Si è vestito da drago cinese Nico Rosberg, sbaragliando la concorrenza e portando la sua Mercedes sul primo gradino del podio per la prima volta in questo ritorno al futuro della scuderia tedesca. Alle sue spalle, invece, c’è stato uno sciacallaggio d’altri tempi , con gente affamata come non mai, tra giovani, maturi e piloti tornati alle corse che contano. Tra tutti è mancato Michael Schumacher, tanto atteso nel momento clou e tirato fuori dalla corsa da una ruota galeotta non avvitata che lo ha costretto al posteggio gratuito. E’ stato anche il gran premio del disastro Ferrari, tornata a lottare con Williams e Sauber per una misera nona posizione. Ci avviamo così a dare i soliti giudizi su quanto visto nel corso della giornata cinese. “Da 0 a 10”, capitolo 3: Cina.
VOTO 0 ALLA DECISIONE FIA
La decisione di voler correre in Bahrain ha stupito tutti, perfino gli addetti ai lavori. In medio oriente la situazione non è affatto stabile, e dopo l’annuncio di Ecclestone un gruppo denominato “Rivoluzione del 14 Febbraio” avrebbe tutta l’intenzione di “accogliere” il circus nel peggiore dei modi. Secondo quando diportato dalla Gazzetta dello Sport e da Italiaracing.net il gran premio potrebbe essere annullato nella giornata di giovedì.
DISCUTIBILE
VOTO 1 AL PITSTOP DI SCHUMACHER
Poteva essere un podio con due piloti Mercedes quello di domenica, ma qualcosa è andato storto nel corso del primo pitstop di Schumacher. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma al tedesco non viene avvitata l’anteriore destra con conseguente ritiro, e la casa della stella a tre punte si è ritrovata con un alfiere in meno. Poteva essere una festa ancora migliore.
FRETTOLOSO
VOTO 2 ALLA STRATEGIA DI RAIKKONEN
Effettivamente è stato un azzardo, ma come attenuante in casa Lotus possono puntare sul fatto che le Pirelli sono ancora un po’ misteriose. Ciò non toglie che i 27giri con le stesse coperture vissute nel gruppo da Kimi, peraltro in lotta per il podio, hanno letteralmente usurato le gomme del finlandese che così ha chiuso quattordicesimo. Per il ciclo “dalle stelle alle stalle”.
AZZARDATA
VOTO 3 ALLA F2012
Dopo la fortunata gara in Malesia il vero valore della rossa è uscito fuori ed il risultato è stato pessimo. Alonso ha chiuso nono, Massa tredicesimo. In più, entrambi i piloti, hanno avuto da dire sulla strategia, ma il vero problema è la vettura che, come visto, con due o tre soste non cambia più di tanto. In Bahrain (se si correrà) non ci sarà il tempo di portare alcun aggiornamento, ma in Spagna sì. Ed è su questo che punta la casa di Maranello, anche se il gap rispetto i nemici è abbastanza elevato sia in qualifica che in gara.
BARCA
VOTO 4 ALLA PARTENZA DI KOBAYASHI
Pronti, partenza, via ed il giapponese si avvia come se fosse la moviola del lunedì di Aldo Biscardi. Lento. Lentissimo. Hamilton, Button e Raikkonen piombano sopra di lui come gli avvoltoi ed il giapponese viene risucchiato nel gruppo in men che non si dica. Chiuderà decimo, almeno coglie un punto.
TARTARUGA
VOTO 5 AL TEAM REDBULL
Scarichi nuovi o scarichi vecchi cambia poco. La lattina non è più quella dello scorso anno, e si vede. In qualifica i campioni del mondo non hanno più lo spunto di una volta, mentre in gara riescono a sistemare un po’ le cose, complici due piloti affidabili. Anche loro (come tutti) aspettano aggiornamenti importati in Spagna, sperando che il vecchio Adrian Newey ne combini una delle sue.
INDIETRO
VOTO 6 ALLA GIOIA DI HAUG
Alla bandiera a scacchi la gioia di Norbert Haug è esplosa in misto di pianti e salti. E’ stato ben felice Norbert di essere stato letteralmente annaffiato sul podio come premio di un progetto da lui voluto e sostenuto. Ha costruito una squadra importante Haug, cominciando dalla saggia mente di Brawn, passando per l’esperienza di Schumacher ed il talendo di Rosberg, oltre che da gente importante come Bob Bell e non ultimo Aldo Costa. Il lavoro d’altronde ha sempre pagato.
IMMENSA
VOTO 7 ALLA LOTTA PER IL PODIO
Diciamo che lotte del genere non si vedevano da tempo. Gli ultimi giri sono stati emozionantissimi, in cui Hamilton, Webber, Vettel e Raikkonen sono stati attori protagonisti di un finale thriller che ha visto i piloti in questione impegnati tra sorpassi e controsorpassi. In un mondiale così equilibrato ci auguriamo di rivedere episodi simili.
COINVOLGENTE
VOTO 8 A WILLIAMS E SAUBER
Hanno tirato fuori due vetture veramente performanti a Grove e ad Hinwil, contrariamente a tutte le aspettative. Dopo un avvio difficile in casa Williams sono riusciti a portare entrambe le vetture a punti, mentre il team Sauber, con il punto raccolto da Kobayashi si piazza al quarto posto della classifica costruttori alle spalle di McLaren, RedBull e Ferrari.
SORPRESE
VOTO 9 A JENSON BUTTON
Siamo certi che senza quell’errore al cambio gomme avrebbe quanto meno fatto di tutto per andare a prendere Rosberg…e poi chissà. Alla fine ha chiuso secondo recuperando il contrattempo e confermandosi ancora una volta il pilota più in forma del momento complice una McLaren fantastica che lo accompagna praticamente ovunque.
RAZIONALE
VOTO 10 A NICO ROSBERG
Finalmente primo! Nico coglie il momento giusto della Mercedes e lo fa già al sabato con un giro ineguagliabile, per poi incrociare le dita in gara e scoprire la sua vettura non ha poi tanta fame di gomme. E allora si avvia alla vittoria, complice il ritiro di Schumacher ed il contrattempo di Button che gli hanno permesso di guidare con più calma. A testimonianza di ciò sul podio è fresco come se fosse appena uscito dal barbiere complice quel capello biondo acceso per niente intaccato dalla fatica di una gara. Dopo 7 anni e 111 gran premi è arrivato il suo momento. Se lo merita tutto.
FRECCIA BIONDA
Valerio Lo Muzzo
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