La Honda si ritira dalla F1. Nella tarda serata erano giunte le prime voci, oggi la conferma. Oltre 700 persone rischiano seriamente di rimanere senza lavoro. Come già detto, la dirigenza giapponese sarebbe alla ricerca di acquirenti pronti a rilevare l’intera struttura, comunque valida considerati i numeri in campo. Secondo quanto dichiarato da Nick Fry, sarebbero già tre le offerte di acquisto giunte a Brackley ( una delle quali dovrebbe provenire dalla famiglia Todt, NDR ), tant’è che il tecnico inglese si è detto fiducioso di essere presente sulla griglia di Melbourne. A spiegare i motivi della decisione tanto clamorosa quanto improvvisa è l’ amministratore delegato della Honda Motor Company, Takeo Fukui: ” La Honda deve proteggere le proprie attività vitali e tutelarsi nel lungo periodo, considerato il continuo aumento delle incertezze nell’ economia globale. Sotto queste premesse, la Honda ha preso questa svolta per neutralizzare l’improvviso ed esteso indebolimento di tutte le aree commerciali. Perciò, nella necessità di ottimizzare l’allocazione delle risorse disponibili, inclusi gli investimenti riguardanti il futuro, abbiamo deciso di rinunciare alla nostra partecipazione in F1” Fukui ci tiene comunque a scusarsi con i tifosi. E anche con Jenson Button: “Ci dispiace per lui, non ho avuto modo di sentirlo, ma non abbiamo scelta in una simile situazione”. Nessun riferimento nè a Barrichello, nè a Senna o Di Grassi. E pensare che a Jerez, neanche 10 giorni fa’, avevano provato la nuova aerodimaca per il 2009.
Davide Mainò
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La cosa veramente grave è che potrebbe non essere l’ unica. Trovo che l’ unica soluzione alla crisi siano la legalizzazione delle costumers car, in modo da riportare in F1 i TEAM e non subire la fuga dei costruttori, che come si sapeva non avrebbero durato all’ infinito.