Casa Ferrari. Manca ormai poco al gp più atteso della stagione, e in quel di Maranello fervono i preparativi per quello che deve essere il gp dove la vittoria non è un obbligo ma quasi. In Ferrari scrivi Monaco e leggi tabù. Infatti l’ultima vittoria rossa nel principato è targata Michael Schumacher e risale al 2001. Nemmeno gli anni record successivi, come il 2002 e il 2004 videro trionfare una rossa e sono ormai sei gli anni di vacche magre per gli uomini di Maranello.
Da questa analisi si deduce che Monaco non è un semplice gp, ma una lotteria, un casinò, dove il più bravo, il più astuto, trionfa, evitando di parcheggiare qua e là nei vicoli del principato, o evitando di sbattere contro quelle lamiere grigie e taglienti che tecnicamente prendono il nome di guard rail.
I riferimenti ai vari Schumacher, Raikkonen e Massa fatti in precedenza sono del tutto voluti, perché, oltre alla sfortuna, questi anni di vacche magre per la Ferrari sono da attribuire anche ai piloti, di certo non esenti da colpe.
AD OGGI Raikkonen & Co. giungono a Monaco dopo un avvio di campionato abbastanza dominato, dove il week.-end australiano d’apertura rappresenta l’unico neo, l’unica pecca di una stagione fin qui perfetta.
Entrambi i piloti si presentano caricati a molla, l’atmosfera è quella che è, e la responsabilità si fa sentire, poiché entrambi devono dimostrare qualcosa. Dal canto suo Raikkonen non deve dimostrare molto visto che vanta già un successo tra le stradine del Portier e del Casinò, mentre il compagno Massa quest’anno vorrebbe evitare di baciare quelle lamiere grigie conosciute ai tempi della Sauber, così come vorrebbe piazzarsi un gradino più su, rispetto lo scorso anno, nella famosa scalinata di Montecarlo dove vengono premiati i piloti.
Sarà anche il primo Gp di Monaco per Domenicali in versione Direttore della gestione sportiva, sperando che questo lieto evento possa cominciare a sfamare quelle vacche tanto magre quanto mai accanite come quest’anno.
Gli ingegneri della Rossa hanno progettato la nuova F2008 per ottenere migliori performance sia nel principato che in quel di Budapested, accorciando il passo e lavorando sulle sospensioni già a fine 2007. Tal motivo spiega come la Ferrari abbia questa voglia, matta, di vincere a Monte Carlo. Non sono mai sazi i rossi, né mai lo saranno, perché dopo quattro gare vinte sbaragliando la concorrenza, il bello deve ancora arrivare. E per vincere ce la metteranno tutta, riproponendo anche quel buco sul muso tanto discusso quanto mai utile. Ma come già detto, a Monaco non si vince per un buco o per un passo lungo o corto che sia, ma con la voglia, lo stile e l’umiltà di un contadino che vede le sue vacche sempre grasse e mai magre. Tutti i tifosi possono andare tranquilli, perché ieri è stato avvistato Domenicali con una balla di fieno in mano, seguito a ruota da Raikkonen e Massa. Probabilmente quelle vacche magre saranno presto sfamate, rendendo così contenti tutti quelli che da sei anni aspettano questo momento.
Onlysicily per eRace
Valerio Lo Muzzo
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