F1 – Honda: A Milton Keynes ci sarà la nuova base operativa della Honda per la F1

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Manca  poco più di un anno al suo ritorno in F1 e la Honda già inizia ad organizzarsi seriamente per il campionato 2015.

Il costruttore nipponico, infatti, per incrementare e potenziare le strutture impiegate in F1 per lo sviluppo e costruzione  dei motori V6 turbo, utilizzerà come base operativa  il centro di ricerca e sviluppo motori di Mugen Euro a Milton Keynes.

La nuova struttura lavorerà in stretta sinergia con il Centro Honda Ricerca & Sviluppo di Tochigi, in Giappone ed entrerà in funzione a partire da giugno 2014.

La scelta di una factory ubicata nel Regno  Unito, avrà una posizione strategica per il trasporto dei ricambi ed anche dei membri della squadra, visto che la maggior parte dei Gran Premi si terranno in Europa, ma sopratutto per la vicinanza a Woking dove vi è la sede della McLaren, team con il quale la Honda ritornerà in F1.

Dopo l’annuncio della nuova sede  non tardano i commenti del responsabile Motorsport Honda, Yasuhisa Arai:

“Con la conferma di questa nuova base operativa situata in Europa, interamente dedicata alla Formula Uno, la nostra preparazione al rientro nel Circus sarà più completa e idonea per coprire il lavoro che dovremo svolgere per il 2015. Per soddisfare e superare le aspettative dei nostri tifosi, potremo accelerare lo sviluppo dei propulsori per riportarli in pista al più presto”.

Ma le novità non finiscono, infatti Yasuhisa Arai annuncia che il primo rombo del propulsore nipponico avverrà in autunno, mentre per vedere l’intero pacchetto con tanto di Kers bisogna aspettare il 2014:

“La prima prova è stata programmata per l’autunno. Per quanto riguarda invece l’intero blocco con sistema di recupero dell’energia e batteria ci vorrà circa un anno. Siamo alla stadio iniziale, al disegno, visto che l’annuncio del nostro ritorno data appena il maggio scorso, di conseguenza dobbiamo ancora puntualizzare i dettagli, in particolare le varie componenti tecniche, perché un propulsore per essere valido deve funzionare nella globalità e in tutte le sue parti”.

 

Bartolomeo De Stefano

 

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