Nessuno è perfetto?

p1_rossi_schumacher_0627 Nessuno è perfetto?

Valentino Rossi e Michael Schumacher, due persone cosi diverse e pure cosi simili. Entrambi nella loro formidabile carriera sono riusciti ad abbattere qualsiasi record gli si ponesse davanti, tanto da far sembrare la cosa molto semplice, un gioco da ragazzi, per due extra-terrestri come loro. Parliamo di due campioni con la C maiuscola, due esseri perfetti…o quasi. infatti nel corso della loro carriera hanno incontrato alcune controversie, periodi di crisi che sembravano non finire mai, che li hanno tormentati e forse, per una volta, li hanno fatti tornare terrestri; la domanda che mi pongo è: Possono essere definiti Vale e Michael piloti perfetti? Per rispondere a questa domanda, che a molti sembra scontata, dovrei per un attimo coprire con un velo le miriadi di vittorie di questi due fenomeni e concentrarmi su i loro periodi di crisi. Il Tedesco ne ha avuti due, uno al suo approdo in rosso, l’altro a fine carriera; in questi periodi la pochezza della vettura ha fatto la differenza, ma non sempre il campione di Kerpen è riuscito a salvare il salvabile: il suo problema spesso sono stati i nervi. E come non dimenticare quando nel 97 provò a buttare fuori il suo rivale Villeneuve perdendo la faccia ed il mondiale; come non dimenticare quando nel 98 fece spegnere la vettura nell’ultima gara della stagione, che lo costrinse a partire in ultima posizione e quando nel 99 la sua partenza a rallentatore fece sfumare i sogni di gloria di Irvine. Se Schumy avesse limato un pò il suo carattere burrascoso, forse la sua carriera sarebbe andata ancora meglio. Della crisi del 2005 non parlerò, li il problema non era per niente suo, le gomme non gli permisero di ottenere risultati. Passiamo alla visualizzazione della crisi del campione italiano: ne ha avuta una sola nella sua lunghissima carriera (che non è ancora finita n.d.r.), ed anche in questo caso, oltre alla pochezza del mezzo, si aggiunge l’incapacità di tenere i nervi saldi ed anche la sfortuna. Valentino di errori ne ha commessi pochissimi, forse uno, ma decisivo: dopo aver recuperato oltre 50 punti al suo avversario Nicky Hayden nel corso della stagione, nell’ ultimo Gp, forse preso dalla foga per un mondiale che poteva diventare miracolato, forse preso dalla rabbia per una moto che continuava a non andare come voleva, il campione cadde, e vide sfumare la possibilità di spingersi oltre le capacità umane. L’anno scorso poco da dire, Vale cel’ha messa tutta, ma la Ducati era un altra cosa; ci ha provato, ma lui è un uomo, e piu che metterci del suo non può fare altro. Dai dati esaminati in questo enigma traggo le mie conclusioni: Michael Schumacher ha vinto tanto, ma quando la macchina gliel’ha permesso, quando la macchina andava piu forte della concorrenza, quando pioveva (li era perfetto, ma davvero!) ma non lo è mai stato con una vettura inferiore, Valentino Rossi si. Passato in una Yamaha a secco di vittorie da decenni e nettamente inferiore alla Honda, Il re delle moto riusci al primo anno a sbaragliare la concorrenza, nonostante il fortissimo gap con le Honda. Ovvio, sono due sport diversi, nella formula 1 la vettura è tutto, nelle moto quasi, però una cosa è guidare seduti su una macchina, ed un’ altra è abbassarsi al suolo per affrontare una curva come fanno nelle moto. Michael è un campione, ma non è perfetto, Vale è un campione, ma la perfezione la sfiora. In ogni caso avercene di corridori cosi, corridori che ci hanno regalato tantissime gioie e ci hanno commossi in piu di un occasione.

Antonio Borsa

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1 commento su “Nessuno è perfetto?”

  1. Parto dal presupposto che di perfetto non c’è nessuno, però dire che Michael ha vinto o è stato lì per vincere solo con le migliori vetture non è una completa vertità. Il termine che non mi garba è SOLO, perchè ricordo che dal ’92 al ’97 la Williams è stata la migliore vettura del lotto, intanto Michael ha vinto ben due mondiali contro quel capolavoro elettronico blu. Nel 97 il gestaccio non si scusa, ma il divario tra la ferrari e la williams era immenso, intanto michael portò la lotta del mondiale fino all’ultima gara, così come nel 1998, con quell’errore e quella grande rimonta da te non sottolineata finita poi con il botto della gomma. E’ vero che ha commesso degli errori, ma non ho mai visto un pilota guidare una vettura così inferirore e giungere secondo a fine mondiale. E in ferrari ne son passati tanti. Fattore due, tu ricordi qualcuno che ha vinto un mondiale con una vettura nettamente inferiore? IO ricordo prost che ha vinto su Mclaren(nell’86), si inferiore, ma approfittando della lotta piquet-mansell e dalla gomma esplosa quando mansell gia aveva vinto, poi il prof ha vinto solo con macchinone come la Mclaren honda e la williams nel ’93. E Senna? Identico, 3 mondiali con la migliore McLaren di tutti i tempi. E Hakkinen? La Mclaren 98-99 era una bomba. E Hill e Villeneuve? Hanno vinto SOLO xkè guidavano la favola blu williams, infatti poi non si sono più visti…Tra tutti questi se c’è da scegliere un perfetto, bè x me quello è Micheal 7 volte campione, 3 volte secondo, 3 volte terzo in 15 anni di storia 7+3+3=13 il quinto posto nel ’99 l’anno dell’incidente e il 1993 dove giunse terzo. Un pilota che pure avendo un mezza macchina nelle mani fa quarto (non metto l’anno dell’incidente) una sola volta in 15 anni, per me è perfetto, o quasi…

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