Indycar- Dan Wheldon – “La stagione che mi aspetta”

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Direttamente da autosport.com Dan Wheldon traccia un bilancio dei suoi primi mesi in Panther. Molte le aspettative per il futuro della sua personale stagione, cosi’ come altrettante sono le speranze di vedere Panther ritornare alle posizioni di  vertice che la scuderia potè assaggiare lungamente nei primi anni del decennio.  L’ottimismo e la fiducia nei confronti dell’evolversi in positivo della crisi una freccia in più nel feretro del britannico, di recente diventato a tutti gli effetti un uomo maturo, grazie alla nascita del suo primogenito, avvenuta pochi giorni fa. Correre per vincere con Panther-Delphi, il prossimo obiettivo della sua carriera, non sembra non essere alla sua portata.

Si tratta però , allo stesso tempo  di una vera e propria ultima chance, dal momento che repentinamente Wheldon si è trovato nelle vesti di comprimario nel team Ganassi per tutta la stagione 2008 e gran parte della precedente, dopo che nel 2006 aveva catalizzato tutta l’attenzione su di sè grazie ai movimenti di mercato che lo avevano interessato. Ed all’epoca era il neo- campione IRL, capace di vincere un titolo dominando per l’intera stagione con il suo team, l’Andretti-Green Racing.  Ora l’oblio mediatico, l’approdo ad un team che da molti è ritenuto di secondo piano, dalle potenzialità ecomiche non troppo pretenziose . Tutto questo non preoccupa affatto il diretto interessato –“Sono pronto a ricominciare. Mi appresto ad affrontare questa nuova stagione con enorme entusiasmo, non so descrive a quale grado arrivi ma mi sento determinato al massimo ” – rivela  all’emittente radio di Indianapolis, 1070.

“Nella mia carriera ad alti livelli ho fatto parte di  due grandi scuderie, le migliori assieme a Penske, so conscio di dover lottare contro tre colossi. E se non lo sapessi non sarei qui a parlare in tal modo. Non sono qui di passaggio, non sono in vacanza e non accetto che mi si dia del bollito per il solo fatto di aver fatto questa scelta rischiosa.  Non lo nascondo, mi sono trovato a meraviglia nel team di Chip e  credo certamente nelle mie qualità. Ora le nostre strade si sono divise ma non per questo non ho il diritto di proseguire il mio cammino. IL nostro team ha bisogno di vincere, nelle gare dove non ce ne sarà possibilità , la capacità di rimanere quanto più vicini al vertice sarà fondamentale. Dopotutto un titolo non si vince con le sole vittorie in Indycar, ma con la regolarità dei piazzamenti”.

Il campionato inizia a St. Petersburg, il primo circuito cittadino della storia della IRL. Correva l’anno 2005, a trionfare allora fu proprio Dan – “ L’importante sarà partire subito con la giusta marcia, questo ci arrecherà  ottimismo. Lottare per il titolo e per ogni vittoria non è utopico, ovviamente sono discorsi allo stato potenziale perchè non sappiamo il potenziale esatto delle altre scuderie. Se la Panther migliorerà rispetto allo scorso anno saremo alla pari per giocarcela”.

Sulla paventata possibilità che i teams ex Champ Car possano quest’anno incrementare notevolmente le loro prestazioni, recuperando il divario dopo un anno di apprendistato, Wheldon rimane realista – “Con  la situazione economica di oggi è difficile ipotizzare ciò. La crisi ha colpito inaspettatamente tutti noi, anche se alcune avvisaglie forse si potevano intravedere nel declinio lento ed inesorabile della Champ stessa. Loro sono venuti in IRL per lottare alla pari, probabilmente nel giro di qualche anno ci sarebbero anche riusciti, ma ora stanno lottando per non scomparire.  Circa le nuove regole che la IndyCar ha introdotto,  noi della Panther possiamo beneficiarne”.

MN

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