Funambolico in pista e funambolico anche fuori. É questo l’aggettivo che meglio descrive Shane Van Gisbergen, il veloce pilota neozelandese protagonista sia nel bene che nel male di questo inizio di stagione del V8 Supercars Championship. Il week-end di Adelaide, prova inaugurale del campionato 2013, è stato molto particolare per lui ma ancora più particolare è stato il percorso di avvicinamento che lo ha preceduto. Ma facciamo un passo indietro per ripercorrere tale percorso e capire i motivi di tanta particolarità.
Fino allo scorso anno Van Gisbergen gareggiava con una Ford Falcon dello Stone Brothers Racing, compagine con la quale aveva un contratto fino al 2014. A fine settembre la struttura gestita dai fratelli Stone ha annunciato la collaborazione con un nuovo costruttore, la Mercedes, designando sin da subito lo stesso Van Gisbergen come uno dei piloti titolari insieme ai confermati Slade e Holdsworth. Pochi giorni dopo però il neozelandese ha comunicato il proprio ritiro dal campionato sciogliendo allo stesso tempo il contratto che lo legava al team. Secondo i primi rumors la scelta sarebbe dipesa da problemi di salute o motivi familiari, ipotesi mai confermate dal pilota che diversamente aveva fatto capire di voler gareggiare in un campionato locale nel suo paese. Poche settimane dopo si fanno sempre più insistenti le voci di un suo approdo nel World Rally Championship e l’annuncio sembrava quasi imminente.
A fine gennaio, con un comunicato che ha sorpreso tutti, Van Gisbergen ha ufficializzato il proprio rientro nel V8 Supercars Championship tra le fila del Tekno Autosport. La notizia ha lasciato di stucco molti addetti ai lavori ma soprattutto i team principal dello Stone Brothers Racing. Questi ultimi, sentendosi ingannati, hanno deciso di intraprendere un’azione legale contro il loro ex-pilota, reo di aver assunto un comportamento poco onesto. La partecipazione del pilota neozelandese al week-end di Adelaide sembrava in dubbio fino a poche ore prima delle libere del venerdì. Poi è arrivato il via libera da parte del tribunale che sta seguendo il caso e così è potuto scendere in pista.
Morale della favola: pole al sabato, pole alla domenica e vittoria in Gara 2, il tutto senza alcuna distrazione. Ma c’è di più. Van Gisbergen, a testimonianza della sua superiorità e mostrandosi per nulla intimidito, ha doppiato le tre Mercedes dopo pochi giri della seconda manche mentre conduceva la gara immortalando così tutta la vicenda in questa immagine simbolica. Inoltre ha trascorso buona parte del week-end come ospite di Channel 7, il network australiano che segue in esclusiva il campionato e che per questa occasione ha allestito il proprio studio proprio all’interno del box dello Stone Brothers Racing. Emblematica è l’immagine in cui Ross Stone osserva attonito Van Gisbergen mentre viene elogiato dai giornalisti al termine di Gara 2 proprio a pochi passi dalle ancora acerbe Mercedes E63 AMG.
Ancora non è dato sapere come andrà a finire tutta questa vicenda. Ciò che appare chiaro è, ancora una volta, la capacità di Van Gisbergen di uscire vincitore da una situazione intricata e decisamente più grande di lui. Il tutto naturalmente a modo suo, ovvero in maniera funambolica.
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