F3 Macao Dopo Gara – La parola ai protagonisti

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Forse in pochi avrebbero puntato sul giapponese Kunimoto ed anche lui, in una delle interviste successive al suo trionfo, si è detto totalmente stupito del risultato che non si sarebbe mai aspettato dopo una stagione di campionato al di sotto delle aspettative.

” Sono contento, molto contento” ammette stupito Kunimoto. ” é la mia prima volta qui a Macao e quasi non credo al risultato ottenuto oggi. Il mio team è stato davvero il migliore e per questo, grazie a loro sono riuscito oggi a centrare il podio.”

Dopo aver dominato dal primo giro di gara e fra i primi anche al termine della gara di qualificazione del sabato, si è trovato a lottare con Mortara. I due si sono trovati a studiarsi durante la gara di ieri ed hanno analizzato ciascuno il comportamento dell’altro e forse per questo ciascuno di loro è riuscito a dominare una gara. In un’intervista, Mortara si era detto impressionato dalla prestazione del giapponese, anche se Kunimoto non era stato così difficile da superare alla partenza; allo stesso modo e nella stessa condizione il giapponese si è trovato oggi nella lotta con l’italiano che partiva dalla pole. Kunimoto ammette di non aver puntato a superare subito l’avversario ma di cercare il massimo della concentrazione e di focalizzarsi sulla potenza della sua vettura per tirarne fuori il meglio. Dobbiamo dire che ha funzionato a perfezione. “Oggi, prima della gara, la pista era scivolosa e molto sporca e così ho prestato molta attenzione. Una volta fatto il primo giro mi sono detto spingi, spingi, spingi. Ci sono state due safety car,e la situazione poteva essere molto complicata per me, pericolosa, ma ho cercato di non guardare indietro, solo andare avanti e spingere”. “Sabato era la gara di qualifica e non ho spinto così tanto, ma oggi non volevo che nessuno mi passasse”.

Brendon Hartley non ha mai perso la speranza di poter salire sul podio nel prestigioso grand prix di Macau, nemmeno sapendo di partire dalla ventesima posizione in griglia. La collisione con Jakes al termine della gara di qualificazione gli aveva tolto una possibilità, ma la consapevolezza di avere una macchina veloce ha permesso al pilota del team Carlin di segnare anche giri veloci ed ottenere questo podio. Anche se partito dalla decima fila, Hartley ha potuto beneficiare della serie di collisioni a centro gruppo e davanti a lui, realizzando che poteva raggiungere anche il podio.

“Ad essere onesti, ho iniziato la gara con serenità e avevo aspettative per questo fine settimana, e con il team dovevamo lavorare insieme e riuscirci. Nella gara di ieri siamo stati capaci di ottenere alcuni giri molto veloci e il mattino del warm up ho capito che potevo fare qualcosa di buono. Dopo le prime curve mi sono reso conto che di trovarmi a mio, soprattutto quando mi sono reso conto di aver superato le collisioni evitando gli incidenti. Guardavo bene davanti a me e cercavo di stare lontano dai guai. Al primo giro ero già ottavo e sapevo di aver fatto un bel colpo e potevo uscirne bene”. Il pilota neozelandese si confida e ammette quanto sia stato difficile riuscire a colmare il gap fra le macchine veloci davanti a lui. “Proprio durante la gara mi sono trovato spesso a seguire le vetture che mi precedevano ma specialmente la serie di vetture Toyota era difficile da superare perchè erano davvero troppo veloci, però sapevo di essere veloce e di aver segnato il miglior tempo. Sapevo di avere un’ottima velocità di punta e così attendevo con pazienza tenendo viva l’attenzione e stando lì con la testa per evitare errori. Ero veloce e mi dicevo di stare calmo. Alla fine è andato tutto bene e sono molto molto felice”. Hartley spera inoltre di poter tornare a Macau il prossimo anno e magari, provare anche a vincere,il suo entusiasmo per il risultato ottenuto trapela tutto dalle sue parole. “E’ una delle più belle piste al mondo, mi piace moltissimo!”

Sam Bird esce frustrato e distrutto da questa esperienza che lo ha tolto di mezzo in maniera brutale e inaspettata al primo giro del gran premio di Macau. In uno dei momenti più difficili della sua carriera, si apre in intervista. Qualificato quinto dopo la gara di qualificazione, si è trovato a lottare con Streit per le terza posizione quando l’avversario gli ha chiuso la strada, schiacciandolo contro il muro. La vettura di Streit è schizzata in avanti infrangendosi contro le barriere prima di rimbalzare dall’altra parte della pista. Un brutto incidente che ha messo fuori gioco entrambi i piloti e con esso è fallito il sogno e la speranza di vittoria di Bird, prossimo ad aggiudicarsi il podio, purtroppo mancato. ” Sono distrutto”, confida “ ero altresì giù quando persi il titolo di F BMW nel 2005, ma questo titolo, quello di Macao, per me significava davvero molto. Non è andata bene quest’anno e questa poteva essere una chance concreta per provare alla gente che sono un pilota serio e con un potenziale. Valido quanto lo ero due anni fa, ero orgoglioso di come mi stavo comportando in questo fine settimana, stavo guidando bene come mai in vita mia”. Bird rammenta con amarezza anche la penalizzazione per la qualifica quando è stato penalizzato di tre posizioni per aver saltato un controllo di verifica del peso della sua vettura nella sessione di pratica del sabato. “Quando ho iniziato la gara oggi ho visto che ero partito bene e ammetto che alla vittoria ho pensato,o al massimo poter stare sul podio e finire così è terribilmente frustrante, tutto per uno stupido errore.” Streit dal canto suo ammette: “Non ho visto Bird, l’ultima volta che ricordo di aver guardato negli specchietti lui era dietro di me e poi di colpo me lo sono trovato lì e ho sentito che mi tamponava. Non immaginavo che fosse lì, è un vero peccato, un fine settimana davvero sfortunato. Le corse sono le corse, però, vanno così.”

E.M.

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