Il sistema di controllo di trazione (SCT) è un sistema elettro-idraulico utilizzato per garantire il controllo del veicolo anche in caso particolari in cui il guidatore accelera o sterza troppo bruscamente.
Il controllo del veicolo esercitato dal SCT serve sostanzialmente a prevenire le perdite di trazione. La trazione è la possibilità di un veicolo di accelerare. Si capisce bene quindi che il controllo di trazione è ciò che permette di controllare l’accelerazione.
Quando il pilota agisce sull’acceleratore, avviene che il motore produce potenza e questa potenza viene scaricata sull’asfalto tramite le gomme. Alcuni motori forniscono alle ruote troppa potenza e queste non riescono a trasferirla tutta alla pista, pertanto perdono aderenza ed iniziano a pattinare, ossia ruotano parzialmente a vuoto.
Il SCT può agire sul sistema frenante oppure direttamente sul motore.
I sistemi che agiscono solo sull’impanto frenante si limitano a controllare la velocità delle ruote, frenando quelle che stanno pattinando. Questa azione si interrompe nel momento in cui la ruota riacquista aderenza.
I sistemi che agiscono sul motore, invece, sono molto più complessi e la loro azione serve a limitare la potenza sviluppata dal propulsore nelle fasi in cui il SCT viene attivato
Il funzionamento del SCT in Formula 1 si basava sull’utilizzo di alcuni sensori, che misuravano la velocità delle singole ruote, e del tubo di Pitot, la piccola “antenna” posta davanti all’abitacolo, che serve per misurare la velocità della vettura. I dati provenienti da questi dispositivi venivano elaborati in pochissime frazioni di secondo e quindi utilizzati, in caso di necessità, per limitare la potenza del motore, limitare la quantità di carburante inviata ai cilindri, limitare l’acceleratore o frenare le ruote. L’effetto più importante del SCT era proprio quello esercitato sull’accelerazione, che veniva parzializzata in maniera automatica, lasciando al pilota la libertà di non pensare a dosarla.
Il nuovo regolamento per il campionato del mondo del 2008 impone l’assenza del SCT su tutte le vetture, cosa possiamo dunque aspettarci da questa modifica? Certamente, nelle manovre che si compiono in uscita da una curva le ruote anteriori non potranno accelerare e contemporaneamente guidare la vettura senza perdere trazione. Starà alla sensibilità del pilota capire qual è il punto in cui frenare o dare gas per non uscire di traiettoria rovinosamente. Inoltre, un altro grosso limite che i piloti dovranno affrontare da soli, conseguente alla perdita di grip in curva, sarà l’enorme sottosterzo, dal momento che le ruote anteriori perderanno parzialmente la capacità, per qualche secondo, di guidare la vettura. Altro fattore non trascurabile sarà la partenza, momento in cui, in assenza di controllo di trazione, è impossibile evitare il pattinamento delle gomme e potremo invece apprezzare partenze con ruote fumanti.
Non vedremo più, quindi, gli aiutini ai piloti che non ci impedivano di vedere loro carenze o i loro piccoli errori, adesso il pilota sarà chiamato ad una maggiore attenzione e sicuramente i meno meritevoli vedranno davvero poche volte la bandiera a scacchi. Ma cosa succederà durante le gare sotto la pioggia battente? C’è chi parte già sconfitto prima dell’inizio del mondiale: “Non potevamo affrontare corse come quella del Fuji, senza il dispositivo.” (Jenson Button).
Ma ci basterà attendere solo pochi giorni, i motori si stanno già scaldando!
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