Targa Florio – Riolo fa il Tris, Re passa in testa al TRA

Riolo__Canova_P_s__Targa2-500x333 Targa Florio - Riolo fa il Tris, Re passa in testa al TRA7-8 Maggio, grande festa nella provincia di Palermo, in special modo nella catena montuosa delle Madonie. Molti forse non conoscono l’importanza storica delle montagne madonite, in cui è stata scritta la storia dell’automobilismo internazionale. Fin dal 6 Maggio 1906, i più grandi marchi e piloti si sono sfidati nella corsa delle corse.

La Targa Florio, ideata all’epoca da Vincenzo Florio, dopo 104 anni ripercorre per la 94° volta il piccolo circuito delle madonie, o almeno in parte.

Valida per il TRA, dopo tanti anni si è respirata nuovamente l’aria di mondiale grazie alla presenza delle WRC.

3° appuntamento per gli specialisti dell’asfalto, 3 P.S. da ripetersi tre volte più la nuova prova spettacolo. Si comincia alle 8:00 di mattina e si finisce alle 16:00.

139 iscritti, 134 verificati, 6 WRC, 5 S2000, 7 S1600 e 53 autostoriche, hanno regalato gran spettacolo lungo le strade del mito.

Come da ben 94 edizioni, la Targa Florio è sempre molto selettiva. Il venerdì per la prima volta viene percorsa la prova spettacolo a Palermo vinta da Felice Re. Fa un po’ discutere tra piloti e pubblico la dislocazione del percorso, sicurezza e la scelta degli orari; spettacolo comunque assicurato. Marco Runfola e Lucio Petrocco, anche se prendono il via dalla sempre suggestiva e  spettacolare partenza da piazza politeama, non partiranno la mattina seguente, per vari problemi tecnici. Il locale Runfola, pilota talentuoso, non riesce ad esprimersi con una 307 WRC capricciosa che rompe 2 turbine e una trazione non funzionante al 100% Anche per Petrocco problemi tecnici.

La mattina seguente “Toto”  Riolo parte subito con il piede giusto. Approfittando della sua conoscenza perfetta delle strade in cui è nato, anche se ha guidato la Xsara WRC ex Loeb per soli 20 km nelle ricognizioni, vince le prime 4 P.S. passando in testa, dopo aver preso 5”4 sulla prova spettacolo da Re-Barani, allunga Felice Re di 19” e di 35” 4 su Luca Pedersoli. Quest’ultimo comincia in sordina a causa di una scelta delle gomme infelice.

Dopo poche curve alla P.S. Targa 1 Franco Laganà si ribalta, finendo cosi la sua avventura in Sicilia, neanche dopo 1 km di gara. Al secondo passaggio Luca Pedersoli comincia a prendere le misure con le strade siciliane, molto sconnesse quest’anno che hanno dato non pochi problemi agli equipaggi in primis l’incidente Laganà-Guzzardi che si ribalta appunto a causa di un dosso. Con la sua magica Focus WRC da spettacolo e comincia a vincere le restanti P.S. Riolo allunga sui due e comincia ad alzare un pò il piede (si fa per dire). Intanto nella 6 tappa la Lascari 2 la Renault Clio #29 di Spagnolatti-Fiomatti esce fuori travolgendo 3 minorenni di Collesano posizionati in zona pericolosa, solo 2 ragazzi sono andati in ospedale per accertamenti, si accusano solo contusioni e lividi e la rottura di un braccio per un ragazzo. Quindi la decisione ovvia di annullare la Lascari 2 in corso e il terzo passaggio più tardi, che è forse costata cara alla gara di Pedersoli. Perche mentre Riolo leader amministra, Re e Pedersoli se ne danno di santa ragione. Pedesoli vince tutte le tappe rimanenti, ma non riesce a superare Felice Re di un solo decimo a fine gara. I tre driver, tra il locale  e i due indemoniati, che addirittura segnano lo stesso tempo nella tappa più lunga, sono accompagnati dal pubblico siciliano sempre molto presente, appassionato e festoso.

Infine dopo 1h 02’ 42” 6, Salvatore Riolo abitante di Cerda e quindi di casa, con la Xsara WRC (prima vittoria alla targa per la Citroen) completamente coperta dal pubblico in festa vince la sua terza Targa Florio eguagliando il grande Nino Vaccarella, che nel 1965 vinse la sua prima Targa Florio Assieme al grande Lorenzo Bandini. Riolo trema al solo pensiero di essere paragonato al sua idolo, conferma addirittura una telefonata di Vaccarella che scherzosamente dice: “Bene adesso siamo pari…”

1. Riolo –  Canova Citroën Xsara WRC 1h02’42”6
2. Re –  Bariani Citroën Xsara WRC + 21”9
3. Pedersoli – Romano Ford Focus WRC + 22”0
4. Di Benedetto –  Siragusano Peugeot 207 S2000 + 2’54”7
5. Pisi – Costantini Peugeot 207 S2000 + 3’23”6
6. Ciuffi – Messina Abarth Grande Punto S2000 + 4’48”2
7. Sicilia – Cambria Peugeot 207 S2000 + 5’10”7
8. Vara –  Rappa Renault Clio R3 + 5’14”0
9. Vita –  Girelli Mitsubishi Lancer Evo IX + 5’35”6
10. Lunardi – Palmisano Subaru Impreza N12 + 6’12”2

Alla fine solo 53 equipaggi arrivano sugli 84 partiti. Nelle Gr. N Vita-Girelli vincono una gara durissima dove vedono arrivare soltanto due auto di categoria, assieme a Lunardi-Palmisano.

Nelle S2000 l’agrigentino Di Benedetto-Siragusano si aggiudicano la categoria stando dietro alle WRC nell’assoluta in quarta posizione, assolutamente imprendibili dato il distacco finale di 2’54”7.

Nelle S1600 Alioto-Gangemi vincono la classe a 5”5 da D’Arrigo-Di Giacomo. Il figlio di Felice Re, Alex, si aggiudica la R2B, mentre la R3 viene vinta dai locali Vara-Rappa a bordo dell’ormai rinnomata Renault New Clio. Nelle Campionato Italiano AutoStoriche grande spettacolo vetture da lustarsi gli occhi per gli appassionati, tra cui una Ferrari 308 GTB che vinse qui negli anni 80 e una splendida Lancia Aurelia B20 che negli anni d’oro della Targa Vinse assieme a Biondetti (quando la spinse a mano nel traguardo senza benzina) e assieme a tanti altri nomi prestigiosi.

Dopo la vittoria della prova spettacolo di Diana-Averna con la loro BMW 320, si pensava a una rinnovata vittoria della Targa Autostoriche come la scorsa edizione ma 8° posizione assoluta a fine gara. Vince invece Savioli-Failla che era in lotta con l’equipaggio Rizzuto-Rizzuto. Secondo posto per Alfonzo-Lo Neri e terzo Billa-Picciotto

Questi invece i vincitori dei 3 raggruppamenti:

1.raggruppamento: De Luca – Di Prima su Porsche 911 S Gr.4
2.raggruppamento: Savioli – Failla su  Porsche 911 Gr.4
3.raggruppamento: Alfonzo – Lo Neri su Porsche 911 SC Gr.4

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2 commenti su “Targa Florio – Riolo fa il Tris, Re passa in testa al TRA”

  1. La targa è sempre la targa. Dal vivo poi è tutto dire. Peccato che sia scesa di categoria, seppur vi sia qualche wrc non c’è più quella competizione agonistica come quella vista lo scorso anno.

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