LMS – Grande Pole Position per Sarrazin su Peugeot

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La  24 ore di Le Mans edizione 2009 vedrà partire in Pole Position la Peugeot 908 Hdi #8 del Team Peugeot Total guidata da Stephane Sarrazin, Franck Montagny e Sebastien Bourdais davanti all’Audi R15 Tdi #1 dell’Audi Sport Team Joest pilotata da Tom Kristensen, Rinaldo Capello ed Allan McNish e alla Peugeot 908 Hdi #7 del Team Peugeot Total condotta da Nicolas Minassian, Pedro Lamy e Christian Klien.

Come si poteva facilmente prevedere, la lotta per la Pole Position è stata quasi esclusivamente riservata alle vetture di classe LM P1 spinte dai motori a gasolio turbocompressi, rinnovando anche in questa occasione critiche e polemiche sulla scarsa equità del regolamento della classe regina dei prototipi. Infatti, una volta di più, è emersa chiaramente la differenza prestazionale fra le auto turbodiesel rispetto alla tradizionali macchine con l’Otto atmosferico, relegando queste ultime a lottare per la Pole “virtuale” fra i prototipi a benzina. Ad onor di cronaca, nelle giornate immediatamente precedenti alle prove libere della Sarthe, l’ACO, che ricordiamo essere l’ente che gestisce le vetture della Le Mans Series, ha acconsentito l’utilizzo all’Audi del discusso profilo situato nell’avantreno della vettura tedesca. Infatti, secondo Peugeot ad altri teams, il profilo adottato dalla R15 fungerebbe da ala pur rimanendo a sezione simmetrica, mentre secondo l’ACO non vi sono gli estremi per giudicare irregolare questa soluzione aerodinamica.

Fin dall’inizio delle 4 ore di prove di qualificazione, a dare dimostrazione che ci tengono moltissimo a vincere a Le Mans, sono state proprio le Peugeot, che per le prime due ore sono state saldamente al comando della griglia di partenza provvisoria, fino al giro veloce dello scozzese McNish che, al volante della R15 Tdi #1 ha chiaramente fatto capire che Le Mans per Audi significa tutto, ponendo il limite cronometrico in 3′ 23” 650, con i record del primo e del secondo settore di pista.

Nella seconda parte delle qualifiche, c’è da segnalare il grande tempo che poteva ottenere Bourdais con la Peugeot 908 Hdi #8 il quale, nonostante avesse il miglior parziale assoluto nel secondo settore, non ha completato il giro preferendo rientrare ai box quando ancora la luce del crepuscolo rischiarava l’ambiente. Successivamente, a prendere il volante dalla 908 Hdi #8 è stato Stephane Sarrazin che, guidando con grinta, cercava a tutti i costi di aggiudicarsi la Pole Position. Il primo tentativo, per quanto veloce, è stato rallentato dall’aver trovato davanti a sè l’Audi R10 Tdi del Team Kolles, giungendo nonostante tutto a soli 78 millesimi da McNish. Il francese, già pilota Minardi nel 1999, ha continuato a guidare forte per un altro giro, dovendo però abortire la prestazione rientrando ai box, in quanto ritardato dall’aver incontrato l’Audi R15 Tdi del leggendario Tom Kristensen in un punto lento del circuito.

Poco dopo, è stato Marc Genè ad ottenere un crono di 3′ 25” 252 con la Peugeot 908 Hdi #9, contribuendo così a classificare le quattro auto francesi dalla seconda alla quinta posizione in griglia, grazie anche al buon giro compiuto da Nicolas Minassian con la #7 che ha scalzato l’Audi R15 Tdi #2 di Luhr, Rockenfeller e Werner. Questa frazione delle qualifiche è stata caratterizzata da un asfalto in buone condizioni di gommatura, in quanto lo stesso Minassian ha ulteriormente migliorato il suo tempo e, di lì a poco, Sarrazin ottiene il best lap in 3′ 22′ 888 che gli varrà la Pole Position per la gara di oggi. Passa qualche minuto e Minassian riesca a portarsi in terza posizione dietro all’Audi #1 con un riscontro di 3′ 24” 860, completando così il trio di delle migliori prestazioni per la classe LM P1.

A questo punto era logico attendersi una risposta da parte dell’Audi alla Pole della Peugeot, invece l’equipaggio di punta della casa tedesca (Kristensen, Capello e McNish) è rimasto ai box contento comunque della seconda piazza, mentre la R15 Tdi #2 è scesa in pista con Werner al volante e con pneumatici freschi. Quest’ultimo, è riuscito ad ottenere un tempo di 3′ 25′ 780 che però non gli ha consentito di migliorare la propria posizione in classifica. Il giro veloce del pilota tedesco rappresenta l’ultima azione degna di nota della LM P1, in quanto ha visto sventolare la bandiera a scacchi che indicava la fine delle qualifiche ufficiali. Grande soddisfazione quindi in casa Peugeot, con Sarrazin che ottiene la terza Pole consecuitiva sulla Sarthe, eguagliando il grande Jacky Ickx degli anni 1981, 1982 e 1983 su Porsche.

A completare la grande giornata della Peugeot, va segnalata la quarta posizione della 908 Hdi #17 del Pescarolo Sport guidata da Bouillon, Pagenaud e Treluyer che ha ottenuto il miglior giro in 3′ 25” 062 con l’esperto Jean Christophe al volante. Questa prestazione è sinonimo inequivocabile che Henri Pescarolo ha visto giusto anche questa volta, scegliendo la 908 Hdi per tentare di vincere la 24 ore visto che, per la poca equità dei regolamenti, le Pescarolo Judd a benzina difficilmente potranno giocarsi il podio più alto. A chiudere il plotone delle macchine a gasolio ufficiali (la vecchia e gloriosa Audi R10 Tdi ormai è da considerarsi “privata”) troviamo la R15 Tdi #3 di Bernhard, Dumas e Premat con un tempo di 3′ 27” 106 in settima posizione, confermando le aspettative della vigilia che davano la terza Audi meno competitiva nel complesso rispetto alla numero 1 ed alla numero 2.

Le vetture a benzina, con grande rammarico per i puristi ed i nostalgici delle corse di un tempo, hanno dovuto lottare per l’ottava posizione come loro virtuale Pole Position, con una battaglia molto serrata (tre auto in meno di un secondo) fra le Lola Aston Martin, le quali hanno visto in ottava piazza l’auto #007 del Team AMR Eastern Europe guidata da Charouz, Enge e Mucke, in nona piazza la # 008 dell’Aston Martin Racing condotta da Davidson, Turner e Verstappen ed in decima posizione la #13 dello Speedy Racing Team Sabah di Belicchi, Jani e Nicolas Prost. A seguire, con distacchi nell’ordine dei 2-5 secondi dalle Lola Aston Martin, troviamo la Ginetta Zytek #23 dello Strakka Racing condotta da Watts, Leventis ed Hardman, la Pescarolo Judd #16 del Pescarolo Sport guidata da Tinseau, Jouanny e Barbosa, le due vecchie Audi R10 Tdi del team Kolles, e le due Oreca Matmut AIM con la #10 di Ortelli, Senna e Monteiro cha ha battuto di poco più di tre decimi la gemella #11 di Panis, Lapierre ed Ayari. A chiudere lo schieramento delle LM P1, troviamo nell’ordine la Lola Aston Martin #009, la Ginetta Zytek #6 e la Creation Judd #4.

La classe LM P2 ha visto la lotta per la Pole Position fra le Porsche RS Spyder, con la macchina #31 del Team Essex guidata da Elgaard, Collard e Poulsen ad ottenere il miglior riscontro cronometrico con 3′ 37” 120, seguita dalla #5 del Navi Team Goh pilotata da Ara, Kunimoto e Maassen. In terza posizione si è classificata la Lola Judd #33 dello Speedy Racing Team Sebah di Kane, Leuenberger e Pompidou.

Fra le granturismo di classe LM GT1, che in teoria dovrebbero partecipare per l’ultima volta alla 24 ore di Le Mans, come facilmente intuibile ad avere la meglio è stata la Corvette C6R #63 del Corvette Racing guidata da O’Connell, Magnussen e Garcia che ha ottenuto la Pole Position con 3′ 54” 230 davanti alla Corvette C6R #64 del Corvette Racing condotta da Gavin, Beretta e Fassler ed all’Aston Martin DBR9 del Jetalliance Racing Gmbh che ha visto al volante Lichtner-Loyer, Muller e Gruber. Quarta piazza invece per la Corvette C6R #72 dell’Alphand Adventures guidata da Alphand, Gregoire e Goueslard.

Per quanto concerne la LM GT2, che dal prossimo anno sarà la regina incontrastata delle granturismo, ad ottenere la migliore prestazione è stata la Porsche 997 GT3R #80 del Flying Lizard Motorsport guidata da Neiman, Law e Bergmeister con un tempo di 4′ 03” 202, davanti alla gemella  #77 del Felbermayr Proton condotta da Lieb, Lietz ed Henzler ed alla Ferrari F430 GT #82 del Team Risi Competizione che ha visto al volante Melo, Kafer e Salo.

             C.J.

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