Flavio Briatore si prepara al contrattacco e per il 24 novembre, data in cui presenterà il suo ricorso al Tribunal de Grande Instance di Parigi, si dice chiederà almeno 1 milione di euro di danni, oltre all’annullamento della precedente sentenza.
Briatore in un comunicato pubblicato dal quotidiano inglese The Guardian, ha dichiarato che la sua squalifica a vita sarebbe nata da una congiura nei suoi confronti, “La decisione di iniziare un’indagine e di portarla poi davanti al Consiglio Mondiale è stata presa dalla stessa persona, ovvero Max Mosley, che si è assunto così il ruolo di colui che denuncia, di investigatore, di pubblico ministero e di giudice. La FIA trascura inoltre di menzionare che secondo le dichiarazioni ai media di uno dei suoi vicepresidenti, la decisione del consiglio è stato il risultato di negoziazioni segrete alla vigilia della falsa sentenza”.
Il manager piemontese ha infine puntato il dito contro Ecclestone, reo di aver pilotato la votazione del Consiglio Mondiale per non far sanzionare la Renault, che altrimenti avrebbe abbandonato le corse e di aver giocato sporco nei suoi confronti per la posizione presa durante la disputa tra FIA e FOTA, in cui aveva suggerito la creazione di un campionato alternativo.
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