WTCC – La gara di Suzuka non dovrebbe essere a rischio, ecco come il terremoto ha colpito il mondo dei motori in Giappone

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In seguito al violento terremoto registrato al largo del Giappone lo scorso 11 marzo era sorto qualche dubbio circa una possibile cancellazione della gara in programma a Suzuka il prossimo 23 ottobre. A fornire qualche informazione sulla vicenda è Marcello Lotti, promoter del WTCC, che in un intervista al settimanale Autosprint a dichiarato: “La gara di Suzuka è in calendario e spero possa rimanerci, perché prima di tutto ciò significherebbe che saranno stati risolti i principali problemi che al momento attanagliano la gente di quella nazione. L’autodromo non ha subito danni e la trasferta rimane in programma alla fine di ottobre”.

Ricordiamo che il circuito di Suzuka si accinge ad ospitare il mondiale turismo per la prima volta, dopo che negli ultimi due anni la trasferta giapponese ha fatto tappa sul tracciato di Okayama. Il layout scelto per questo evento non è quello classico a forma di “8” impiegato per il Gp di Formula 1, ma una configurazione più breve che include il tratto iniziale fino alla Dunlop curve per poi sfruttare un breve raccordo che porta all’uscita della 130R. Si è deciso di optare per tale soluzione allo scopo di non avere dei tempi sul giro troppo alti, in tal modo aumenterà il numero dei giri da percorrere e gli spettatori sugli spalti avranno l’occasione di veder sfrecciare più volte le vetture in pista.

La tragedia che ha funestato il paese del Sol Levante ha avuto diverse ripercussioni sul mondo dei motori. Se era facile prevedere un rinvio dei principali campionati giapponesi, come la Formula Nippon o il Super GT, meno improbabile era un annullamento della gara della MotoGp in programma a Motegi; in ogni caso la Dorna, la società che organizza il motomondiale, ha deciso di rinviare a data da destinarsi la gara sul circuito della prefettura di Tochigi. Rinviata, seppur solo di trenta giorni, la tappa del campionato All Japan Superbike inizialmente programmato per il 16 aprile e adesso posticipato al 15 maggio.

La Subaru, che già da tempo manifesta l’intenzione di impegnarsi seriamente nel massimo campionato per vetture turismo, aveva comunicato che entro fine marzo avrebbe preso una decisione circa un eventuale ingresso; adesso la casa delle Pleiadi, seppur non colpita direttamente dalla tragedia, si trova in una situazione di stallo e si attendono a breve delle comunicazioni a riguardo. Qualche problema logistico lo ha accusato la Yokohama, il fornitore ufficiale di pneumatici del WTCC, a tal proposito Lotti afferma: “Come tutte le aziende giapponesi, al momento anche Yokohama risente della carenza di elettricità. Di conseguenza è stato inevitabile anche per loro ridurre la produzione, ma ci è stato confermato che relativamente alla fornitura non ci saranno assolutamente problemi“.

Naturalmente ci auguriamo che il Giappone possa riprendersi al più presto da questa immane tragedia, innanzitutto dal punto di vista sociale ed umano, scongiurando anche eventuali danni ambientali causati dai danni alle centrali nucleari. Poi naturalmente, in quanto appassionati di sport motoristici, speriamo che possa riguadagnare al più presto quella posizione di vertice che ha sempre occupato nel mondo delle corse, sia nelle auto che nelle moto. Sono giapponesi importanti costruttori automobilistici che hanno da sempre interpretato un ruolo da protagonisti nel mondo delle corse, come gli affermati Honda, Toyota, Nissan, Subaru e Mitsubishi, ma anche gli emergenti Acura, Infiniti e Lexus, oltre ai vari Suzuki e Mazda, così come Kawasaki, Yamaha e Moriwaki nelle moto.

 

Silvano Taormina

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