F1 – Montezemolo positivo per il 2012

montezemolo F1 - Montezemolo positivo per il 2012

Sabato scorso è stato un giorno di festa per gli uomini di Maranello riuniti per il tradizionale pranzo di Natale quest’anno reso speciale dalla celebrazione per i vent’anni di presidenza di Luca Cordero di Montezemolo.

Le oltre mille persone presenti tra dipendenti della sezione sportiva, piloti, sponsor e fornitori hanno poi dedicato un video sorpresa al loro grande capo che raccoglieva gioie e dolori di questo ventiennio di corse. “E’ il regalo più bello che potessi ricevere”, ha dichiarato alla fine il Presidente, “Qui c’è la mia vita, quest’azienda è, dopo la mia famiglia, la cosa per me più importante. Ci sono delle persone che vorrei ringraziare per avermi aiutato in questi anni, alcune sono qui con noi, altre non ci sono più come l’Avvocato Agnelli, a lui devo moltissimo sia sul piano personale che professionale e nel rivedere certe immagini non posso non pensare a quanto sia stato vicino alla Ferrari in tanti anni difficili; altri ancora hanno scelto di fare un altro mestiere come Jean Todt di cui non dimentico il grande lavoro e Michael Schumacher che ha vinto come nessun altro nella storia della Ferrari, con cui abbiamo condiviso alcuni momenti drammatici e tanti altri straordinari”.

Il pranzo è stato occasione per Montezemolo per fare il bilancio di fine stagione, “Voglio essere ottimista perché vedo la concentrazione e l’attenzione al dettaglio che caratterizza l’impegno di Domenicali e dei suoi uomini. Si lavora su tutte le aree per migliorare. Non possiamo essere contenti di com’è andato il 2011 per cui c’è una grande voglia di riscatto; ci sono tutti gli ingredienti per tornare a vincere. Felipe sa che lo aspetta un anno molto importante, ma sta a noi mettergli a disposizione una macchina competitiva e se ci riusciremo sono sicuro che rivedremo quel Felipe che ci ha dato tante soddisfazioni. Fernando ha fatto una stagione straordinaria pur non disponendo di una vettura competitiva e ci ha dato la grande gioia di Silverstone, un successo emblematico perché giunto nello stesso circuito e nello stesso mese in cui, sessant’anni fa, fu conquistata la prima vittoria della Ferrari in F1. Dei nostri piloti mi piace la capacità di lavorare insieme alla squadra, di Felipe lo sapevo, mentre di Fernando è stata una bella sorpresa. A me non piacciono quei piloti che arrivano in pista con la loro valigetta e non vivono la vita quotidiana della squadra, non sono gente da Ferrari”.

Su quest’ultimo punto…non si starà mica riferendo a Räikkönen? Forse il 2007 è già andato in oblio…

Chiara Rainis

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