GP2 – Monaco, gara 2: Palmer svicola i pericoli e trionfa. Seguono Chilton e van der Garde

Q0C7519-500x333 GP2 - Monaco, gara 2: Palmer svicola i pericoli e trionfa. Seguono Chilton e van der Garde

a cura di Alessandro Roca.

Sono rimasti in dodici. Non sono gli Apostoli, né i mesi dell’anno, bensì i piloti della GP2 arrivati al traguardo. Il Principato di Monaco non tradisce neanche quest’anno e regala forti emozioni ed anche paure per gli incidenti del primo giro che hanno condizionato tutta la gara.

Allo start parte molto bene Palmer andando a prendere la traiettoria interna alla Saint Devote, lasciando all’esterno il poleman Stephane Richelmi. Alle spalle di quest’ultimo James Calado con la Lotus GP prova a infilarsi nello spazio ristrettissimo tra le barriere e il pilota della Trident, con il solo risultato di mettere K.O. il pilota monegasco che, toccato duramente sulla posteriore sinistra, è costretto a parcheggiare nelle vie di fuga. Johnny Cecotto è passato da trionfatore di gara 1, a chicane mobile in gara 2: il venezuelano subito dopo la partenza tocca l’alettone anteriore a Stefano Coletti, che è costretto a parcheggiare accanto al connazionale della Trident, per poi andare a carambolare contro il guard rail sulla salita che porta al casinò creando la mega carambola che colpisce parecchi piloti che arrivavano ad alta velocità. Il povero Davide Valsecchi nulla ha potuto per evitare il venezuelano che lo tocca sul posteriore costringendolo al ritiro dopo aver picchiato contro le barriere. Il leader del campionato è stato anche molto onesto a fine gara, dichiarando che non è stata solo sfortuna, ma che se l’è anche andata a cercare facendo la brutta partenza che ha fatto. Infatti allo start ci sono stati alcuni problemi causati dallo stallo della vettura che lo hanno fatto superare da parecchie vetture. Poteva andare molto peggio anche al compagno di squadra di Davide, Felipe Nasr che è decollato sulla Ocean del connazionale Guerin. Tutti illesi.

Continua la gara dopo questo spavento con Palmer, Calado e Chilton a guidare il gruppo. La vetture del britannico della Lotus GP non è uscita completamente illesa dal contatto con Richelmi, ed ha la parte destra dell’alettone anteriore molto danneggiata. Al restart Palmer comincia con un buon ritmo, mentre Calado, in difficoltà con la vettura dopo l’impatto, rallenta il gruppo aiutando il connazionale a prendere un ottimo vantaggio. Dopo qualche giro arriva la bandiera nera con disco arancione che sancisce il suo rientro ai box, e dopo qualche altro giro il suo definitivo ritiro a causa della sospensione troppo danneggiata. Per il resto gara piuttosto tranquilla senza troppo sconvolgimenti e con Max Chilton che prova a ricucire il margine tra lui e il battistrada senza arrivare ad un punto tale per impensierirlo.  Sale sul terzo gradino del podio Giedo van der Garde.

Recupera qualche punto in campionato Razia che chiude sesto e strappa all’ultimo giro il giro veloce ad Esteban Gutierrez.

Classifica
1 Jolyon Palmer iSport 30 giri
2 Max Chilton Marussia Carlin + 1″0
3 Giedo van der Garde Caterham + 4″4
4 Marcus Ericsson iSport + 8″1
5 Rodolfo Gonzalez Caterham + 19″9
6 Luiz Razia Arden + 23″2
7 Nathanael Berthon Racing Engineering + 26″3
8 Esteban Gutierrez Lotus + 26″8
9 Simon Trummer Arden + 31″6
10 Josef Kral Barwa Addax + 35″3
11 Rio Haryanto Marussia Carlin + 36″5
12 Nigel Melker Ocean + 37″1
Ritirati
James Calado Lotus 20 giri
Julian Leal Trident 18 giri
Fabio Leimer Racing Engineering 8 giri
Fabrizio Crestani Lazarus 8 giri
Giancarlo Serenelli Lazarus 0 giri
Stéphane Richelmi Trident 0 giri
Davide Valsecchi DAMS 0 giri
Johnny Cecotto Barwa Addax 0 giri
Stefano Coletti Scuderia Coloni 0 giri
Tom Dillmann Rapax 0 giri
Victor Guerin Ocean 0 giri
Felipe Nasr DAMS 0 giri
Ricardo Teixeira Rapax 0 giri
Fabio Onidi Scuderia Coloni 0 giri
Giro veloce Luiz Razia Arden 1’22”223

Classifica Campionato

Valsecchi 141; Razia 110; van der Garde 85; Chilton 79; Calado 75; Gutierrez 61; Leimer 41; Ericsson 34; Cecotto 31; Coletti 29; Nasr 28; Palmer 27.

Twitter: @alessandroroca

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