Extra – F3 – L’euroseries apre ai team motorizzati Fiat FPT

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La cosa fa sorridere. Altri, probabilmente, ridono per non piangere. Fa discutere la nuova decisione degli organizzatori della F3 continentale di aprire ai team motorizzati Fiat, ovvero sia, a quei team attualmente impegnati nel campionato italiano di F3.

La crisi della Formula 3 Euroseries è ormai evidente, e anzi si avvia a portare baracca e burattini al capolinea, dopo un breve, ma glorioso esercizio. Nata nel 2003 dalla fusione tra la Formula 3 tedesca e quella francese, l’Euroseries aveva permesso ad Angelo Rosin, storico team principal del Prema Powerteam di fregiarsi del titolo di “primo campione continentale” con Ryan Briscoe al volante delle monoposto bianco-rosse.

Dall’anno successivo, la strada intrapresa dalla serie era già ben diversa, con la vittoria del team ART, che dopo sei stagioni è tutt’ora il team da battere. Il massiccio supporto dei motoristi della Mercedes al il team di Nicolas Todt ha posto le basi per l’arrivo della Volkswagen quale avversario di punta. Ma tutto ciò ha fatto inevitabilmente lievitare i costi, già alti, per essere della partita. Molti team infatti hanno man mano abbandonato la serie.

Parallelamente a ciò, il grande sviluppo del campionato italiano, ha portato gli organizzatori dell’ Euroseries ad una clamorosa marcia indietro. Dopo aver sostanzialmente sbattuto la porta in faccia a team quali RC e Prema, gli organizzatori della serie avrebbero ora aperto anche a quei team che disputano il campionato tricolore. Ciò ha dell’assurdo, se si considera che prima i team sono stati cacciati o fatti uscire dalla serie per emigrare verso l’Italia, ed ora si voglia richiamarli indietro, per farli correre anche nell’Euroseries al fine di rimpolpare uno schieramento di partenza ancora poco dignitoso.

Da considerare poi, che il pacchetto tecnico a motorizzazione Fiat (ora sia Dallara che Mygale) è notoriamente meno prestazionale di quello a motorizzazione Mercedes. Chi vorrebbe quindi tirar fuori maggiori sovvenzioni per correre in un campionato in cui sa già che le sue prestazioni saranno limitate??? Da considerare anche che oggi per correre nell’Euroseries bisogna far fronte ad un budget di circa 700’000 euro, il doppio di quanto si spenderebbe nell’italiano, dove invece un test sulla Ferrari di F1 è garantito, ed ai primi tre classificati…

Alla luce dello stradominio ART, e di tutti quei piloti che in mancanza di un accordo con la casa francese hanno deciso di andare altrove, questa sembra davvero una trovata fuori luogo. L’abbandono di Jon Lancaster dopo l’avvio della stagione 2009 in seno al team ART la dice lunga. Sia lui che Bianchi miravano al titolo. Uno di loro era di troppo.

Marco Borgo

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