IndyCar – Indianapolis, Bump Day: Kanaan e Saavedra dentro in extremis

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Ha dovuto aspettare fino agli ultimi minuti del Bump Day, ma alla fine Tony Kanaan ce l’ha fatta a qualificarsi per la sua nona 500 Miglia di Indianapolis. Dopo l’incidente nelle qualifiche di ieri, Kanaan ha sbattuto nuovamente nelle libere del mattino con la sua macchina di riserva, dopo appena quattro giri, in un incidente molto simile a quello del giorno precedente. Il team Andretti Autosport ha dovuto effettuare una vera e propria corsa contro il tempo per ricostruire la vettura e rimandare Kanaan in pista. Il brasiliano ha faticato a trovare la velocità necessaria per entrare tra i primi 33, anche a causa delle temperature elevate che hanno reso la pista più lenta. Per gran parte della giornata, la sua velocità è stata inferiore a quella dell’ultimo qualificato. Alla fine, è riuscito a trovare quel minimo di velocità per ottenere il trentaduesimo e penultimo tempo. “Non ho mai avuto tanto stress in tutta la mia carriera“, ha detto Kanaan. “L’auto scivolava molto. Voglio ringraziare la squadra di Ryan Hunter-Reay che mi ha dato il suo cambio, che mi ha permesso di scendere in pista oggi. Ho ricevuto la copertura del motore da Danica. Ho usato l’ala anteriore di Marco Andretti. E’ per questo motivo che faccio così tanto per questa squadra. E’ stata una giornata densa di emozioni.

Come sempre il Bump Day ha regalato grandi storie. Una di queste ha come protagonista Bruno Junqueira, per tutti i giorni di prova in attesa di poter scendere in pista. Dopo le qualifiche di ieri, il FAZZT Race Team ha deciso di mettergli a disposizione la vettura promessa alla vigilia, e il brasiliano è stato capace, dopo pochi giri di prova, di far segnare il miglior tempo di giornata, che gli garantirà la venticinquesima posizione in griglia. “Indianapolis mi è sempre piaciuta e qui mi sono sempre sentito a mio agio“, ha detto Junqueira. “So che posso essere veramente veloce qui. La vettura è veloce, e sono felice. Sono molto felice.” Un’altra delle storie di questa giornata è stata la separazione tra AJ Foyt IV e suo nonno AJ Foyt. Foyt IV a quanto pare era molto critico della vettura dopo le prove del mattino, ed è stato rimpiazzato da Jaques Lazier, il quale però non è stato in grado di ottenere la qualificazione. Incredibile anche la situazione che ha visto protagonista il rookie Sebastian Saavedra, che ha distrutto la sua vettura ad un’ora dalla fine delle qualifiche. Eliminato dal tentativo di Kanaan, il colombiano è rientrato in griglia grazie alle decisioni di Tracy e Howard. Per primi Paul Tracy e il KV Racing Technology hanno deciso di eliminare il proprio tempo per ottenerne uno più sicuro. Ma nel suo tentativo Tracy ha toccato leggermente il muro, ed è stato costretto a sospendere il suo tentativo. A quel punto è stata la volta di Jay Howard e del Sarah Fisher Racing, ultimi in griglia, che all’ultimo minuto hanno deciso di eliminare il proprio tempo ed impedire che Tracy tornasse in pista e li superasse. Ma alla fine dei quattro giri la loro media era inferiore a quella di Saavedra, che così è tornato miracolosamente in griglia e domenica prenderà parte alla 500 Miglia di Indianapolis dalla trentatreesima posizione.

La nostra velocità è variata molto durante la giornata“, ha commentato Tracy. “Per tutta la settimana, la macchina era sulle 225, 226 mph, due giorni fa siamo stati i secondi più veloci in pista! Siamo arrivati a 225 anche questa mattina. Quando la temperatura si è alzata, siamo andati in difficoltà. Non è stato per una mancanza di sforzi. Abbiamo cambiato un sacco di cose sulla macchina. Abbiamo cambiato le molle, gli ammortizzatori, l’aerodinamica. Comunque eravamo dentro. Quella di eliminare il nostro tempo è stata una decisione di squadra. Abbiamo lavorato come una squadra per tutta la settimana e abbiamo preso le decisioni come una squadra. Si vince e si perde come squadra. Sono veramente frustrato. Dopo tutto il lavoro fatto, è davvero frustrante.” Oltre a Junqueira, all’inizio del pomeriggio si sono qualificati Alex Lloyd (Dale Coyne Racing), ventiseiesimo, John Andretti (Andretti Autosport), ventottesimo, Sarah Fisher, ventinovesima, e Vitor Meira (Foyt), trentesimo. Nell’ultima ora si sono invece qualificati Mario Romancini (Conquest Racing) che ha anch’esso deciso di eliminare il tempo ottenuto nel pomeriggio per ottenerne uno migliore (che gli garantirà la ventisettesima posizione in griglia), e il giapponese Takuma Sato (che partirà trentunesimo), che aveva sbattuto ieri e oggi ha dovuto faticare anch’egli per trovare la velocità necessaria. Non ce l’ha fatta invece Milka Duno, e così le donne al via domenica saranno quattro.

Griglia di partenza:

Fila 1: Helio Castroneves – Will Power – Dario Franchitti
Fila 2: Ryan Briscoe – Alex Tagliani – Scott Dixon
Fila 3: Graham Rahal – Ed Carpenter – Hideki Mutoh
Fila 4: Townsend Bell – Justin Wilson – Raphael Matos
Fila 5: Mario Moraes – Davey Hamilton – Mike Conway
Fila 6: Marco Andretti – Ryan Hunter-Reay – Dan Wheldon
Fila 7: EJ Viso – Tomas Scheckter – Ana Beatriz
Fila 8: Simona De Silvestro – Danica Patrick – Bertrand Baguette
Fila 9: Bruno Junqueira – Alex Lloyd – Mario Romancini
Fila 10: John Andretti – Sarah Fisher – Vitor Meira
Fila 11: Takuma Sato – Tony Kanaan – Sebastian Saavedra

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