The Reunion

Un incremento del 30% delle presenze, rispetto alla scorsa edizione, con un bilancio di oltre 14.000 partecipanti, ben 6 gare disputate e più di 150 concorrenti in competizione tra loro. Sono questi i numeri della terza edizione di The Reunion, evento motociclistico di riferimento per il mondo delle cafe racer, scrambler, special e classiche, che nel weekend appena trascorso ha letteralmente monopolizzato l’Autodromo Nazionale Monza.
Ad affollare il tempio della velocità per antonomasia sono stati quest’anno anche tantissimi stranieri, alla luce del respiro sempre più internazionale dell’evento. The Reunion ha ospitato infatti, per la prima volta in Italia, il round inaugurale di Sultans of Sprint, il più prestigioso e affascinante campionato europeo di accelerazione per moto vintage, ideato da Sébastien Lorentz. Ad agguantare il gradino più alto del podio è stato Amir Brajan, in sella a “Frankenstein” del team Mellow Motorcycles, seguito a ruota da Tommy Vomhinterhof a bordo della sua “Skinny Beast” del team Schlachtwerk. Terzo posto di tutto rispetto, infine, per l’italiano esordiente Sami Panseri, in sella a “Ciaparat” del team di casa Milano Cafe Racers.
Molto proficua è stata inoltre la sinergia instaurata con i più importanti eventi di settore a livello internazionale, il francese Cafe Racer Festival e il tedesco Glemseck 101, con la presenza a The Reunion dei rispettivi organizzatori, Bertrand Bussillet e Jörg Litzenberger. Il tutto si è concretizzato nel “1/8 Mile of Europe”, una sfida internazionale tra i team delle nazionalità coinvolte. A Monza, in particolare, ha avuto luogo la prima, avvincente tappa di questo torneo triangolare di velocità che ha visto 8 piloti italiani invitati da The Reunion sfidare 4 rivali francesi e 4 tedeschi in una competizione particolarmente agguerrita che, sul 4 a 4, ha visto primeggiare alla fine il team franco-tedesco su quello italiano, quantunque dopo uno spareggio sul fil di lana. Per i nostri, però, non tutto è perduto: avranno infatti la possibilità di rifarsi a Monthlery (10 e 11 giugno), dove i padroni di casa francesi affronteranno una squadra italo-tedesca, mentre a Solitude (dal 1° al 3 settembre) saranno i padroni di casa teutonici a vedersela con un team franco-italiano.
Ecco di seguito l’elenco delle altre gare che si sono disputate tra sabato e domenica a The Reunion con i relativi vincitori:

TAG Heuer Sprint Race*, classe Cafe Racer
1. Marco Troiano
2. Daniele Ghiselli
3. Michael Scheer

* sfida di accelerazione uno contro uno a eliminazione diretta sull’ottavo di miglio

TAG Heuer Sprint Race*, classe Sprint Xtreme
1. Emanuele Crosta, Yamaha XJR 1300
2. Giorgio Castelletti, Speed Triple 1200
3. Sébastien Lorentz, Magni Filo Rosso 800

* sfida di accelerazione uno contro uno a eliminazione diretta sull’ottavo di miglio

Outburn Dirt Race*
1. Adelio Lorenzin
2. Marco Troiano
3. Pierpaolo Vivaldi

* sfida sull’ovale di flat track

Domenica Sportyva*
1. Giorgio Massarelli, Harley-Davidson XR1200, kit XR1200 Trophy
2. Luigi Negri, Harley-Davidson Roadster
3. Leo Verri, Harley-Davidson 883R

* sfida di accelerazione per Harley-Davidson Sportster, a invito, per 16 piloti selezionati, in collaborazione con Harley-Davidson Italia e la rivista LowRide.

Comunicato Stampa The Reunion
Photo Davide Crescenzi

ELMS – il ritorno della 4h di Monza

Ritorna sul Circuito di Monza la 4 Ore di Monza ELMS caratterizzata da continui colpi di scena fino alle ultime battute. Ha vinto la Oreca 07 del team G-Drive grazie all’equipaggio composto dal messicano Memo Rojas, dal giapponese Ryo Hirakawa e dal francese Léo Russel.
Sul secondo gradino del podio è arrivata l’Oreca 07b Dragon Speed condotta dallo svedese Henrik Hedman, dal francese Nicolas Lapierre e dal britannico Ben Hanley. Terza la Dallara P217 High Class Racing con i danesi Dennis Andersen e Anders Fjordbach.

In pole position era la Oreca numero 39 (team Graff), guidata in avvio dal francese Enzo Guibbert (suo il miglior tempo nelle qualifiche), che mantiene la testa dopo lo spegnimento dei semafori, lasciandosi alle spalle l’altra Oreca 21, del team Dragonspeed condotta dal connazionale Nicolas Lapierre. Seguono la Ligier JS P3 numero 32 dello svizzero Hugo de Sadeleer (Dragonspeed) e la Dallara P217 numero 47 (Cetilar Villorba Corse) con Giorgio Sernagiotto. Nei primi giri risale molte posizioni la Oreca numero 40 (Graff) con il britannico Richard Bradley che raggiunge perfino la seconda posizione: si ferma poi alla prima di Lesmo, riparte ma perde numerose posizioni. Bel duello, destreggiandosi in mezzo ai doppiati, fra la Dallara 47 e la 49, quest’ultima guidata dal danese Anders Fjordbach (High Class Racing).
All’ora di gara, è in testa de Sadeleer. Dopo varie soste ai box, a 2 ore e mezzo al termine, guida il gruppo la Oreca 21 con lo svedese Henrik Hedman, che poi perde posizioni. Prosegue il duello fra le Dallara, condotte ora da Roberto Lacorte e il danese Dennis Andersen, che vale il secondo posto. A metà gara permane un grande equilibrio fra le cinque vetture che si contendono le prime posizioni: sono racchiuse in poco più di quindici secondi. Prima è sempre un’Oreca, ma è la numero 22 guidata dal francese Léo Russel (G-Drive). Seguono la Oreca numero 21 con Hedman e la Dallara numero 47 con Lacorte. Quest’ultima, nei giri successivi, guidata da Andrea Belicchi, dopo aver fatto registrare numerosi giri veloci e dopo aver lottato anche con il portiere campione del mondo Fabien Barthez e la sua Ligier NSP217 numero 23, sale nelle prime posizioni.
Ad un’ora dalla conclusione la battaglia è ancora apertissima, con l’Oreca numero 22 in testa. Gli ultimi 60 minuti di gara vedono un’avvincente gara a 3, fra le due Oreca (la 22 guidata dal giapponese Ryo Hirakawa e la 21 dal britannico Ben Hanley) e la Dallara numero 49 con alla guida il danese Fjordbach. Si susseguono colpi di scena a ripetizione, fra soste per rifornimento e un drive through inflitto a Hirakawa che mantiene però la testa. Fjordbach, anche per un errore alla staccata alla Prima variante, deve cedere il secondo posto a Hanley che negli ultimi tre minuti vola per riprendere il giapponese. Hirakawa fa male i conti con il cronometro e per una manciata di secondi deve effettuare un ultimo giro finale con l’inglese che lo bracca destreggiandosi fra i doppiati. Alla fine l’Oreca del giapponese passa primo sotto la bandiera a scacchi per soli 2,2 secondi. A testimonianza di una gara e di un finale mozzafiato, dopo 132 giri, le prime tre vetture sono racchiuse in soli 7,2 secondi.
Vittorie nella categoria LMP3 per la Norma M30 del team Yvan Muller (equipaggio Capo/Creed) e nella LMGTE per la Ferrari 458 Italia del JMW Motorsport (equipaggio Smith/Fannin/Cocker).

Il programma prevedeva anche le gare del TCR International Series dove in Gara1 ai primi due posti si sono posizionate le due Honda Civic del team M1RA: vittoria per Roberto Colciago che ha preceduto il compagno di team, l’ungherese Attila Tassi. Terzo posto per la Seat Leon dello spagnolo Pepe Oriola (Lukoil Craft-Bamboo Racing).
Gara 2 si chiude con un entusiasmante duello fra lo svizzero Stefano Comini (Audi RS 3 LMS del Comtoyou Racing) e il vincitore di gara 1, Roberto Colciago (Honda Civic del team M1RA), ma ha la meglio il ticinese.

Photo Davide Crescenzi

WTCC – 2° Round a Monza

Nella giornata di qualifiche il miglior tempo (1:52.505) è stato fissato, nel corso della Q2, dallo svedese Thed Bjork alla guida della Volvo S60 del team Polestar Cyan Racing, che ha preceduto di tre decimi nella classifica complessiva la Honda Civic del portoghese Tiago Monteiro (Honda Racing Team Jas), terza la Citroen del britannico Robert Huff (All-Inkl.Com Muennich Motorsport). La Volvo si è aggiudicata anche la MAC 3, la sfida fra case costruttrici.
Nella Opening Race (di 9 giri) è in pole position l’olandese Tom Coronel con la Chevrolet RML Cruze TC1 (Roal Motorsport) che si blocca quando si spengono i semafori e parte così in fondo al gruppo. Si ritrova in testa il marocchino Mehdi Bennani (Citroën C-Elysée del Sebastian Loeb Racing) seguito dall’argentino Esteban Guerrieri (Honda Civic del Campos Racing) superato dall’ungherese Norbert Michelisz (Honda Civic del team JAS). Al secondo giro l’italo argentino Nestor Girolami (Volvo S60 Polestar) conquista la terza posizione ma subito dopo è costretto al ritiro. Al quarto giro colpo di scena: si toccano alla Parabolica Bennani e Michelisz uscendo di gara consentendo così al britannico Tom Chilton (Citroën C-Elysée del Sebastian Loeb Racing) di passare al comando. Al quinto giro il campione del mondo Wtcc 2012 Huff (Citroën C-Elysée dell’All-Inkl.Com. Muennich Motorsport), va all’attacco di Guerrieri e conquista la seconda posizione. Due Elysée quindi al comando con Huff che tenta di insidiare Chilton ma senza successo. Vittoria di Chilton che precede di tre decimi il connazionale. Il portoghese Tiago Monteiro (Honda Civic del team JAS) guadagna la terza posizione. Quarto lo svedese Thed Björk, alla guida della Volvo S60 del team Polestar Cyan Racing.
Björk, forte del miglior tempo conseguito nel giorno dei test, parte dalla pole position in gara 2; subito superato da Monteiro, rimedia alla Parabolica riconquistando il comando, terzo è Huff. Al quinto giro Chilton si ferma all’Ascari. La gara vive dapprima sul tentativo di rimonta di Huff su Monteiro e successivamente su quello di Monteiro ai danni di Björk ma le posizioni al traguardo rimangono invariate.

Nel weekend si sono corse anche le due gare del Campionato ETCC vinte rispettivamente da Petr Fulin (Seat Leon del Krenek Motorsport), davanti agli svizzeri Christjohannes Schreiber e Peter Rikli con le Honda Civic del Rikli Motorsport. Posizioni invertite in gara 2: vittoria di Schreiber che si impone a Rikli e a Fulin.

Nel campionato di F3 Lando Norris vince Gara1, arrivato secondo sia in Gara2 che in Gara3; vittoria per lo svedese Joel Eriksson in Gara2 e Ilott in Gara3. Ottima prestazione per Schumacher che porta a casa 2 secondi posti (Gara2 e Gara3) nella categoria rookie.

Photo Davide Crescenzi