Ora è una difficile realtà, ma a partire da Lunedì sarà solo un incubo apparso troppo velocemente e andatosene molto lentamente.
La Super Aguri oramai è sul lastrico, le manca poco per chiudere i battenti in una categoria dove non è mai stata in grado di poter lottare. Aguri Suzuki e i vertici della mini scuderia giapponese hanno annunciato che a Barcellona molto probabilmente correranno, ma il loro futuro sarà davvero insicuro. Purtroppo i soldi non li hanno, i loro piloti predispongono di un bel contratto dove i soldi sono diventati una priorità, accantonando il piacere di correre in F1, perchè si sa, quando guidi una Super Aguri, sogneresti anche una Ferrari vecchia di dieci anni, pur di gareggiare in modo dignitoso. Vedremo come si evolverà la situazione, ma, visto il mancato accordo con la Magma Group, il quasi-tradimento della Honda che l’ha lasciata sola, in balia di una tempesta che dura da tre anni, solamente un miracolo può salvarli. Cioè, il Dio Danaro e qualche tocco di genialità e di classe da parte di Sato, Davidson e di tutti quei tecnici che sudano ogni singolo giorno pur di poter vedere in pista l’orgoglio del Giappone, oramai svanito tra le tempeste dell’Oceano.
Stefano Chinappi
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