F1 – Il “ritorno” della ‘Lotus’

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Anche un team chiamato “Lotus” prenderà parte al Mondiale 2010 di F1. Lo ha annunciato con un comunicato ufficiale la FIA questa mattina, rendendo noto che, il ritorno nel Circus dello storico marchio, che ha avuto tra i suoi piloti anche un certo Ayrton Senna, è dovuto ad una partnership tra il governo malese ed un consorzio di imprenditori locali. La Lotus sarà motorizzata Cosworth, avrà Tony Fernandes come team principal e Mike Gascoyne, in qualità di direttore tecnico. Quest’ultimo  vanta ben vent’anni di esperienza nelle corse con collaborazioni più o meno lunghe con  Force India, Toyota, Renault e Jordan. Motorizzazione Cosworth e sponsors “Xtrac” e “FondTech”.

La Federazione ha anche spiegato di aver avuto una richiesta da parte della BMW Sauber nonostante le forti incertezze sul suo futuro e  per questo avrebbe deciso di inserirla  nella lista delle riserve (quattordicesima piazza nella lista) in caso qualche altro team dovesse tirarsi indietro. Probabilmente si pensa alla ManorGP.

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Precisiamo però a riguardo della scuderia “Lotus” che con tutta probabilità sarà al via il prossimo anno, che si tratta della “Proton”, compagnia malese  è dal 1996 è proprietaria del marchio “Lotus Cars” compagnia fondata da Colin Chapman nel 1952, che produce  le vetture stradali.La Proton possiede i diritti del marchio  “Lotus Cars” dal 1996, dopo averla acquistata dalla “A.C.B.N. Holdings S.A”, che a sua volta comprò dalla “General Motors”.
Per quanto riguarda il “Team Lotus” esso venne fondato nel 1954 quando Colin Chapman   distinse la nuova struttura  dalla ” Lotus Engineering Ltd”. Questa infatti costruiva vetture Sport Car, come la “Mk6” e la “Mk8”. David Hunt comperò a fine 1994, mise su una squadra che stava progettando nel Dicembre dello stesso anno la Lotus 112 , la quale doveva partecipare nel 1995.  Poi però ci fu la fusione con ‘Pacific’ nel Febbraio successivo. Di fatti,  Keith Wiggins,  allora  proprietario della Pacific (ora dirige un team della Indycar, la HVM , ex-Minardi USA, a sua volta ex-HVM) schierò in pista la PR02 con il marchio Lotus.
David Hunt, nonostante i reiterati tentativi di rientrare con il team Lotus in questi ultimi anni, ha però venduto proprio nel 2009 i diritti alla “Litespeed Formula” che proprio nel   Giugno 2009 era stata inserita fra gli ipotetici teams potenzialmente iscrivibili nel campionato 2010. Iscrizione non andata a buon fine poichè la Proton si oppose in quanto  detentrice della compagnia “sorella”, la “Lotus Cars”.

Diverso e differente discorso va fatto per Clive Chapman. Il figlio di Colin Chapman  gestisce le Lotus, che hanno corso in F1 e non solo, in occasione delle rievocazioni motoristiche e nelle esibizioni.  Senza consenso suo e della moglie di Colin non ci potrebbe essere nessun utilizzo delle vetture da competizione Lotus, però di quelle  precedenti al 1994. Il nome di proprietà di Clive è infatti “Classic Team Lotus Limited” e sarebbe il team che segue e assiste nelle corse storiche i clienti alla guida di vecchie Lotus “”to represent the continuing involvement of the Chapman family with the Lotus marque, that is, the company will support owners of single-seater, open wheel Lotuses from the Type 12 to the Type 102”. La sede è ancora ad Hethel, Norfolk.
In definitiva, non ci pare ci sia un coinvolgimento diretto di Clive, almeno alla luce di ciò che è trapelato dal comunicato stampa  FIA. Ed alla luce dei fatti di quest’anno sembra che il suo consenso, e quello della vedova di Colin Chapman, non sia necessario.
http://www.classicteamlotus.co.uk

Chiara Rainis & MN

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6 commenti su “F1 – Il “ritorno” della ‘Lotus’”

  1. Chi ha acquistato il marchio della Lotus che smise di correre nel 1994 è il proprietario ! Quindi chi sarebbe ? Clive Chapman, David Hunt, Keith Wiggins, o la Proton ?

  2. Keith Wiggins era il proprietario della Pacific, ora dirige un team della Indycar, la HVM (ex-Minardi USA, a sua volta ex-HVM).
    Clive Chapman gestisce le Lotus che hanno corso in F1 nelle rievocazioni motoristiche e nelle esibizioni. Ho inserito il link del sito nell’articolo. Senza consenso suo e della moglie di Colin non ci potrebbe essere nessun team con nome “Lotus”.
    La Proton ha la “Lotus Cars” dal 1996 dopo averla acquistata dalla “A.C.B.N. Holdings S.A”, che a sua volta comprò dalla “General Motors”.
    Per quanto riguarda il “Team Lotus” o ” Lotus Engineering Ltd.” David Hunt comperò a fine 1994, mise su una squadra che stava progettando nel Dicembre dello stesso anno la Lotus 112 , la quale doveva partecipare nel 1995, poi però ci fu la fusione con Pacific nel Febbraio successivo.
    David Hunt ha però venduto proprio nel 2009 i diritti alla Litespeed che se ricordate era verso Giugno il team che voleva iscriversi come “Lotus”, la Proton si è opposta perchè detentrice della compagnia “sorella”, la “Lotus Cars”.

  3. Bene, allora se la Proton vuole far correre il Marchio Lotus può farlo, la devono smettere gli eredi di Chapman di opporsi ! La vendettero per fare cassa (e per non pagare i debiti) e ora si oppongono al ritorno alle corse del glorioso marchio solo per spillare altri soldi. La devono smettere !

  4. Ho aggiornato l’articolo proprio poco fa.
    Si può dire dunque che “entra” la Lotus, non “rientra”. Perchè ad entrare è la “Lotus Cars” non il “Team Lotus”, i cui diritti del marchio sembrano a quanto pare essere ora della Litespeed (che ha comperato da David Hunt).

  5. Mah, per me le cose non sono state chiarite come dovevano quando è nata la “lotus cars”.
    In teoria per costruire un prototipo da corsa (o ancor meglio di F1) dovrebbe servire il marchio comperato da David Hunt, altrimenti come avrebbe fatto il team a produrre monoposto fino al ’94?

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