Dopo una mattinata con l’alternarsi alle prima posizione, la SP1 parte con Salom e Corti a disputarsi la SP2. Prima dell’esposizione della bandiera rossa per la caduta di Corti il più veloce è Barrier (1.45,933). Il pilota della MV Augusta scivola e viene portato all’ospedale per degli accertamenti su un probabile trauma cranico. Al via il 2° è Badovini poi Salom, ma il pilota della Bimota segna il suo giro veloce con 1.44,472 e passa 1° davanti a Canepa e Salom che però scende sotto 1.44, seguito da Barrier a 22 millesimi, tempo che permette ad entrambi di accedere alla SP2.
Il primo a far fermare il cronometro è Haslam con 1.43,682 per scendere ancora nel giro successivo a 1.43,591, subito dietro Melandri, Barrier, Sykes, Davies, Guintoli, Giugliano, Laverty, Baz, Lowes e Salom.
Barrier sfrutta la scia di Guintoli e si piazza in 3° posizione mentre il francese passa al 4° posto seguito da Giugliano. Il cronometro segna ancora 8 minuti e Sykes gira forte scalzando tutti con un 1.43,529.
È tempo della gomma da tempo per tutti, il primo a lanciarsi è Haslam ma sbaglia riferimento e va lungo restando comunque in pista, sbaglia anche Baz ma recupera e passa 1°. E’ ancora più veloce Guintoli, ma non abbastanza per Rea che segna 1.42.9. Sykes non ci sta e fa sua anche questa Superpole (1.42.484), la 22° in carriera. Primo delle Ducati è Davies (3°) seguito da Melandri che guadagna la seconda fila, poi Baz, Guintoli, Laverty, Giugliano, Haslam, Barrier primo delle EVO, Lowes e Salom.
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