Satyricon – Gp F1 Bahrain

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L’andirivieni dei bilici prosegue ininterrotto da giorni.
Il seminterrato si trasforma attimo dopo attimo sotto le sapienti indicazioni del ribelle Mick.Stufette accese al massimo, qualche palma nana quà e là, sabbia ovunque. La mamma è di sopra, ignara. Oddio, che ci sia qualcosa di diverso dal solito lo capisce anche una come lei. Saranno i quaranta gradi e passa provenienti dal pavimento, sarà la polvere che intacca i trofei del marito, sarà quel viavai in giardino.
Gli amici di Mick arrivano alla spicciolata in un freddo primo pomeriggio svizzero. Le sagome delineate dai teloni argentei che entrano furtivi dall’ ingresso sul retro hanno un nonsochè di familiare. ” Vabbè … so’ ragazzi … ”
Mentre il telecomando sfoglia canali che da 3 anni non ricordava di avere, il marito è lontano. Sono le 12:55. GinaMaria in versione “Pink Ladies” passa ancheggiando con il cartello dei 5 minuti al via. Se solo papà potesse vederla…

Anche mia figlia è quasi pronta. Le Ferrari 1:32, tutte rigorosamente rosse, raccolte con i punti della benzina sono allineate, cariche e pronte al via.
La F40 è la sua. Ovviamente è quella che và più forte di tutte. Più forte anche della F1 2006 proveniente da un distributore del centro di Vienna. In Italia non la si trovava più … Lungo tutta l’ F40 una larga striscia gialla dipinta a mano richiama neanche tanto troppo vagamente i colori della Spagna. A me tocca l”F50, quella con i leveraggi delle luci/frecce e le cinture di sicurezza del Ducato. Non mi è mai piaciuta, ma questa perlomeno fa un bel rumore in fase di partenza.
Dopo un sacco di tempo, stacco la bandiera italiana per riattaccarci i colori verdeoro. SuperPippo è tornato, spero più forte di prima. Il videoregistratore inizia a fare il suo lavoro e subito dopo la sigla internazionale attacca Mazzoni. Il Campionato comincia in salita per tutta l’Italia.
L’astinenza da F1 finisce nell’ esatto momento in cui Charlie spegne le luci.  Vettel e la sua RedBull cominciano il campionato davanti a tutti, lasciando intuire quali saranno i valori in campo durante tutto l’anno. Subito dietro pero’ trovano posto,  e non poteva essere altrimenti dopo 9 mesi di sviluppo, le due Ferrari di Felipe e del nuovo acquisto Alonso. Mentre Raikkonen esporta in tutto il Mondo il suo programma di sviluppo della Citroen WRC rinominato ” Cappotto & Centrifugo” , Nando fa la cosa che più gli viene spontanea : parte dal lato pulito della pista cattivo come sempre,  riuscendo ad affiancare ed infilare il sorpreso Felipe.

Nel seminterrato austriaco i 24 GoKart loggati MSC prendono il via nell’esatto momento in cui Charlie Whiting spegne le luci. Un boato proviene da …. “Da dove ? Fuori ? Sotto ?  Soccmell … ( l’Emilia è contagiosa ) Un temporale estivo in arrivo a metà marzo ?!” Corinna comincia a correre. Il nuovo record di chiusura imposte del castello viene stabilito in 35 primi e 35 secondi. Un piano più sotto Mick scatta come un ghepardo dalla settima posizione. Se solo papà potesse vederlo …
Nel tappeto MarroneChiaroScuroIkea l’ F50Brasiliana parte caricata a molla e tira una sportellata che manda l’F40 Spagnola dritta al campo di recupero. Per un attimo mi sento come Senna a Suzuka, non mi curo neanche per un decimo di secondo delle lacrime della mia figlia minore.” CHI E’ IL CAMPEAODUMUNDO QUI , EH ?? CHI ??”

Immediatamente dietro ai primi Mark schiaccia il pulsante “Smoke” progettato da “MisterQ” Newey. La cortina fumogena che ne deriva provoca il contatto tra Kubica ( che per l’occasione porta a spasso i colori che furono di Arnoux ) e Sutil con la concreta ForceIndia. Ancora più indietro Chandhok riesce nella titanica impresa di tagliare il primo dei quarantanove giri. Poi la stampa a muro come si conviene al pivello di turno. Per prevedere tempi duri per le neonate Hispana Racing Team e Lotus non serve Nostradamus.

La gara nella Cattedrale nel deserto prosegue senza sussulti, con Sebastian impegnato a sfruttare le sue gomme morbide inseguito dai due ferraristi che non mollano. La gara nel seminterrato svizzero assume i toni della sfida all’ arma bianca. In palio c’è la tuta usata da papà al suo debutto con la Jordan diciannove anni fà. ” Tanto il Vecchio non si accorgerà mai che in mezzo a tutta quella roba manca qualcosa … spero …  ”
Sul tappeto del salotto di casa mia le lacrime hanno lasciato il posto al sonno profondo, al sonno dei giusti. La cantilena del trio Mazzoni/Capelli/Bruno miscelata a quel che la regia propone invita al pisolino mezza Italia. L’altra mezza ha già cambiato canale. Bentornata Formula Noia, Bentornata Rai F.Uno.

I pitstop dei big iniziano come preventivato attorno al quindicesimo giro. Da quest’anno niente più bollini di benzina, niente più tubi strappati e portati a spasso per l’intera pitlane. Addio anche al fantomatico Kers, trapiantato di sana pianta sulla 599 ( impossibile non pensare a quanto se la stia ridendo l’ OrianoCapotecnicoFerrari ). Mentre Petrov e la sua Renault vintage entrano ai box senza più uscirne, l’unico ad approfittare del balletto dei pit è Lewis. Senza nemmeno sforzarsi troppo riesce a mettersi dietro un Nico inconsistente, impalpabile. Di tutt’altra pasta è il Kubica Nostrano che in questa fase di gara ne
passa un paio in modo spettacolare.

Quando mancano 20 giri alla fine Corinna è preoccupata. Anche con le imposte chiuse il frastuono è assordante. Mick? Gina? I  cani? I filippini? In giro non si vede nessuno. Si dirige a larghe e preoccupate falcate verso la cucina, verso l’unica porta di comunicazione con lo scantinato trovandola sprangata. Ansia.
Nel salotto di casa mia la pennichella finisce nel momento esatto in cui il distacco tra Germania e Spagna scende sotto il secondo.
L’F40 rossogiallorosso di mia figlia viene riesumata per venire idealmente spinta da tutta quella marea di tifosi che nel 2009 hanno masticato amaro aspettando giorni migliori. Complice anche uno scarico rotto del buonissimo Vettel, quel giorno è Oggi.
Nando prima e Felipe poi scavalcano l’impotente Sebastian, le cui richieste d’aiuto ai box vengono inpietosamente negate. Un paio di giri più tardi anche Lewis passa lo smarmittato Vettel, portando cosi la sua McLaren sul gradino più basso del podio.

Una scala, un sasso usato a mo’ di coltellino rigorosamente svizzero, un vetro blindato che alla fine cede. Finalmente Corinna adesso vede. Non crede ai suoi occhi. La sala biliardi, la sala trofei, la sala memorabilia,  il cinema 3D con i sedili recaro, i 5 diorami in scala 1:1 dei box di F1… non esiste più nulla. Nello spazio di un weekend Mick e i suoi amici hanno spianato tutto, ricreando una Bahrain a misura di GoKart. I filippini sono in tribuna vip con al collo tutti i pass possibili e immaginabili, GinaMaria è superimpegnata  nelle “PR”, Mick guida un kart carteggiato con un adesivo della stella a tre punte  che ricopre malamente il Cavallino Rampante.

A migliaia di Kilometri di distanza Alonso stacca il biglietto del giro record, mentre Felipe si ritrova con temperature di esercizio troppo alte e deflettori laterali sul punto di volare via. Poco importa. Dopo Australia 2007 con il freddo Kimi, arriva la vittoria al debutto del PitbullNando seguito dal ritrovato Felipe. Il consiglio di imparare a guidare impartito a brutto muso neanche tanto tempo fa è stato recepito appieno dallo spagnolo. Che sul podio non degna di uno sguardo il compagno brasiliano.  Alle loro spalle Lewis , lo sfortunato ma caldissimo Sebastian, un’ anonimo Nico che si tiene dietro l’ombra di Schumi, l’innocuo Jenson, il fumoso Webber, il concretissimo Liuzzi e la cariatide Barrichello.

Metto via l’F40 e l’F50. E’il momento dei disegni. Trasportare le emozioni su carta è il pezzo forte di entrambe le mie bimbe. Mentre la mamma prepara un po’ di te caldo, in salotto piovono disegni, progetti, schizzi a mano libera in cui l’uso del colore rosso si spreca. Il tricolore e il Cavallino sono ovunque. Anche a casa Schumacher è l’ora della carta. Mentre Mick  e gli amici, tra una birra e un Wurstel, analizzano pagine e pagine di telemetria, Corinna è incredula davanti al pacco delle bolle di accompagnamento, delle fatture, delle ricevute.
“Qual’è il problema mamma ? Ho venduto un po’ di coppe e qualche casco su Ebay. Tranquilla, vedrai che il Vecchio non se ne accorge .. spero ..”

by   http://www.pierpaologelussiphotographer.com/

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4 commenti su “Satyricon – Gp F1 Bahrain”

  1. Da quest’anno cambiano le regole e cambiano anche le strategie di scrittura … Ogni gara un capitolo. Nei prossimi verrano sviscerati come meritano anche altri argomenti.
    Altrimenti mi dicono che “vado lungo” 😉

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