F1 – Mercedes AMG : “Abbiamo un ritardo di mezzo secondo”

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Ormai siamo al giro di boa e Domenica prossima si correrà a Budapest per il Gran Premio d’Ungheria, l’ultima gara prima della pausa estiva, con il quale inizierà la seconda parte del campionato di F1.

Per molti  è considerato un momento importante per fare il punto della situazione sulla prima parte di campionato che se ne va e a tale proposito la Mercedes AMG sembra aver già fatto alcune valutazioni.

Dopo il deludente Gran Premio di casa, il team della “Stella” a tre punte ha messo in chiaro ciò che serve e come  migliorare per poter riuscire a lottare per la vittoria, un sogno che da tre anni il team tedesco sta rincorrendo.

Il responsabile delle attività sportive della Mercedes Norbert  Haug ha dichiarato:

Le ultime gare sono state la dimostrazione di cosa ci manca ancora rispetto ai primi della griglia. Dobbiamo recuperare mezzo secondo, nel team ne sono tutti a conoscenza e stiamo lavorando duramente per chiudere il gap nella seconda parte di stagione”

Un particolare non da poco, siccome in classifica campionato la Mercedes è quinta alle spalle della Lotus e ha la seria minaccia di essere raggiunta da una spumeggiante Sauber.

Ovviamente bisogna guardare anche l’altra faccia della medaglia, infatti questa prima parte di campionato delle “Frecce d’Argento” non è tutta da buttare, anzi, dopo la vittoria in Cina di Nico Rosberg , la pole di Michael Schumacher a Montecarlo seguita dal podio in gara di Rosberg  e dal terzo posto a Valencia dello stesso Schumacher, hanno portato una leggera soddisfazione in casa Mercedes.

“Qualcosa abbiamo ottenuto, la vittoria di Nico in Cina così come il secondo posto a Monaco. Ma anche la soddisfazione per essere stati i più veloci in qualifica a Montecarlo e il podio di Michael a Valencia. Ma c’è ancora molto da fare. Adesso andiamo all’Hungaroring sperando che l’usura degli pneumatici non ci condanni nuovamente. Ma il disegno della pista si addice abbastanza bene alla nostra monoposto. Speriamo bene” ha concluso Norbert Haug.

Bartolomeo De Stefano

 

 

 

 

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