Jimmie Johnson domina la Checker O’Reilly Auto Parts 500 disputata sul Phoenix International Raceway e si porta ad un passo dal suo quarto titolo consecutivo nella NASCAR Sprint Cup Series. Rimasto in testa per 238 dei 312 giri in programma, Johnson ha aumentato il suo vantaggio rispetto a Mark Martin (quarto a Phoenix) a 108 punti. Adesso gli basta finire 25o nell’ultima gara della stagione, in programma domenica prossima ad Homestead-Miami, per vincere il suo quarto campionato consecutivo, risultando il primo pilota nella storia della NASCAR a riuscirci. “Prima di tutto, devo ringraziare il team per avere avuto la forza e l’atteggiamento mentale per riprendersi da quello che era successo la settimana scorsa“, ha detto Johnson. “All’inizio della gara eravamo un po’ lenti, ma comunque siamo riusciti a rimanere secondi o terzi. Non appena abbiamo montato gomme nuove, la macchina è migliorata. Abbiamo fatto un paio di piccoli aggiustamenti che ci hanno aiutato, e sono riuscito a prendere una confortevole leadership, e a proteggerla efficacemente, lavorando bene in mezzo al traffico.” La gara non ha visto caution per gli ultimi 134 giri. Johnoson ha preso per la prima volta il comando al giro 55, superando il leader dei primi giri di corsa Kurt Busch, che ha poi ripreso la leadership dopo la prima serie di soste. Al giro 90 Johnson si è riportato in testa ed ha dominato da allora in poi, perdendo brevemente la leadership dopo il suo ultimo pit stop, per poi riconquistarla definitivamente al giro 248 quando Matt Kenseth è dovuto a sua volta rientrare ai box. Johnson ha mantenuto la sua Chevrolet davanti a tutti, mentre Denny Hamlin, che si era portato alle sue spalle, ha dovuto cedere il secondo posto a Jeff Burton (al miglior risultato stagionale) al giro 284.
Il solo momento di ansia per Johnson è venuto quando Joey Logano gli ha reso particolarmente difficile il doppiaggio. “Ho cercato di gestire in modo intelligente il traffico“, ha detto Johnson. “Non so cosa voleva fare Logano, non so se stava solo cercando di rimanere a due giri, o se stava veramente cercando di aiutare il suo compagno di squadra (Hamlin). Una volta sbarazzatomi di lui non ho avuto problemi. Ma il suo comportamento non è stato di certo amichevole.” Il suo principale rivale, Martin, non è riuscito ad ottenere più di un quarto posto. “Sono abbastanza orgoglioso di quello che abbiamo fatto in questa stagione“, ha dichiarato Martin dopo la gara. “Questo è davvero tutto quello che ho da dire in proposito. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto.” Martin è rimasto l’unico pilota che ad Homestead-Miami può soffiare il titolo a Johnson. Jeff Gordon è ormai completamente fuori dalla lotta per il campionato, nonostante abbia terminato la gara al nono posto. Il quattro volte campione non ha avuto la possibilità di lottare per la vittoria, nonostante abbia corso per quasi tutta la gara nella top 5. Il poleman Martin Truex jr ha terminato al quinto posto, mentre il suo compagno di squadra Juan Pablo Montoya è giunto ottavo. I due hanno regalato al team Earnhardt Ganassi Racing il secondo arrivo in coppia nella top 10 della stagione. Kurt Busch, inizialmente il principale rivale di Johnson, ha perso tempo durante un pit stop ed è giunto sesto, risultato che gli permette di avvicinarsi al terzo posto in classifica e di essere il miglior non-Hendrick nella Chase. Tony Stewart rimane al quinto posto nonostante sia rimasto coinvolto in un multi-incidente al giro 171, causato da una toccata tra Dale Earnhardt jr e Marcos Ambrose. L’altro incidente di giornata ha coinvolto altre sei vetture al giro 120. Brad Keselowski, alla sua seconda uscita per il Team Penske, è rimasto coinvolto in entrambi gli incidenti.
Classifica finale:
Pos. Driver Make
1. Jimmie Johnson Chevrolet
2. Jeff Burton Chevrolet
3. Denny Hamlin Toyota
4. Mark Martin Chevrolet
5. Martin Truex Jr. Chevrolet
6. Kurt Busch Dodge
7. Clint Bowyer Chevrolet
8. Juan Montoya Chevrolet
9. Jeff Gordon Chevrolet
10. David Reutimann Toyota
Classifica del campionato:
Pos. +/- Driver Points Behind
1. — Jimmie Johnson 6,492 Leader
2. — Mark Martin 6,384 -108
3. — Jeff Gordon 6,323 -169
4. — Kurt Busch 6,281 -211
5. — Tony Stewart 6,207 -285
6. — Juan Montoya 6,203 -289
7. — Greg Biffle 6,171 -321
8. — Denny Hamlin 6,140 -352
9. — Ryan Newman 6,081 -411
10. — Kasey Kahne 6,016 -476
11. — Carl Edwards 5,972 -520
12. — Brian Vickers 5,826 -666
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