. Beh, facile dirlo ora, visto che ha portato a casa la vittoria del Gp della Cina. Molti penseranno, da dove è uscito? Come ha fatto a vincere? Sarà un nuovo fenomeno? Diventerà il nuovo Rossi? Vi risponderò subito, sperando di non suscitare l’invidia dei sostenitori degli altri boys di questa categoria, che assicura sempre lo spettacolo. La 125, a volte, è poco considerata ma se vi abbandonate per una trentina di minuti sul divano, e accendete la tv la Domenica verso la prima mattinata, vi renderete conto che questo non è il solito polpettone, difficile da ingerire ad ora di pranzo ma è ben di più. E’ qualcosa di affascinante, che ti cattura, come del resto tutto il motosport e non solo la motogp. Comunque, meglio rientrare nel discorso Iannone anzi, sulle domande a cui bisogna rispondere. Da dove è uscito? Dal 2005 milita nel campionato 125cc e non ha mai destato troppe emozioni al pubblico italiano, tanto che fino al 4 Maggio era sconosciuto ai più. Ha sempre avuto la passione per la moto, da piccolo si regalava successi a valanghe ed era considerato, come tuttora, una vera e propria promessa del motociclismo italiano. Ed esserlo, nella patria vera e propria di questo sport, vuol dire che ha talento sul serio. Tutto ciò, l’ha dimostrato sul circuito di Shanghai, che ci sa fare. Forse è stato aiutato dalla pioggia, visto che lui ama gareggiare sulla superfice scivolosa ma si è fatto notare anche per come ha saputo tenere a bada quell’ungherese, peraltro campione del mondo in carica, Gabor Talmacsi. Potrà diventare il nuovo Valentino Rossi? Perchè no, le doti ce l’ha, ha anche due anni di mondiale sulle spalle e mancava solo questa vittoria per vederlo alla ribalta, per farlo consacrare in questo mondo che può essere paradisiaco a volte, come può esserlo spietato. La ruota ha girato, Domenica. Lui è stato scelto, ha avuto le occasioni e ha dimostrato che ha tutto per competere e sicuramente, sperando che nessuno si dimentichi di lui, si farà valere in futuro e avrà le giuste occasioni per diventare ricco e famoso.

Stefano Chinappi

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